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Recensione: Giù la testa

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Giù la testa
titolo originale Giù la testa
nazione Italia
anno 1972
regia Sergio Leone
genere Western
durata 156 min.
distribuzione Euro International Films
cast R. Steiger (Juan Miranda) • J. Coburn (John/Sean Mallory) • R. Valli (Dottor Villega) • M. Monti (Adelita) • R. Battaglia (Santerna)
sceneggiatura S. LeoneS. DonatiL. Vincenzoni
musiche E. Morricone
fotografia G. Ruzzolini
montaggio N. Baragli
media voti redazione
Giù la testa Trama del film
Miranda è un bandito messicano che si mette in combutta con l'irlandese Mallory (ex terrorista dell'Ira) per svaligiare una banca. Ma si trova coinvolto nella rivoluzione. La sua famiglia ne esce massacrata, lui viene salvato in extremis proprio da Mallory. In realtà, Miranda non è per nulla convertito agli ideali rivoluzionari. Eppure si ritrova ancora a fianco dell'irlandese per affrontare le truppe regolari.
Recensione “Giù la testa”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 9)
"La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La rivoluzione è un atto di violenza".
(Mao)

Il senso della citazione serve ad avvertire gli spettatori che qui viene mostrato il volto più crudo della rivoluzione (quello violento).
“Giù la testa” è stato realizzato nel 1971, tre anni dopo “C’era una volta il West”: dopo aver cantato la fine di un’epoca, il regista romano si spostò in Messico, durante la rivoluzione di Villa e Zapata. Appare sicuramente il film più anomalo rispetto alle opere precedenti di Sergio Leone; è la prima volta, infatti, che il regista abbandona (o quasi) le storie dei pistoleri, degli echeggianti spari, dei saloon che tanto lo hanno reso celebre alle platee mondiali, per tracciare un divario tra questo sistema narrativo e quelle che saranno le sue prospettive future.
Il film si basa sull’incontro-scontro fra due personaggi: John Mallory guerrigliero dell’Ira fuggito dal paese d’origine, e Juan Miranda, peone messicano disilluso, preoccupato soltanto di riempirsi le tasche con il malloppo della banca di Mesa Verde. Ed è proprio questo il motivo che lo spinge ad unirsi all’irlandese, nella cui dinamite vede la chiave per varcare la soglia del “celebrato” edificio.
Il dinamitardo irlandese entra ed esce di scena attraverso un elemento comune rappresentato dalle esplosioni; la dinamite, la nitroglicerina, le micce, non sono solo mezzi che consentono di svolgere il lavoro di ricercatore, ma sono soprattutto il marchio di un passato da cui potrà liberarsi solo con la morte. In netto contrasto si colloca il peone Juan Miranda, il quale conoscendo i travagli di una rivoluzione, vuole estraniarsene. Ma il vero mezzo per scassinare il Banco di Mesa Verde, finirà per diventarlo Miranda stesso.
Benchè Juan sia il personaggio “comico”, nel film il personaggio comico riveste la stessa importanza del personaggio “serio” (John). È in Juan che noi vediamo sviluppare ideali, mentre allo stesso tempo John li perde. Juan è il popolo, che non sa niente di politica e vorrebbe ignorare la situazione per occuparsi soltanto del proprio interesse. John è il rivoluzionario, l’idealista deluso.
Se le formiche rappresentano il popolo, il senso della pellicola si può riassumere in una semplice aggiunta della citazione iniziale: la rivoluzione è un atto di violenza che ricade sempre sulla povera gente.
David di Donatello 1972 per la Miglior Regia.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (39 Commenti, 72% gradimento) Asdrubbale 7 Marzo 2017 ore 02:41
voto al film:   8

Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento) Zurlistuta Medaglia d'Argento 13 Maggio 2015 ore 02:57
voto al film:   9

Medaglia d'Argento (177 Commenti, 64% gradimento) Noodles Medaglia d'Argento 20 Marzo 2015 ore 11:39
voto al film:   9

Medaglia d'Argento (196 Commenti, 27% gradimento) Standby Medaglia d'Argento 6 Dicembre 2014 ore 16:30
2 1
voto al film:   8,5

shon shon shon... bellissimo
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 20 Novembre 2014 ore 09:32
voto al film:   8,5

Utente di Base ( Commenti, 0% gradimento) 19 Novembre 2014 ore 17:08
1 3
voto al film:   5,5

Dei film di Sergio Leone, mi sembra il meno brillante Non sono mai riuscito a vederlo fino in fondo, troppo lungo, mi sono sempre addormentato. Delusione.
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) lallo 16 Novembre 2014 ore 20:17
voto al film:   8,5

Utente di Base (1 Commento, 0% gradimento) marcus14 4 Gennaio 2014 ore 15:11
voto al film:   9

Utente di Base (29 Commenti, 60% gradimento) Ombra 4 Dicembre 2013 ore 22:34
voto al film:   7

Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 2 Novembre 2013 ore 14:46
voto al film:   8,5


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