Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: L'amore sospetto

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film 1 VOTO Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
L'amore sospetto
titolo originale La Moustache
nazione Francia
anno 2005
regia Emmanuel Carrère
genere Drammatico
durata 86 min.
distribuzione Nexo
cast V. Lindon (Marc) • E. Devos (Agnes) • M. Amalric (Serge) • H. Girardot (Bruno) • C. Malki (Samira)
sceneggiatura E. CarrèreJ. Beaujour
musiche P. Glass
fotografia P. Blossier
montaggio C. Cotte
uscita nelle sale 23 Giugno 2006
media voti redazione
L'amore sospetto Trama del film
Un giorno Marc, appena sveglio, decide di stupire sua moglie e i suoi amici, di farli ridere, tagliandosi i baffi che troneggiano sul suo volto da ben dieci anni. Ma il sorriso gli si gela perché nessuno, neanche sua moglie, sembra accorgersi del mutamento e tutti continuano a ostentare indifferenza. Tutta l'allegria di Marc si trasforma in rabbia e poi in stupore. Tutti affermano, giurano quasi, che lui non ha mai portato i baffi in vita sua. Sta diventando pazzo? È vittima di una congiura? O l'ordine del mondo si sta sovvertendo?
Recensione “L'amore sospetto”
a cura di Francesco Alfani  (voto: 6)
Le incursioni nel mondo del cinema si possono ormai definire piuttosto frequentazione assidua per Emmanuel Carrère, classe 1957, scrittore francese pubblicato e apprezzato anche in Italia, che tra regie, soggetti e sceneggiature è arrivato alla sua quarta pellicola. Il suo “Baffi”, del 2000, è il romanzo che lo ha ispirato nella circostanza; e dato il suo impegno su tutti i principali fronti realizzativi, dobbiamo concludere che “L’amore sospetto” sia una trasposizione assolutamente fedele, se non alla forma, alla sostanza e al contenuto dell’opera letteraria. Come suggerisce il titolo del romanzo (oltre che quello originale del film) la storia ruota attorno a un paio di baffi, quelli che Marc decide di tagliarsi come modo e indizio di una trasformazione, o di una volontà di cambiamento, e che però nessuno intorno a lui pare disposto a riconoscere, prima fra tutti la compagna Agnes (Emmanuelle Devos). Di qui in poi il film è il cammino barcollante di Marc in una realtà che sembra giocare a sparigliare le carte della percezione, a plasmarsi sotto lo sguardo dei protagonisti presentandosi ad ognuno come egli o ella vorrebbe che essa fosse. La domanda è: chi vede “bene”? O, forse, questa: c’è qualcuno che vede “bene”? Si può vedere “bene”? Il film non dà, apparentemente, la risposta, ma lascia un’altra domanda allo spettatore: che senso ha tutto ciò? Se pure lo spunto da cui trae origine la pellicola è curioso, e i primi dieci minuti molto spiritosi, il racconto poi procede per accumulo, facendo crescere la tensione ma non arrivando mai a scioglierla, quasi che al regista interessasse soltanto creare una atmosfera e non arrivare a dire né raccontare alcunché. Se invece il messaggio è proprio l’ambiguità della percezione e della conoscenza, allora Carrère si deve accodare a una schiera di registi che lo hanno già raccontato, in diversi casi meglio di lui. Non si può negare che in certi momenti il film sia affascinante, anche grazie alla bravura dei due protagonisti, ma resta il senso di una incompletezza e di certa superficialità, nel trattare ad esempio un tema così drammatico come quello della pazzia. Marc che si specchia ripetutamente nel corso del racconto sembra una metafora involontaria per un film vanitoso, che si compiace di rimirarsi nella sua immagine bella ma un po’ vuota.
Vincitore a Cannes 2006 - Quinzaine des Relisateurs.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 23 Novembre 2014 ore 22:04
voto al film:   6

Ultime Schede
L'amore sospetto
Festival di Cannes 2006
59ª Edizione
COMPRA
IL DVD
Compra il Dvd L'amore sospetto