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Recensione: Paradiso + Inferno

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Paradiso + Inferno
titolo originale Candy
nazione Australia
anno 2006
regia Neil Armfield
genere Drammatico
durata 108 min.
distribuzione Nexo
cast H. Ledger (Dan) • A. Cornish (Candy) • G. Rush (Casper) • T. Martin (Signor Wyatt)
sceneggiatura N. ArmfieldL. Davies
musiche P. Charlier
fotografia G. Phillips
montaggio D. Cooper
uscita nelle sale 1 Dicembre 2006
media voti redazione
Paradiso + Inferno Trama del film
Due ragazzi entrano in una stanza rotonda: una giostra che gira velocemente su se stessa. La forza centrifuga li spinge contro la parete e loro sono felici: sono insieme e si amano. Un "Heaven", come recita la prima didascalia, che viene trasformato dalla droga e dalle sue conseguenze in "Heart" e, poi, "Hell"...
Recensione “Paradiso + Inferno”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 5)
"From Hell."

Lasciarsi tutto alle spalle, perdere ogni contatto con il passato. E quando sembra non sia rimasto più niente, continuare a scavare, togliere lo strato di catrame che riveste la superficie delle cose, e bruciare tutto nel fuoco. Quello che resta è la cosa più importante.
In tre atti: 'Heaven', 'Heart', 'Hell', il rapporto di una coppia di tossici, Candy, ragazza giovane e bellissima e Dan, ragazzo squattrinato e immaturo. L'incontro, l'amore passionario, i problemi di soldi, la prostituzione, la gravidanza, l'uso di stupefacenti.
Paradiso, Terra, Inferno; ed è proprio in questa discesa agli inferi che il film perde compattezza e credibilità: quando il cinema è questione di vita e di morte, la struttura tematica del film sembra cedere nel tentativo di giustificare con un principio deterministico un comportamento astruso e 'claustrofobico', scandito dalle pulsioni fisiche di corpi tormentati, che rimandano all’infinito il rewind di una memoria filmata come brandello di invasiva tragicità.
Il processo capovolgente per cui i due protagonisti, da una vita di negligenze inconsiderate, corrotta dagli stupefacenti, rintracciano la scintilla della redenzione, sembra forzato da una logica approssimativa e non adeguatamente dimostrata, e per di più indebolita da un atmosfera 'morbida' ed improbabile.
L’assoluta neutralità del mezzo cinematografico nei momenti in cui riesce a far collimare vista e visione, a camminare su una corda tesa in uno spazio onirico, a trasformarsi nel micromondo che sottopone il consueto alle leggi capricciose dell’immaginario: il film, ambizioso e discontinuo, abbandona questo prolifico sentiero inciampando in un dogmatismo superfluo e a tratti irritante, tralasciando di curare alcune atroci mutilazioni narrative, e addormentandosi su di una soluzione pretenziosa, abusata e artefatta.
Presentato in concorso a Berlino 2006.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (6 Commenti, 100% gradimento) andre92 24 Maggio 2013 ore 13:01
voto al film:   6,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) stagnola 30 Luglio 2012 ore 21:12
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 10 Gennaio 2012 ore 02:35
voto al film:   6

Utente di Base (3 Commenti, 66% gradimento) Epo11 20 Ottobre 2011 ore 18:32
voto al film:   7

Medaglia d'Oro (320 Commenti, 66% gradimento) AlessioRocco Medaglia d'Oro 28 Settembre 2011 ore 15:39
voto al film:   7

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