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Impossibile narrare meglio la fine di un amore, i meandri oscuri delle relazioni umane: poteva riuscirci solo il solito genio registico di Gondry, onirico più che mai. Una sceneggiatura straordinaria, aritmetica; una storia d'amore folle (perché Joel e Clementine sono apparentemente agli antipodi), ma così dolce ed emozionante, finché dura; indescrivibili le interpretazioni della Winslet e di Carrey, indescrivibile il tappeto sonoro che cinge le scene. Esistesse davvero, una macchina capace di cancellare in una sola notte, un sentimento, una persona, un ricco passato, come sciacquare la mente. Esistesse davvero, come nel film, un marchingegno che d'un colpo cura ogni ferita immedicata e placa ogni dolore, preludio di rigenerazione. Sono innumerevoli, le scene che ancora oggi dispensano brividi lungo il corpo. Su tutte, l'ultima: solo loro, felici, si rincorrono su una spiaggia d'inverno, innevata, mentre Beck canta "Change your heart". C'è tutta una vita, qui dentro. Manchi.
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