Alla fine del film senti il dovere di ringraziare Ben Affleck per aver contribuito alla scrittura di Will Hunting.

Ottima ricostruzione dei fatti ma manca di anima concordo.

E' uno di quei film passabili ma che non ti restano certo alla mente, voglio dire la prima parte é buona, poi si affloscia diventando uno dei tanti film d'azione condito con la storia banalotta di una madre che soffre per aver abbandonato il suo bambino e che ora vuole rifarsi. Approfondisce poco più o meno tutto (l'idea della telecinesi ad esempio poteva essere sviluppata meglio).

Ma come si fa a girare un musical affidandosi continuamente a primi piani? Musiche molto belle e una Hathaway che offre un'ottima interpretazione, un po' pochino tutto sommato.

Spielberg riesce a contenere la retorica, raccontando l'uomo e non la leggenda, firmando un film tecnicamente perfetto, con un cast straordinario insieme a trucco e costumi. Certo la più grande recita natalizia d'America non poteva che essere apprezzata in patria, ingraziandosi i cuori della gente e i voti dell'Academy. Non é il film dell'anno, non merita celebrazioni e riconoscimenti smisurati, ma di essere visto e apprezzato nella giusta misura certamente si.

Non è il miglior Tarantino perché manca il colpo ad effetto, la classica ciliegina sulla torta, ma come sempre è unico nel mixare divertimento e tragedia lasciando nel frattempo ampio spazio al pensiero.

Django Unchained non é solo un omaggio di Tarantino al genere spaghetti western, ma anche un continuo del filone razzismo/vendetta. I richiami della lotta al nazismo di Bastardi senza gloria sono molteplici, come il discorso di Candie sulla struttura del cranio dei neri che secondo lui sono più inclini alla sottomissione (una sorta di anticipo sulle idee Hitleriane), il dottor Schultz è una sorta di precursore di Oskar Schindler, Django lo vediamo vestire i panni del kapo ebreo che compiace l’oppressore, quando lo stesso Django si arrende ai Candie gli viene spiegato che andrà ai lavori forzati e poi buttato in una fossa comune nel momento in cui non sarà più utile (una sorta di lager). Non mancano riferimenti a pellicole celebri, la pistola che esce dalla manica di Schultz (Taxi Driver), ancora lui che non vuole sentire Beethoven (Arancia meccanica) e la battuta finale di Stephen “figlio di una grandissima putta… (Il buono il brutto e il cattivo). Non è il miglior Tarantino perché man

Il parallelismo della prima parte era anche interessante ma poi restano concetti e personaggi ammucchiati in maniera poco incisiva.