Venezia 2006 03/09: Alfonso Cuarón e "I figli degli uomini"

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*a cura di Andrea Olivieri*

"Non è un film di fantascienza, ma un film sul presente visto in chiave futuristica". A parlare è il regista Alfonso Cuarón, In concorso alla Mostra con "I figli degli uomini". Al Lido insieme al protagonista Clive Owen, il regista messicano torna al festival cinque anni dopo "Y tu mamá también". E lo fa con un film ispirato al romanzo omonimo di P.D. James e ambientato nel 2027, in un mondo dove non nascono più bambini da 19 anni, dove imperano la violenza del terrorismo e quella legale, del governo britannico, che rinchiude gli immigrati in vagoni piombati, lager.
Immigrazione, guerra civile, inquinamento, razzismo sono tra i temi forti della pellicola. Accolto in sala stampa da calorosi applausi, prosegue Cuarón "Non ho mai tentato di fare un film di fantascienza che speculasse sul futuro tanto che gli scenografi sono rimasti delusi perché sono arrivato con foto di Bosnia, Iraq, Palestina e Somalia. Volevo che il pubblico si sentisse nel presente". Gli immigrati (chiunque non sia al cento per cento inglese) vengono chiusi in campi profughi alla periferia della città. "Abbiamo scelto di considerare immigrati illegali tutti, anche gli occidentali, perché volevamo che tutti si sentissero coinvolti e dare la sensazione che questo può accadere a chiunque. Per lo stesso motivo abbiamo scelto una ragazza africana per incarnare l'ultima speranza dell'umanità".
Di tutt’altra natura il film Fuori concorso "Il banchetto" di Feng Xiaogang, kolossal cinese ispirato all’Amleto di Shakespeare. Zhang Ziyi veste i panni della regina Wan che, pur innamorata del sensibile figliastro Wu Luan, è costretta a sposare l’arcigno imperatore Li.
Sempre nella sezione Fuori concorso sono state presentate ieri altre due opere: "Retribution" di Kiyoshi Kurosawa e "Tales from Earthsea" di Goro Miyazaki.
Nella giornata di oggi un film visionario per Darren Aronofsky, già regista culto per "Requiem for a dream", ora in corsa per il Leone d’oro con "The fountain".
Tre differenti periodi storici, un segmento ambientato nel XVI secolo nell'America, il secondo ai giorni nostri e il terzo nel XXVI secolo, in piena fase di esplorazione spaziale. Un unico protagonista (Jackman), che attraversa le epoche cercando disperatamente di salvare la donna che ama, tentativo romantico che si intreccia alla ricerca del mitico Albero della Vita e della favoleggiata Fonte dell'Eterna Giovinezza Nel cast anche Rachel Weisz.
Nella giornata di domani verrà presentato In concorso anche "Falling" della regista austriaca Barbara Albert. Una storia tutta al femminile che ha per protagoniste cinque trentenni, cinque amiche che si ritrovano dopo quattordici anni nella loro città natale, in occasione del funerale del loro più caro professore.
Cast corale e ricco di attori italiani per il film di Gianluca Maria Tavarelli (a Venezia nel 2003 con "Liberi"): "Non prendere impegni stasera". In gara nella sezione Orizzonti, la pellicola può contare su un ottimo cast italiano che annovera, fra gli altri, Luca Zingaretti, Alessandro Gassman, Paola Cortellesi, Francesca Inaudi e Giorgio Tirabassi. Il film cerca di fotografare la confusione sentimentale che regna nella società di oggi: tutti sembrano scontenti, divorziati, gelosi o capiscono troppo tardi che la persona con cui stanno è quella che amano davvero. Oggi sarà il turno anche del cinese di Taipei Tsai Ming-Liang.