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Le amalgamate vicende di Nashville, raccontano le storie di personaggi goffi, simpatici, odiosi; l'empatia è immediata e la storia si costruisce da sola attraverso la quotidianità del piccolo gruppo di protagonisti. La comicità e la satira, fanno da padrone in maniera grottesca, tanto nel pianto del signor Green, smorzato dal taglio su una risata, quanto nella scena finale. La narrazione di Altman, per niente confusionaria e anzi sostenuta da un ritmo quasi sempre alto, fa di Nashville un vero capolavoro capace di far ridere, pensare e godere di una storia intrisa di una tangibile ma sottile malinconia, ma anche di parole e canti speranzosi verso il futuro.
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