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Mestiere difficile quello del giudice in Iran, l'unica cosa certa infatti nella trama in crescendo e caratterizzata da un thrilling al rallentatore, è che tutti mentono. Sullo sfondo una società e una civiltà analizzate con pungente sottigliezza, senza moralismi ma con l'occhio distaccato e cinico del regista. Sullo sfondo, inoltre, la separazione e i sentimenti di una famiglia che va in frantumi. Ipnotizzante e quasi perfetto soprattutto nel finale devastante e meraviglioso. Un Farhadi all'ennesima potenza.
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