Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Venezia 2006 04/09: "The Fountain", la favola mistica di Aronofsky

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
a cura di Andrea Olivieri
E' la fontana dell'eterna giovinezza e l'albero della vita "The Fountain" presentato da Darren Aronofsky In concorso a Venezia. Con le musiche di Clint Mansell (ex cantante chitarrista e tastierista dei Pop Will Eat Itself), il regista racconta una metafisica favola di amore che, alla prima stampa, ha diviso il pubblico. Una favola elegante, ricercata che si sviluppa in tre parti come in tre diversi periodi storici. Protagonisti Hugh Jackman e Rachel Weisz.
Una storia in precario equilibrio tra amore, morte, spiritualità e fragilità esistenziale, Aronofsky spiega come "Il film, esplorando le conseguenze dell'immortalità, riveli paradossalmente quanto la morte sia dentro l'esperienza umana, come sia parte integrante della vita stessa. Assorbe filosofia e tradizioni orientali, dove, a differenza che in Occidente, non si scappa dalla morte, ma la si accetta".
Paranoie, ipocondria, insofferenza. Sono i quarantenni protagonisti del corale "Non prendere impegni stasera" di Gianluca Maria Tavarelli (Liberi, Un amore), presentato ieri In concorso alla Mostra del Cinema nella sezione Orizzonti. "Non si tratta però di un ritratto generazionale - mette in chiaro il regista - Più che parlare della condizione attuale di chi è nato negli anni '60, mi interessava fotografare lo smarrimento di un'età di mezzo. Un periodo della vita in cui, parafrasando i Jethro Tull, sei troppo vecchio per il rock'n'roll e troppo giovane per morire. E' uno strano momento, in cui il disorientamento passa per la scoperta di piccoli problemi quotidiani: ricordarsi dove hai messo gli occhiali, fare i conti con gli attacchi d'ansia". Il risultato è un affresco, di cui sono protagoniste quattro coppie in preda a una cronica insofferenza, che non sembra lasciare margini alla speranza.
L'applausometro dice che forse siamo fuori dalla corsa al Leone d'Oro, però questo è un film niente male. "Fallen" di Barbara Albert (In concorso) racconta la storia di alcune compagne del liceo che dopo la maturità si perdono di vista e che si rincontrano quando hanno circa 30 anni, in occasione di un funerale. Da questo momento comincia un piccolo viaggio lungo un giorno e una notte, durante il quale si ritrovano e scoprono come tornare a essere amiche, nonostante la difficoltà di vivere, la sintonia da ritrovare, le delusioni per le lotte studentesche ormai scordate e apparentemente finite in un niente di fatto.
Venezia accoglie Tsai Ming-liang. Il regista malese di nascita ma taiwanese d'adozione, firma il film più complesso, ermetico ed enigmatico della Mostra del Cinema di Venezia. Tsai Ming-liang torna per la terza volta in concorso al festival, dopo il Leone d'Oro vinto nel '94 per "Vive l'amour" e il bellissimo "Good Bye Dragon Inn" (2003), e spiazza con "I Don't Want to Sleep Alone" (Io non voglio dormire solo) dialoghi pressoché inesistenti, atmosfere fumose e umide, ritmi diluiti e le note del Flauto magico di Mozart a fare da prologo a una storia carica di metafore. E' il nono lungometraggio di Tsai Ming-liang: "Ognuno ha partecipato a un festival internazionale - dice il regista al Lido - Ma un legame particolare mi unisce a Venezia. Il Leone d'Oro ha avuto una forte influenza sul mio lavoro, mi ha fatto conoscere in Europa e mi ha consentito di rimanere federe al mio stile e a non soccombere a logiche di mercato". Per questo film Tsai Ming-liang è tornato a girare nel suo paese di origine, la Malesia, esattamente a Kuala Lumpur, la capitale: "Affronto un tema che mi è molto caro, quello dell'immigrazione - prosegue il regista che oggi vive a Taiwan - Io per primo sono un immigrato e so bene cos'è quella sensazione di dispersione che si prova a essere lontano da casa. Ho fatto appello alla mia esperienza e saccheggiato i miei ricordi". "Nel film la mano ha un ruolo fondamentale - spiega Tsai Ming-Liang - è simbolo di potere e di affetto, ma anche di perdono".
