Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Berlino 2006 14/02: Applausi e polemiche per Winterbottom

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
a cura di Andrea Olivieri
Applausi e polemiche all'anteprima stampa di "The Road to Guantanamo", del regista Michael Winterbottom In concorso alla Berlinale. Protagonista della sesta giornata del Festival, il film narra la vicenda vera di tre musulmani britannici che vanno in Pakistan per partecipare a un matrimonio, e si ritrovano, dopo una serie di avventure, a Guantanamo sospettati di essere terroristi. "Scopo del film - dice Michael Winterbottom - non è quello di identificare buoni e cattivi. Ho voluto raccontare la storia di questi tre ragazzi, per risvegliare la coscienza della gente e ricordare loro che ancora esiste Guantanamo: un posto dove la violazione dei diritti umani è all'ordine del giorno e che dovrebbe scomparire dalla faccia della terra".
E’ sbarcato alla 56ma Berlinale in corsa per l'Orso d'Oro il film iraniano "Zemestan (It's winter)" di Rafi Pitts. Una fotografia di un Iran sospeso tra ieri e oggi. Mokhtar lascia la famiglia (moglie, figlia e suocera) per trovare lavoro all' estero. L' uomo sparisce per mesi e la polizia lo da' per morto. Per la moglie questo significherà povertà, ma sopratutto, in quanto vedova in Iran, la fine di ogni possibilità di essere di nuovo felice con un uomo.
Sempre In concorso è stata presentata la pellicola "Invisibile waves" del regista tailandese Pen-ek Ratanaruang. Il film ha come protagonista il sicario Kyoji, che uccide la donna che amava Seiko, moglie del suo capo Wiwat.
Tra i film del giorno nella sezione Panorama, "The Red Cockatoo", "Birds Of Heaven", "The House of Sand", mentre la sezione "International Forum of New Cinema" ha presentato "Kinetta", "Men at Work", "The Prisoner" e il giapponese "Dead Run" di Sabu.
Intanto l'Orso d'Oro per il miglior cortometraggio presentato alla Berlinale è andato ad un film svedese. Il film si intitola "Aldrig som foersta gaengen" (Mai come la prima volta) di Jonas Odell. La giuria ha assegnato l'Orso d'argento nella stessa competizione ex-aequo al film francese "Gratte-Papier" (Scribacchino) di Guillaume Martienz e al tedesco "Our Man in Nirvana" di Jan Koester.
Tra le curiosità del Festival, la rockstar Marilyn Manson è intervenuto alla Berlinale per trovare produttori che sostengano il suo prossimo film. Si tratta di un omaggio cinematografico a Lewis Carroll, il celebre autore di "Alice nel paese delle meraviglie", e si intitolerà "Phantasmagoria - The Visions of Lewis Carroll". Marilyn Manson, che ha curato anche la sceneggiatura, sarà impegnato nelle doppie vesti di attore e regista.
Per la Retrospettiva "Donne da sogno", "Mogambo" di John Ford con Ava Gardner e Grace Kelly.