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Peter Egermann è un professionista affermato, ha una bella consorte, è circondato dal benessere. Proprio per questo appare ancor più immotivato e assurdo il delitto di cui si rende protagonista: lo stupro e lo strangolamento di una prostituta, che lo conduce all'internamento in un manicomio criminale. Un atto di cui nessuno (il magistrato, lo psichiatra, la moglie, la madre) è in grado di elaborare una spiegazione plausibile. |
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Un mondo di marionette conclude (1980) la parentesi tedesca di Bergman. In questo film - uno dei più cari all’autore e, ovviamente, uno dei meno apprezzati dalla critica – Bergman subisce il fascino della Nuova filmografia tedesca, la cui vetta s’incarna nell’opera di R. W. Fassbinder. L’influenza è in primis al livello iconico, d’immagini, con il bianco e nero acceso, spiazzante, livido (il film è in bianco e nero tranne la sequenza iniziale e quella finale). Ma anche l’ambient [...]
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» Già uscito |
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Un mondo di marionette |
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