Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Intervista: Timur Bekmambetov

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Esce il 2 giugno in 350 copie, distribuito dalla Universal Pictures, "Wanted", il primo film hollywoodiano del kazako Timur Bekmambetov dopo i successi de "I guardiani della notte" e del sequel "I guardiani del giorno". Nel cast, accanto al protagonista James McAvoy, troviamo Morgan Freeman e Angelina Jolie.
Il regista (che si definisce 'sovietico') spazia dal reclutamento degli attori al senso più profondo di questo film diretto "a chi passerà una vita da impiegato".
a cura di Glauco Almonte
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 1Dopo aver lavorato in Europa, ecco Hollywood: è stato diverso il suo approccio?
E’ stato un piacere lavorare con le Majors, mi hanno sostenuto. E’ sicuramente un’esperienza diversa da quella russa, ma in linea generale mi sono trovato perfettamente a mio agio.
Una settimana fa il dipartimento dvd mi ha chiamato chiedendomi del materiale da mettere negli extra: non ho potuto dare nulla, tutte le scene girate sono nel film.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 2Nikita Michalkov ha detto “Bekmambetov è il nostro Tarantino”: che ne pensa?
Intanto ho dovuto insegnare ai russi la corretta pronuncia del mio nome, che è kazako; adesso dovrò farlo nel resto del mondo… quanto a Tarantino mi piace essergli paragonato, ma io non sono capace di fare le cose che fa lui.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 3Come ha preparato Angelina Jolie per questo film, e quanta libertà ha avuto dagli Studios nel mostrare su schermo tutta questa violenza?
Io non ho cambiato nulla in Angelina, lei è un’artista, è stata molto attenta: ne abbiamo discusso prima e abbiamo deciso che lei non avrebbe mai ucciso alcun innocente nel film. Lei è un soldato, non un persona violenta. E a proposito di questa violenza, c’era alla base una sceneggiatura molto forte: non avrei potuto fare altrimenti.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 4Il tema del giustiziere della strada, quindi di una “giustizia fai da te”, è molto controverso, insidioso, anche diseducativo:
Credo che non si possa definire questa “violenza”: ciò che avviene nel film ha uno scopo, noi non possiamo giudicarlo.
Non credo che sia un problema, in America non ha avuto censura al di sopra dei 16 anni; certo, è per un pubblico adulto, un film per chi sogna una vita non identica giorno dopo giorno, diamo la possibilità al pubblico di scoprire un nuovo mondo.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 5In che senso non possiamo giudicarlo? Non è una contraddizione parlare di giustizia e non poterla giudicare?
E’ proprio questo il punto focale del film, il protagonista dichiara il proprio messaggio. Noi dobbiamo essere padroni del nostro destino.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 6Il finto filmato che si è visto in rete dell’impiegato che distrugge il proprio ufficio è opera sua?
Sì, abbiamo realizzato questo corto per youtube, per la campagna di promozione in Russia. L’idea era quella di provocare il pubblico prima che potesse vedere il film.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 7Parlando del fumetto da cui è tratto, il film è anche troppo poco violento, meno immorale; perché i lettori del fumetto possono rapportarvisi in maniera positiva, mentre al cinema bisogna moraleggiare i personaggi?
Intanto, quando ho ricevuto la sceneggiatura l’ho trovata interessante, ma mancavano tante cose; dopo ho letto il fumetto e ho capito come avrei potuto realizzare il film, e da quel momento per qualsiasi problema o difficoltà ci siamo sempre rivolti al libro.
Il concetto del film non è lo stesso del fumetto, è forse un passo avanti: il fumetto pone un interrogativo, è una provocazione, il film parte da lì e cerca di dare una risposta.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 8Chi ha deciso di eliminare i costumi da supercriminali nel film?
Mia moglie lo ha deciso… è la costumista. Durante una cena ne abbiamo discusso e abbiamo capito che sarebbe sciocco per dei superassassini nascondersi dietro un costume, non sarebbe stato professionale.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 9Una domanda sulle musiche: perché Bocelli?
In quella scena volevo dare un’idea di mafia, e la mafia è italiana o russa: ho voluto evitare che fosse russa…
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 10Wes diventa un essere senza limiti, è un film per i giovani che si chiedono “chi sono io”?
Questa è l’essenza del messaggio del film, ma non credo sia per i giovani, credo sia per persone che passeranno la loro vita da impiegati.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 11Nel film passa tranquillamente dal rallenty alla supervelocità: che significa questa velocità?
Non è velocità, è tempo. Come nella musica, bisogna creare una storia con un tempo diverso. Il tempo è uno strumento che usiamo per narrare la storia.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 12Sulla scelta degli attori: i personaggi positivi sono europei, mentre ha scelto americani per le parti dei cattivi…
Forse è subliminale quanto ho fatto… Io ho scelto gli attori di persona, e in generale ho sempre trovato l’appoggio da parte degli Studios, tranne che per James McAvoy, sul quale avevano dei dubbi. Era il 2005-06, poi è diventato famoso e sono stati tutti d’accordo.
Per Freeman e la Jolie il problema era se avessero o meno accettato, era difficile trovare l’attore giusto per quelle parti. Mi hanno detto che se volevo Angelina dovevo andare di persona a parlarle: sono andato, ci siamo incontrati, abbiamo discusso la sceneggiatura, la storia. Lei ha dato subito una sua versione creativa; ci abbiamo messo un mese per incamerare le sue idee nella sceneggiatura, alla fine lei ha detto: “perfetto, accetto”.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 13Wanted” ha numeri da blockbuster, c’è stato un grande sforzo realizzativo?
E’ molto importante avere buoni amici. Il film è come una fabbrica, da solo non puoi farcela. Tutto dipende dal team, se è buono avrai un buon prodotto. Il segreto è sapersi circondare da buoni amici, da persone capaci e di talento.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 14Conosce il cinema italiano?
Un film italiano ha cambiato la mia vita, mi ha aperto gli occhi. Ero uno studente di ingegneria elettrica a Mosca, all’inizio degli anni ’80: una mattina sono andato al cinema, dopo il film ho fumato una sigaretta e ho capito che non sarei mai diventato un ingegnere.
Il film è “Dillinger è morto” di Marco Ferreri. In fondo Wes è lo stesso personaggio di Dillinger, l’essenza del personaggio è la stessa.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 15Ci parla dei suoi progetti futuri?
In questo momento c’è una gran confusione, Hollywood è il posto dove noi cineasti possiamo incontrarci. Spero, grazie a questa fusione, di far vedere al mondo i film russi.
C’è un progetto in corso, “9”, un’animazione 3D, con Tim Burton. Spero possiate vederlo l’anno prossimo.
Intervista Timur Bekmambetov: Domanda 16Capovolgiamo la domanda del film: chi è lei?
Io sono un regista russo, anzi, più sovietico che russo; mi sento di rappresentare tutte le diverse nazionalità di quel paese. Sono cittadino di un grande paese multiculturale.
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Wanted - Scegli il tuo destino
di Timur Bekmambetov
Azione, 2007
110 min.
Film diretti:
2016  Ben-Hur
2012  La leggenda del cacciatore di vampiri
2007  Wanted - Scegli il tuo destino
2006  I guardiani del giorno
2005  I guardiani della notte
Oscar 2009
81esima edizione degli Academy Awards