Primo film da regista di Leonardo Pieraccioni. E come si dice in gergo: "Buona la prima!"
Sì, questo film è veramente bello da guardare: commedia e riflessione si fondono magistralmente e danno vita a questa bella pellicola che ironizza su 4 scapestrati 30enni universitari fuori corso e le loro vicissitudini, che si risolvono quasi sempre in meri tentativi di "tirare a campare" senza prendersi le dovute responsabilità della loro condotta...
Bravissimi tutti gli attori e bravo il regista Pieraccioni!

Unico "colpo di coda" del Pieraccioni in versione natalizia.
Nonostante l'attore e regista toscano con questo film si avvii inesorabilmente nel "tunnel del film natalizio", questo film qualcosa da dire ce l'ha.
Purtroppo è una magra consolazione, visto che i veri film di Pieraccioni sono altri (vedi i suoi film degli Anni '90), ma non si può sempre guardare il lato negativo delle cose...

Altra commedia natalizia del nuovo Pieraccioni (ma quello vecchio non era meglio?!)
Purtroppo anche stavolta c'è poco, a parte qualcosina da trasmettere allo spettatore dalla vicenda di Gualtiero, unico punto forte del film...

"Leonardo Pieraccioni si è perso, si è perso e non sa tornare...": così gli avrebbe cantato il grande Fabrizio De André.
Del Pieraccioni di qualche anno fa ormai è rimasto molto poco (purtroppo). Questo "Una moglie bellissima" si rivela per quello che è guardandolo: una commedia che cerca di fare da "terzo incomodo" ai due giganti Boldi-De Sica usando le loro stesse armi.
Pieraccioni si è inserito in un contesto non suo e questo lo penalizza enormemente. Speriamo se ne renda conto al più presto...

Bella commedia che racconta la disillusione di un siciliano che va in America. Una storia come questa non poteva che essere raccontata dal regista della disillusione per eccellenza: Virzì ci mostra, come in tutte le sue storie, il brusco "cadere dalle nuvole" di chi viene a contatto con un qualcosa che credeva "mitico" e che invece si rivela essere una sostanziale delusione.

Della serie "ho buttato 2 ore della mia vita guardando questo film".
Non mi è piaciuto per niente: sarà anche un fumetto, ma le assurdità e gli stereotipi da "uomo Denim" presenti in questo film sono anche troppo!
Per non parlare dell'enorme discostamento fra la Storia reale e ciò che è raccontato nel film...
Molto meglio la parodia "3Ciento" ahahahah!

Bravi Ficarra e Picone, a me è piaciuto...
I due comici si dimostrano sempre più diversi ed (almeno) originali di tanti e tanti "commedianti" della nostra Italia...

Classica commedia senza pretese di alto cinema, ma almeno questa ha un suo perché.
La comicità c'è, è tanta e lo svago è assicurato: sicuramente è molto più guardabile di tante pretese "commedie"...

E' proprio vero: con questo film Stanley Kubrick fa il filo al genere noir, migliorandolo in molti aspetti. D'altronde stiamo parlando del re Mida-Kubrick...

Il film si può descrivere esclamando: "Ironia della sorte!".
Kubrick osserva in maniera meticolosa un destino beffardo che può favorirti o sfavorirti in un attimo, cambiando all'improvviso le carte in tavola...

Il capostipite dell'anti-militarismo kubrickiano è una grande riflessione non solo sulla guerra, ma anche una riflessione di stampo ungarettiano sulla condizione tragica del soldato in trincea, costretto tra il martello dell'azione militare e l'incudine delle sue condizioni penose sul fronte.
L'ho portato agli esami di maturità nella tesina... mi è stato molto utile eh eh!

Un bel film anche se, a dire la verità, i film per cui è conosciuto Kubrick sono altri.
Non che questo non sia bello: c'è la storia, c'è l'ambientazione, ci sono i costumi, ecc..., però questo non è il genere di film per cui Kubrick voleva essere ricordato (detto da lui, non da me...).
Nonostante tutto, è guardabile e sicuramente meglio del solito barboso kolossal degli Anni '50-'60.

Un amore morboso, perverso e possessivo raccontato con grande capacità.
Una storia che ricalca in pieno tante storie simili, seppur diverse, possibili intorno a noi.
Anche stavolta Kubrick lascia il segno. Preparandosi a spiccare definitivamente il volo nel cinema dagli Anni '60 in poi.

Film attualissimo, nonostante sia stato girato quasi 50 anni fa.
Una critica sarcastica e amara all'idiozia insita nella guerra e nelle sue motivazioni: qua emerge tutto l'anti-militarismo di Kubrick, svelato nella sua versione più pungente e polemica.

