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Recensione: Il Dottor Stranamore

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Il Dottor Stranamore
titolo originale Dr. Strangelove or: how i learned to stop worrying and love the bomb
nazione Gran Bretagna
anno 1964
regia Stanley Kubrick
genere Commedia / Grottesco
durata 93 min.
distribuzione Columbia Tristar Films
cast P. Sellers (Capitano Lionel Mandrake / Dottor Stranamore / Presidente Muffley) • G. Scott (Generale Buck Turgidson) • S. Hayden (Generale Jack D. Ripper) • K. Wynn (Colonnello Bat Guano) • S. Pickens (Maggiore T. J. King Kong) • P. Bull (Ambasciatore De Sadesky)
sceneggiatura S. KubrickP. GeorgeT. Southern
musiche L. Johnson
fotografia G. Taylor
montaggio A. Harvey
media voti redazione
Il Dottor Stranamore Trama del film
Il Generale Ripper trova il modo d’uscire dall’empasse della guerra fredda: lanciare un attacco nucleare alla Russia. Per riuscirvi ‘scavalca’ il Presidente e predispone il bombardamento; quindi si suicida per non farsi estorcere il codice segreto per richiamare gli aerei. Gli Stati Uniti collaborano con la Russia per far abbattere i B-52 che non sono riusciti a richiamare indietro, consci dell’esistenza dell’ordigno “Fine del mondo” pronto ad autoattivarsi in caso di bombardamento. Ma un aereo riesce ad evitare i missili sovietici e a portare a compimento la missione.
Recensione “Il Dottor Stranamore”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 8)
Tratto dal romanzo “Red Alert”, di Peter George, Il Dottor Stranamore è uno specchio fedele degli scenari apocalittici paventati in piena guerra fredda: ciò nonostante, dopo la distensione degli anni novanta, il film recupera tutta la sua attualità anche in un momento in cui il bipolarismo è un pallido ricordo. Se la minaccia di uno scontro nucleare non è incombente come allora, resta vivo il sentimento d’impotenza che si prova ad immaginare le redini del mondo in mano a degli idioti.
Lo sguardo di Kubrick è impietoso nei confronti di tutti: al posto della rassicurante contrapposizione tra buoni e cattivi ci presenta uno scontro tra stolti e incapaci da una parte, pazzi esaltati dall’altra. In questa rappresentazione perversa, ma non poi così irreale, l’effetto comico predomina aprendo il campo a battute memorabili («Pare che sia scoppiata la guerra» «Oh cacchio», la reazione del Capitano Mandrake. Inarrivabile il duetto tra quest’ultimo e il Colonnello Bat Guano: «Cosa succede poi? » «Che la società della Coca-Cola le fa causa», mentre l’ordigno “Fine del Mondo” sta per innescarsi).
Man mano che la fine diventa sempre più incombente il film si trasforma in un vero e proprio divertissement: le telefonate tra il Presidenti delle due potenze sono grottesche, mentre l’escalation si completa con l’entrata in scena del terzo personaggio interpretato da Peter Sellers, il Dottor Stranamore, un residuato del nazismo riciclatosi nel governo americano ancora alle prese con la creazione d’una razza perfetta. La triplice interpretazione di Peter Sellers appare la naturale evoluzione del camaleontico Clare Quilty cui aveva dato vita l’anno prima in Lolita, mentre nel Capitano Mandrake sembra avere le radici il protagonista di Hollywod Party, che Blake Edwards girerà qualche anno dopo. Direttamente da Lolita viene anche l’abbigliamento della segretaria del Generale Turgidson, con i suoi inconfondibili occhiali rosa.
Non sono solo i riflessi comici, a rimanere impressi nello spettatore: l’inquadratura dal basso del Generale Ripper ne rappresenta la megalomania prima ancora che entri in azione; durante l’attacco alla base viene più volte inquadrato un enorme cartellone con la scritta “Peace is our profession”: passerà un quarto di secolo, ma quando in Full Metal Jacket il soldato Joker andrà in guerra con la spilla pacifista la sensazione sarà quella di un déjà vu.
Alle due estremità il film è sorretto, come da colonne, da due sequenze-balletto: il rifornimento in volo del B-52, cullato dalla musica e dalla macchina da presa, mentre passano i titoli di testa; alla fine, accompagnata da una dolce voce di donna che canta “We’ll meet again”, la sequenza delle esplosioni che mette fine al pianeta – ed al film.
La distruzione, alla fine, senza una causa: Kubrick lancia il suo messaggio non contro la guerra, ma contro l’uomo, la sua follia e la sua tendenza all’autodistruzione.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 28 Novembre 2016 ore 18:10
voto al film:   8

Medaglia d'Argento (106 Commenti, 59% gradimento) cartillo Medaglia d'Argento 19 Febbraio 2016 ore 09:46
voto al film:   8,5

Medaglia d'Oro (376 Commenti, 59% gradimento) brata Medaglia d'Oro 17 Gennaio 2016 ore 18:03
1
voto al film:   8

Film che ha distanza di 50 anni non perde un colpo e rimane attuale. Peter Sellers si dimostra fantastico interpretando 3 personaggi demenziali (da oscar le telefonate tra il Presidente americano e il premier russo) oppure il monologo finale sulla razza umana del Dottor stranamore. Solo Kubrick poteva fare un film così. Da vedere.
Utente di Base (12 Commenti, 50% gradimento) Tesla 14 Gennaio 2016 ore 16:18
voto al film:   8

Medaglia d'Argento (171 Commenti, 75% gradimento) Bardamu1991 Medaglia d'Argento 15 Novembre 2015 ore 00:58
voto al film:   7,5

Utente di Base (39 Commenti, 72% gradimento) Asdrubbale 28 Aprile 2015 ore 16:36
voto al film:   8

Medaglia di Bronzo (51 Commenti, 80% gradimento) barney Medaglia di Bronzo 20 Gennaio 2015 ore 22:49
voto al film:   9

Utente di Base (6 Commenti, 66% gradimento) Zeppa 26 Novembre 2014 ore 19:11
voto al film:   8

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) lallo 16 Novembre 2014 ore 20:16
voto al film:   8,5

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) charlie91 5 Novembre 2014 ore 14:15
voto al film:   8,5


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