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L'inizio e' forzato e i personaggi fanno esattamente quello che uno si aspetta. Il loro spessore psicologico e' superficiale e la diatriba della colpa sul genocidio di massa nazista e' trattata con semplice banalita' e a volte insensatezza. Kate Winslet fa piu' o meno la stessa faccia tutto il film e subisce in maniera ebete cosa le succede intorno. Anche la scena finale del "anche io avevo una lattina di te' per portare le cose preziose" trascina emotivamente come un marciapiede. Del resto buoni i colori, la contestualizzazione storica e certe riprese
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