Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: Juha

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Juha
titolo originale Juha
nazione Finlandia
anno 1999
regia Aki Kaurismaki
genere Drammatico
durata 78 min.
distribuzione Key Films
cast S. Kuosmanen (Juha) • K. Outinen (Marja) • A. Wilms (Shemeikka) • E. Nikkari (Ninismies)
sceneggiatura A. Kaurismaki
musiche A. Tikanmaki
fotografia T. Salminen
montaggio A. Kaurismaki
media voti redazione
Juha Trama del film
Dopo un lungo corteggiamento, Juha convince Marja a convolare a giuste e tristi nozze. Insieme, vanno a vivere in una fattoria alla periferia della città lottando ogni giorno contro la povertà. Un giorno arriva Shemeikka, uomo ricco e senza scrupoli, che si è fermato alla fattoria perché in panne con la macchina. L'uomo è attratto da Marja, e alla prima occasione la porta via con sé.
Recensione “Juha”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 8,5)
Il cinema che si ricorda di sé. Il cinema che finge di azzerarsi, di ritornare indietro, di riflettersi nelle proprie immagini, nelle proprie atmosfere, nei propri segni individuanti.
Tratto da un romanzo di Juhani Aho, tra i massimi scrittori finlandesi d’inizio secolo, "Juha" è una sorta di melodramma "congelato" in cui però tutto passa attraverso il filtro di un'ironia che, paradossalmente, sorvola le passioni ed i comportamenti dei personaggi.
Un "impasto" visivo pieno d'amore e sofferenza, un vertiginoso, crepitante melò, insieme gelido e incandescente: pare davvero che il cinema parli da solo e con i propri fantasmi, ma non è (solo) così. Parlando con se stesso e di se stesso, il cinema torna a parlare di carne e sangue, di poesia e dolore, di amore e verità: sono segni (in)visibili al servizio della storia narrata: raccontano, descrivono, aprono varchi.
La sfida del finlandese sembra fondarsi sulla ricerca dell'autenticità proprio passando attraverso un labirintico processo di (ri)scrittura. "Juha" è soprattutto una rivisitazione fedele ed inventiva dell'estetica del muto o del melò in generale. Un amalgama postmoderno che nella musica e nei rari suoni, peraltro usati in funzione drammatica, ha i suoi più evidenti segni di riconoscimento, che pretendono di essere osservati.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (176 Commenti, 53% gradimento) nylon Medaglia d'Argento 13 Maggio 2012 ore 18:01
voto al film:   7

che dire di juha? certamente un esperimento originale e ardito, purtroppo solo in parte riuscito. Ottimo il commento sonoro, il montaggio, la fotografia e più in generale il comparto tecnico, meno la sceneggiatura, forse proprio per la scelta "integralista" di rifarsi formalmente il più possibile ai modelli. Apprezzabile infine la scelta di far durare il film solo un'ora, se fosse stato più lungo sarebbe diventato estremamente noioso.
Nota: il voto (7) è dato più per premiare il coraggio e l'originalità che l'effettiva riuscita dell'esperimento
Medaglia di Bronzo (68 Commenti, 52% gradimento) ales891 Medaglia di Bronzo 28 Febbraio 2012 ore 20:21
voto al film:   6

Ho trovato la pellicola una rivisitazione azzardata di certe opere di muto che nella teatralità e nelle caricature dei personaggi trasmettevano tutta la drammaticità e le sensazioni che non potevano essere veicolate con le parole. Qua manca il contesto e la forza espressiva di tutto ciò. Mi arrendo all’evidenza di non aver compreso questa opera di Kaurismaki, ma mi sento in obbligo di esprimere un opinione.
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