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I Taylor non potrebbero rappresentare meglio la tipica famiglia americana di successo. Charles, il capofamiglia, governa un istituto universitario e presto potrebbe diventarne il presidente, suo figlio Michael è un romanziere di successo, sua figlia Ryan è stata accolta alla facoltà di legge di una prestigiosa università e sua moglie Lisa sta per concludere gli studi che aveva interrotto per badare ai figli. Tuttavia, in occasione di un viaggio per una riunione di famiglia nella città natale di Charles, antichi rancori e memorie nascoste riaffioreranno con tragiche conseguenze. |
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Gli americani non sanno cucinare, e non hanno una loro idea di cucina.
Mangiano di tutto, spesso sono sovrappeso quando non obesi, eppure non capiscono realmente il cibo, non lo rispettano, non lo venerano.
L’importante è mangiare/consumare tanto, poi che siano cibi preconfezionati o di scadente qualità poco importa, lì interviene il brand a soddisfare i falsi bisogni del consumatore…
Il novello cuoco a stelle e strisce Dennis Lee ci prepara il solito polpettone indigeribile (ma ben commestibile per i palati facili) e dedica la sua pietanza alla madre scomparsa pochi anni fa: stupisce, allora, la totale mancanza di grazia e di amore con il quale mischia gli ingredienti. Talmente tanti che ne viene fuori un pasticcio di una pesantezza unica che non aiuta lo spettatore a superare quella sensazione di sonno e di noia che lo accompagna durante tutto il pasto.
La cosa più imperdonabile è però che gli ingredienti per un piatto di successo erano tutti a disposizione, e averli sprecati è uno schiaffo morale a chi tante possibilità non ne ha.
Insomma, Lee per ragioni misteriose si è ritrovato tra le mani l’ingrediente più costoso sul mercato (tartufo Julia Roberts), una catena distributiva imponente (in Italia, Medusa Supermarket) disposta a vendere il suo polpettone, una ‘carta di credito’ illimitata per farne ciò che voleva e il risultato è uno piatto davvero scadente: tanto insipido dentro quanto stucchevole fuori, con una glassa dolciastra a tentare di coprire la mancanza di idee e di creatività.
Se lo scopo era quello sostenere che non esistono (più?) famiglie Mulino Bianco sarebbe bastato dire a Lee che il suo film è il trecentotrendaduesimo che ripete la stessa cosa.
Il conto, grazie. |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “Un segreto tra di noi” |
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"Hothouse Flowers" per Julia Roberts (29 Gennaio 2008)
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