Nela giornata di oggi prima prova del fuoco per i nostri. Gianni Amelio (già Leone d'oro per 'Così ridevano') porta In concorso la sua Cina vicina con "La stella che non c'è".
 » FOCUS
 » DIRETTA
09/09: Trionfo cinese alla Mostra del Cinema | Festival di Venezia 2006 09/09: Trionfo cinese alla Mostra del Cinema | Festival di Venezia 2006 09/09: Trionfo cinese alla Mostra del Cinema | Festival di Venezia 2006
08/09: Trionfa Crialese: i sogni del Nuovomondo | Festival di Venezia 2006 08/09: Trionfa Crialese: i sogni del Nuovomondo | Festival di Venezia 2006 08/09: Trionfa Crialese: i sogni del Nuovomondo | Festival di Venezia 2006
07/09: Il flauto magico mozartiano di Branagh | Festival di Venezia 2006 07/09: Il flauto magico mozartiano di Branagh | Festival di Venezia 2006 07/09: Il flauto magico mozartiano di Branagh | Festival di Venezia 2006
06/09: Inland Empire: il diavolo veste Lynch | Festival di Venezia 2006 06/09: Inland Empire: il diavolo veste Lynch | Festival di Venezia 2006 06/09: Inland Empire: il diavolo veste Lynch | Festival di Venezia 2006
05/09: La stella che non c'è... nella bandiera cinese | Festival di Venezia 2006 05/09: La stella che non c'è... nella bandiera cinese | Festival di Venezia 2006 05/09: La stella che non c'è... nella bandiera cinese | Festival di Venezia 2006
04/09: The Fountain, la favola mistica di Aronofsky | Festival di Venezia 2006 04/09: The Fountain, la favola mistica di Aronofsky | Festival di Venezia 2006 04/09: The Fountain, la favola mistica di Aronofsky | Festival di Venezia 2006
03/09: Alfonso Cuarón e I figli degli uomini | Festival di Venezia 2006 03/09: Alfonso Cuarón e I figli degli uomini | Festival di Venezia 2006 03/09: Alfonso Cuarón e I figli degli uomini | Festival di Venezia 2006
02/09: The Queen: Sua Maestà conquista la critica | Festival di Venezia 2006 02/09: The Queen: Sua Maestà conquista la critica | Festival di Venezia 2006 02/09: The Queen: Sua Maestà conquista la critica | Festival di Venezia 2006
01/09: World Trade Center: 'God bless America' | Festival di Venezia 2006 01/09: World Trade Center: 'God bless America' | Festival di Venezia 2006 01/09: World Trade Center: 'God bless America' | Festival di Venezia 2006
31/08: Hollywoodland: l’America al sangue | Festival di Venezia 2006 31/08: Hollywoodland: l’America al sangue | Festival di Venezia 2006 31/08: Hollywoodland: l’America al sangue | Festival di Venezia 2006
30/08: Apre la Dalia Nera di De Palma | Festival di Venezia 2006 30/08: Apre la Dalia Nera di De Palma | Festival di Venezia 2006 30/08: Apre la Dalia Nera di De Palma | Festival di Venezia 2006
 » INTERVISTE
 » News
 » FILM E SEZIONI
»  In concorso
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Fuori concorso
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Orizzonti
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Eventi speciali
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Giornate degli autori
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Settimana della critica
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
 | Festival di Venezia 2006
»  Venice screenings
 | Festival di Venezia 2006
Festival di Venezia 2005
Festival di Venezia 2005 Festival di Venezia 2005
Vince Ang Lee con "Brokeback Mountain"