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Ultimi commenti e voti |
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8
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chicca assoluta. un thriller/noir che è un racconto politico e un quadro a olio e una poesia. parco nei dialoghi, attento a non elargire esplicitamente la soluzione del rebus, lavora per sottrazione, coerentemente con quanto succede e ancor di più con quanto non succede nel film, ovvero con l'omertà e con gli 'omissis' di un franchismo ormai sconfitto ma ancora duro a morire. ecco, la cosa che lo rende davvero speciale è proprio questo innestarsi perfettamente l'uno nell'altro della narrazione e del narrato, e di entrambi nell'ambiente melmoso e stagnante, imperscrutabile e assurdo delle paludi del Guadalquivir. chapeau a Rodriguez, ma anche al fotografo e ai due protagonisti, e speriamo che ce ne regalino altri.
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7,5
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Storia, vista e rivista, resa superba dallo sfondo storico degli anni 80. Fotografia interessante e perfettamente coerente con l'ambientazione scelta: ho particolarmente gradito le immagini di apertura del film dove paesaggi naturali sembrano diventare foto fatte al microscopiche di parti del corpo umano ( cervello o pelle squamata).
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7
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Bel film, molto curato sotto tutti gli aspetti, ottima fotografia e bella trama ben costruita. Attori ben calati nella parte e soprattutto bello lo sfondo storico della Spagna degli anni 80 che sta uscendo dal Franchismo e si porta dietro ancora i fantasmi della dittatura. Ritmo lento, sicuramente non da classico film hollywoodiano sui serial killer. Ricorda tantissimo le atmosfere di True Detective, la piana del Guadalqvir davvero sembra la Louisiana della serie. Bella scoperta grazie a questo sito.
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7,5
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La isla minima, con la bellezza delle riprese dall’alto non è solo un noir ma un quadro dipinto a tinte pastello, dall’atmosfera struggente. Sembra la Lousiana, invece siamo in Spagna: le paludi del Guadalquivir, vere protagoniste, avvolgono lo spettatore nelle loro nebbie che si sviluppano torbide e melmose come la vicenda della scomparsa di due ragazze da un paese lì intorno. Il passaggio dalla dittatura franchista alla democrazia si percepisce bene attraverso i metodi investigativi antitetici dei poliziotti che si troveranno a far luce sui fatti. Le ambientazioni dell’epoca sono rese in modo superbo, gli attori sono molto nella parte. Sicuramente un film di spessore che resta dentro anche dopo la visione e che perciò avrebbe meritato una distribuzione più ampia. Consigliatissimo
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6,5
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5
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Un buon soggetto rovinato da una sceneggiatura terribile e da una regia altrettanto mediocre. Incredibile come i Goya siano andati proprio alla sceneggiatura e alla regia. Evidentemente anche in Spagna hanno i loro problemi...
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7,5
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Sotto le spoglie di un thriller alla "True detective", Rodriguez compie un'indagine socio-politica sulla difficile transizione della Spagna dalla dittatura franchista alla democrazia. Senza cadere negli intellettualismi di un apologo allegorico, mostrando anzi di padroneggiare egregiamente gli strumenti del cinema di genere, il regista ci regala un film avvincente e profondo, amaro ma non privo di speranza, girato con sapienza e fotografato egregiamente. Meritata la valanga di premi Goya.
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