Dopo il film shock di Bruno Dumont, "Flandres", sulla follia della guerra e l'amaro "Les lumieres" di Aki Kaurismaki, in Concorso a Cannes ieri è stata la volta del crudele "Babel" di Alejandro Gonzalez Inarritu. Quattro storie che si attorcigliano intorno alla Babele del titolo: morte, dolore, disperazione non lasciano scampo neanche qui. "Babel" si concentra sull'incomunicabilità, il vuoto esistenziale del nostro tempo e Inarritu segue la cacofonia di voci, culture e popoli in modo suggestivo e artificioso. Bravi gli attori, specie Cate Blanchett, ma il risultato è inferiore alle aspettative.
Sulla Croisette nella giornata di ieri anche il terzo capitolo dei mutanti supereroi. "X-Men - Conflitto finale": divertirsi sarebbe d’obbligo, ma l'estetica è da 'teenager' e l'ispirazione latita.
A dodici anni recitava con Tom Cruise e Brad Pitt. Ora è Maria Antonietta in Concorso a Cannes: Kristen Dunst, ventidue anni, interprete dell’innamorata di Spiderman e già attrice per la Coppola in "Il giardino delle vergini suicide", veste i panni della sovrana salita al trono all’età di 19 anni, nel kolossal su Maria Antonietta, diretto da Sofia Coppola, presentato oggi al festival. "Marie Antoinette", girato quasi interamente a Versailles, è tra i film più attesi dell’anno.
In Concorso oggi anche il film belga "La raison de plus faible" di Lucas Belvaux, attore e regista. Ambientato a Liegi, il film racconta le disavventure di un gruppo di uomini che tentano un colpo per regalare un motorino alla donna di un loro amico. Naturalmente nulla andrà come previsto.
Nella sezione 'Un certain regard' ritroviamo Richard Linklater, già in concorso con "Fast food Nation". Qui presenta un film d’animazione tratto da un racconto di Philip K. Dick: "A scanner darkly". Un poliziotto si è infiltrato fra tossicomani grazie ad una tuta in grado di cambiarne l'identità. Realizzato con la stessa tecnica di "Waking life", il film ha come protagonista Keanu Reeves, il cui corpo è stato coperto di sensori e poi trasformato in versione cartoon.
In ogni caso, in attesa dell'italiano Paolo Sorrentino, in base al provvisorio Toto-Palma stilato da Le film francais c'è sempre in testa "Volver" di Almodóvar, seguito da "Il Caimano" e da "The Wind that Shakes the Barley" di Loach, "Les lumieres du Faubourg" di Kaurismäki, "Iklimler" del turco Ceylan e "Flandres" di Dumont. |