Meglio di come mi aspettavo dopo aver letto qualche netta bocciatura. Mi ha intrattenuto e anche divertito, sinceramente. Il limite è rappresentato dagli ultimi venti minuti: crolla e si banalizza, nell'azione come nei dialoghi, chissà se qualcuno avrà la stessa sensazione. PS: tenete alla larga i bambini, tra violenza e volgarità restereste imbarazzati al cospetto di certe scene. Credo sarà comunque l'ultimo... lei sta crescendo troppo!
[continua la mia campagna per il silenzio in sala - chi fa rumore non è mai giustificabile - farlo smettere è un diritto, ma anche un dovere - silenzio... silenzio!!!]

Sufficienza per una commedia che non riesce a sviluppare in modo veramente efficace l'idea di partenza. Quindi una commedia non riuscita, ma una commedia non riuscita francese potrebbe valere il doppio o il triplo di una commedia italiana non riuscita (almeno riferendosi a quelle che arrivano qui)... per cui... [continua la mia personale campagna per il silenzio in sala: chi disturba non può godere di alcun alibi! Farlo smettere è un diritto, e un dovere! AL CINEMA SI FA SILENZIO - PUNTO]

Concordo con quanto scritto dall'utente "diego93", ma concedo (almeno) mezzo voto in più, perchè il film riesce ad intrattenere e, rispetto a film di fantascienza visti di recente (Oblivion, After Hearth...) non sfigura. Alcuni personaggi davvero stereotipati al massimo (vada per i due proff-macchietta, ma il pilota antagonista...) e ci si chiede come un regista di tal spessore possa essere incorso in tali, evitabili, banalizzazioni. Tuttavia potrebbe essere una cosa messa in cantiere... non ditemi che del trailer di Pacific Rim a colpirvi sono stati i dialoghi.
Per chi vuole più psicologia e umanità c'è ancora in sala L'uomo d'acciaio, che però nella sua parte fantascientifica "ribalta" il discorso: piuttosto banale... robottoni e mostri sono imbattibili!

Un 7 pienamente meritato, il film intrattiene e ripropone Superman senza creare sensazioni di "già visto"... ma questo vale SOLO per quanto riguarda Superman, perchè a seguito di una evidente deriva commerciale il film fa il verso a mille film di fantascienza "generici", o a quelli del filone "invasione della terra"... ci sono ad esempio (e sono tante) astronavi... tute bioniche... raggi al plasma... e via dicendo.
Però diciamoci la verità: quando vediamo queste cose, anche se solo nei trailer, non ci dispiacciono più di tanto. [continua la mia personale campagna per il silenzio: chi parla al cinema non è in lacun modo giustificabile, chi parla al cinema ci disturba, farlo smettere è un diritto am anche un dovere morale]

Concordo con la recensione che mi precede parola per parola, ma il mio voto è diverso. Forza Shyama! Torna ad essere quello dei vecchi tempi. Li ho apprezzati molto, tutti, sesto senso, signs, umbreackable, the village, ladywater, e anche venne il giorno ha mostrato secondo me delle peculiarità... assenti nel film in oggetto.
--------------------------------------------- parla al cinema ci disturba e lede i nostri diritti
farli smettere è un diritto, ma anche un obbligo
falli smettere!
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Significativa l'ambientazione brasiliana, dalla natura che ti avvolge con la sua immensità alle favelas opprimenti a causa dell'avanzare della "civiltà"... Significativa e... imprescindibile: il film è anche documentario, e senza questa parte non resterebbe moltissimo, la stessa (bellissima) protagonista spiccica cinque frasi in tutto il film. Le parti girate in Italia sono funzionali a mostrare dei contrasti, ma concordo che non sono perfettamente riuscite. Regista di cui comunque continuerò a seguire ogni lavoro.

Otto per un film non facile e girato con maestria. Professore e alunno duellano a colpi di fioretto, l'esperienza e l'insegnamento contro le esperienze e i crucci puberali, ma chi è alla fine il vero bambino? Io di film di questa qualità non è che ne veda molti, anzi. Se non do otto in questi casi...

scena preferita: quando lei consulta la mappa della città, dall'alto...

Non male, ma mettiamola così: per scucire un 7 devi apprezzarlo tutto, luci, costumi e cotillons...
Di Caprio sempre e comunque all'altezza.

Film di difficile decifrazione. A distanza di tempo, devo dire che non mi ha lasciato molto (altri di Sorrentino li ho impressi nel cervello con marchiatura a fuoco...), ma non posso però negarne una fattura, e recitazioni, importanti, "d'autore". Un 7 e 1/2, per agevolare una mia coerenza futura, quando esprimerò giudizi su altri film... Tante (troppe) citazioni che, però, a quanto m'è parso di vedere, rischiano di compromettere la visione a chi le coglie tutte!

Rispetto a Drive, si preme l'acceleratore dello stile e della fotografia, nel contempo si schiaccia il freno sulla quantità degli eventi; ciò comporta un incedere con più lentezza, un invito alla contemplazione degli sguardi, ma non anche una carenza di narrativa grazie alle scene più decise, diciamo. Più d'autore, meno generalista. Gosling, solo stando davanti alla camera, senza fare o dire niente, recita già più, e meglio, di tre quarti degli attori di Hollywood. Ma succede quando ha questo ruolo (è già il terzo film), che sicuramente replicherà ancora, ma che non dovrà diventare una gabbia. Il mio voto è convinto, il film, diciamo così, mi ha preso dal primo minuto e portato con se fino alla fine.