Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Cinema: interviste (Maggio 2015)

Tutte le Interviste di Maggio 2015
Tommaso Agnese
Mi chiamo Maya: "la fuga può essere un processo di maturazione"
Tommaso Agnese
Già autore di un episodio del film horror/thriller "Paranormal Stories", Tommaso Agnese firma ora la sua opera prima, raccontando in "Mi chiamo Maya" la complessa fuga di due sorelle. Il regista ha una lunga esperienza sul tema dell'adolescenza, avendo collaborato con la Regione Lazio e la ASL di Roma a diversi prodotti audiovisivi su questo argomento. Agnese racconta alla stampa gli elementi che lo hanno attratto a raccontare questa storia.
Andrej Zvyagintsev
Leviathan: "nella vita di ogni uomo arriva il momento di affrontare il Sistema"
Andrej Zvyagintsev
Arriva nelle sale italiane "Leviathan" di Andrej Zvyagintsev, film-fiume vincitore per la Miglior sceneggiatura all'ultimo Festival di Cannes e del Golden Globe come Miglior film straniero. Nel film il protagonista si ribella alla corruzione esercitata dal sindaco del suo paese sul Baltico e decide di impegnarsi in una lotta per far valere i propri diritti contro un sistema corrotto. Il regista racconta alla stampa lo stimolo morale che lo ha portato a dirigere il film.
Miroslav Slaboshpitsky
The Tribe: "volevo girare un film muto più moderno e realistico"
Miroslav Slaboshpitsky
Esce in sala anche in Italia "The Tribe", lungometraggio d'esordio del regista ucraino Myroslav Slaboshpytsky che ha richiesto un periodo di circa cinque anni di lavoro tra pre-produzione, riprese e post-produzione. Il film racconta l'iniziazione alla vita di un giovane ragazzo sordo, inserito in un contesto sociale estremamente duro. Il regista racconta al pubblico il suo interesse per il mondo delle persone sorde e le difficoltà oggettive di girare nel suo Paese in questo periodo.
Stefan Liberski
Il fascino indiscreto dell'amore: "Il Giappone può essere ancora un protagonista inatteso"
Stefan Liberski
Arriva nelle sale italiane "Il fascino indiscreto dell'amore", film diretto da Stefan Liberski e adattato dallo stesso regista a partire dal romanzo "Ni d'Eve ni d'Adam" di Amélie Nothomb. Il film racconta la storia d'amore di una giovanissima coppia in Giappone: lui è originario del paese, lei è una ragazza belga. Il regista racconta alla stampa il suo desiderio di rappresentare il paese del Sol Levante in una prospettiva diversa, ma piena di bellezza.
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