Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Oscar 2009 Il trionfo di "The Millionaire"

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a cura di Giordano Rampazzi
MIGLIOR FILM:The Millionaire
MIGLIORE REGIA: Danny Boyle per “The Millionaire
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Sean Penn per “Milk
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: Kate Winslet per “The Reader

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Le cinquine per il miglior film e la miglior regia erano le stesse, ma “The Millionaire”, già vincitore del Golden Globe, domina l’81esima edizione degli Academy Awards e conquista otto premi Oscar di altissimo livello come quello per il miglior film, la miglior regia (Danny Boyle), la migliore sceneggiatura non originale, la miglior fotografia, il miglior montaggio, la miglior colonna sonora, la miglior canzone (Jai Ho) e il miglior sonoro.
A risentire del successo di “The Millionaire” è soprattutto “Il curioso caso di Benjamin Button” di David Fincher, che delle tredici nominations ne vede sfumare ben dieci e si vede premiare solamente per la miglior scenografia, il miglior trucco e i migliori effetti speciali.
Si salva invece “Milk” di Gus Van Sant, che conquista solo due statuette, ma importanti come quella per Sean Penn come miglior attore - che riesce a spuntarla sul Mickey Rourke di “The Wrestler” - e quella per la miglior sceneggiatura originale.
Ridimensionate anche le cinque candidature di “The Reader” di Stephen Daldry, che vince con l'ottima interpretazione di Kate Winslet, che prevale su Meryl Streep giunta ormai alla sua 15a nomination. Addirittura a bocca asciutta invece “Frost/Nixon” di Ron Howard, nonostante le cinque nomination tutte di primissimo livello.
Come miglior attore non protagonista è stato prevedibilmente premiato il compianto Heath Ledger per la splendida interpretazione de “Il cavaliere oscuro”. Nella categoria femminile invece è stata premiata Penélope Cruz per “Vicky Cristina Barcelona”.
Davvero poche, nel complesso, le sorprese. Confermate le vittorie ampiamente annunciate di “Wall-E” per la categoria miglior film d'animazione, di “Man on Wire” di James Marsh tra i Documentari e di “La duchessa” per i costumi.
L'unica eccezione la rappresenta l'Oscar per il miglior film straniero, andato a “Departures” di Yojiro Takita (Giappone), nonostante tutti puntassero su “Valzer con Bashir” (Israele) o “La classe” (Francia).