Immenso ed ultimo ritratto dell'Artista Kubrick: stavolta il fulcro è l'ambiguità dei desideri umani, delle passioni sotterranee pronte ad emergere da un momento all'altro...
Bravissima la coppia Cruise-Kidman, messa alla prova all'estremo dall'esigenza di stare al passo delle pretese artistiche di un genio come Kubrick alla sua ultima opera d'arte.

Ha ragione Andrea Olivieri: prima ancora che un film sulla guerra del Vietnam, questo è un film sull'aggressività indotta nell'Uomo dai suoi simili, a loro volta indotti da qualcun altro prima di loro...
Con questo film Kubrick dimostra anche la sua furbizia nello spostare l'epicentro del suo film sull'Uomo, evitando così di fare l'ennesimo film sulla guerra del Vietnam...

Chissà perché l'unico film horror che mi piace l'ha fatto proprio Kubrick!
Evidentemente perché lui sapeva che, per distinguersi dal 99% dei film horror di matrice commerciale, doveva accaparrarsi quell'1% di horror residuo degno di essere raccontato.
Questo film dovrebbe essere visto da tutti quegli "idioti dell'orrore" bacchettati dal grande Franco Battiato, così capiranno cosa vuol dire "fare cinema"!
Grazie a Kubrick e a Stephen King, per aver ridato dignità ad un genere tanto martoriato dallo show-business!

Kubrick era un perfezionista e in questo film lo dimostra. Perfetto in ogni dettaglio, in ogni scena, in ogni angolo...
E poi... che dire dell'estrema crudezza con cui racconta questa storia?! Non un dettaglio fuori periodo, mai qualcosa che non sia Settecentesco...
Il tutto a fare da cornice ad una storia ben raccontata e senza pretese favolistiche... realtà, solo realtà! Grande Kubrick!

Film culto allora, film culto ancora oggi (come tutti i film di Kubrick, del resto...).
Contro la società che prima ti picchia e poi pretende che tu ti comporti diversamente da come sei stato trattato, prima ti induce a fare qualcosa e poi ti bastona perché l'hai fatta... UN GENIO KUBRICK!

Solo un genio come Kubrick poteva concepire un film come questo!
Questa pellicola secondo me è il vero "manifesto" di cosa intendeva Kubrick per "cinema" (e cosa dovrebbero intendere molti che oggi si credono "registi"...).
Questo film nelle tematiche ha tantissimi punti di contatto con la filosofia di Nietzsche (vedi "Così parlò Zarathustra", Friedrich Nietzsche, 1885): visto che io non saprei davvero commentare di più un film come questo, vi invito a confrontarlo col libro sopra citato del filosofo tedesco...
CAPOLAVORO del Maestro Kubrick!

Il tema della fuga raccontato benissimo da un grande Salvatores! Fuga da un mondo che non accoglie tutti, ma solo "chi ci sta" ed accetta di convivere con le sue contraddizioni...
Oscar meritatissimo!

Che dire?! Un CAPOLAVORO!
Una critica spietata alla guerra di conquista, ma non è tanto questo il senso del film: fine ultimo di questa colonna portante della storia del cinema è far emergere il sottile confine fra razionalità e paure dell'inconscio, fra senno e pazzia; una confine che può riaffiorare solo in situazioni "al limite", per farci rendere conto di quanto ancora siamo legati al nostro passato primitivo ed "animale"...
Standing ovation a tutto il cast, ma soprattutto al grande Francis Ford Coppola!

In questo film c'è veramente tanto, soprattutto c'è Salvatores! Veramente da vedere questo film che, in fondo, è una grande metafora della nostra realtà: i forti tengono in ostaggio i deboli per trarne profitto e l'empatia che spinge un essere umano a lottare per i diritti negati ad un suo simile...
Sicuramente uno dei migliori film di Salvatores!

Un altro bel film targato Gabriele Salvatores. Un film in cui i protagonisti preferiscono alla gabbia-Italia il libero-Messico, nonostante le tante difficoltà che li accompagnano (prima fra tutte la sopravvivenza).
Lode a tutti gli attori!

Classica commedia di poche pretese da vedere con gli amici. Anche se, a dire il vero, questa ha qualcosa in più: diverte davvero, ha dei bravi attori ed ha un buon ritmo (cosa ESSENZIALE nelle commedie, ma c'è chi lo dimentica purtroppo...); inoltre le situazioni del film sono davvero originali (finalmente!).