Partenza sprint per la 58a Berlinale. Dopo l'apertura folgorante col documentario di Scorsese "Shine a light" sui Rolling Stones, a scaldare il festival è oggi "Il petroliere" (presentato in Concorso), vibrante dramma sull'avidità umana e il suo prezzo di sangue, in uscita nelle sale italiane dal prossimo venerdì, che Paul Thomas Anderson ha ispirato al romanzo 'Oil' di Upton Sinclair. Otto nomination agli Oscar, tra cui regia, miglior film e attore protagonista: la sala stampa accoglie con lunghi applausi il regista di "Magnolia" e l'attore Daniel Day-Lewis.
Al calore della platea i due rispondono glissando i temi caldi e scherzando sui pronostici per l'Academy. "Cosa penso? - ruba la parola il coloratissimo protagonista, in camicia floreale e cappellaccio - Che li vinceremo tutti, anche nelle categorie in cui non siamo candidati!". Scaramantica suona anche la disinvoltura con cui sostiene di approcciarsi alla premiazione: "Ci andrò con l'autobus e sarò molto rilassato e incredibilmente nervoso, o forse molto nervoso e incredibilmente rilassato. Insomma, andrò e poi staremo a vedere che cosa succede".
Delle 500 pagine del volume 'Oil', scritte nel lontano 1927, la vicenda va a concentrarsi sulla figura di Daniel Plainview, ruvido petroliere, di cui il film segue la parabola di arricchimento e autodistruzione, dal finire dell'Ottocento agli anni '30. Tutto inizia grazie al suo fiuto: prima di ogni altro, nelle spianate aride e gli orizzonti sterminati del Texas, il protagonista intravede la sua fortuna. Avidità e disumanizzazione, profitto e morale: la tensione si esaspera con l'incalzare degli eventi e del tempo. Il primo ringraziamento per tanto successo va all'autore del romanzo Upton Sinclair: "Per questo film avevo bisogno di un collaboratore, da solo non ce l'avrei mai fatta. Il suo è un libro dettagliatissimo e pieno di particolari, che a tratti ho ripreso in toto".
Oltre al "Petroliere", sono in concorso anche alcuni dei titoli più attesi del festival: "The Elite Squad" del brasiliano José Padilha ed "Elegy", produzione americana diretta dalla regista spagnola (già premiata con il Goya) Isabel Coixet, con Penélope Cruz e Ben Kingsley. Un altro europeo presente con una produzione americana è il filmmaker francese Michel Gondry, il cui nuovo lavoro "Be Kind Rewind" chiuderà la Berlinale. L'Italia scommette sull'unico film in concorso che batte bandiera tricolore, "Caos Calmo". |