Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Pesaro 2007 30/06: Il Nuovo Cinema parla messicano

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a cura di Andrea Olivieri
Ruben Imaz Castro vince la 43.ma edizione del Festival del Nuovo cinema di Pesaro con "Familia Tortuga". La giuria, composta da Mimmo Calopresti, Cecilia Dazzi e Michele Anselmi, (in rappresentanza anche di Adrienne Mancia e di Lidia Ravera), ha scelto tra otto concorrenti l'opera prima del 29enne regista messicano "Per la sensibilità con la quale, raccontando la progressiva crisi di una famiglia messicana immersa in una corale solitudine". Secondo la giuria, "il regista Ruben Imaz Castro riesce a intrecciare indagine psicologica, qualità stilistiche e sguardi coinvolgenti sulla condizione umana. Emoziona specialmente il personaggio dello zio Manuel, interpretato da Manuel Plata Lopez: malato ma fattivo, è lui il vero collante di quella piccola comunità". Come ha spiegato il giovane vincitore, il film "mostra una famiglia circondata da una società individualista che costringe le persone a sognare in uno stato di isolamento, una famiglia che sta perdendo i suoi sogni piu' semplici, quelli che normalmente ci permettono di trovare l'amore e una meta". Nel corso della serata in Piazza la giuria ha anche attribuito una Menzione Speciale a "Jin tian de yu ze me yang / How is your fish today" di Guo Xiaolu "per l'efficacia con cui coniuga-senza rigidità scolastica - una raffinata ricerca espressiva (la voce fuori campo che, come una coscienza molesta, lega e spiega le immagini) e l'appassionata denuncia della difficoltà del vivere, oggi, in un mondo senza progetti e senza sogni, senza percorsi prescritti e senza forti motivazioni collettive. Per la chiarezza, venata di ironia, con cui racconta la coazione tutta contemporanea a vivere attraverso la vita di qualcun altro, come il personaggio, inventato dal giovane sceneggiatore protagonista per poter viaggiare verso una meta qualunque. Lo splendido villaggio innevato dove, nella realtà, forse, non vale la pena di andare".
Amnesty International per la prima volta a Pesaro assegna il premio Cinema e diritti al film "Three Comrades" della regista russa Masha Novikovam. Il premio è stato consegnato alla regista da Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International e da Alessandro Gassman, in rappresentanza della giuria del Premio, composta anche da Paola Saluzzi e Roberto Citran. Il film-documentario narra le vicende di tre amici d'infanzia, cresciuti a Grozny, la capitale della Cecenia e che le due guerre degli anni '90 separano per sempre. La loro storia è narrata dall'unico sopravvissuto dei tre, esule in Olanda. "È fondamentale che della Cecenia si continui a parlare - ha dichiarato Paolo Pobbiati - e che lo si faccia con opere belle e coraggiose come Three Comrades. Ora che le voci scomode sono state messe a tacere o a colpi di pallottola, come nel caso di Anna Politkovskaya, o a colpi di legge, con la chiusura della Società per l'amicizia russo-cecena, su quella terra rischia di calare il silenzio. Quella che una volta era una città fantasma, un cimitero urbano, è ora in piena ricostruzione. Ma è una ricostruzione che rischia di cancellare la memoria delle terribili violazioni dei diritti umani inflitte alla popolazione civile seppellendo sotto colate di cemento la possibilità delle vittime di poter chiedere giustizia e di scardinare i meccanismi dell'impunità. L'opera di Masha Novikova può dare un contributo importante alle campagne di Amnesty International per la giustizia in Cecenia".