Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: L'altro volto della speranza

Leggi i commenti 1 COMMENTO Vota il film 3 VOTI Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
L'altro volto della speranza
titolo originale Toivon tuolla puolen
nazione Finlandia
anno 2017
regia Aki Kaurismaki
genere Drammatico
durata 98 min.
distribuzione n.d.
cast K. OutinenV. VirtanenT. Korpela (Melartin) • S. Haji (Khaled) • S. Kuosmanen (Wikström) • J. Hyytiäinen (Nyrhinen) • M. JärvenhelmiS. PeltolaI. Koivula (Calamnius)
sceneggiatura A. Kaurismaki
fotografia T. Salminen
montaggio S. Heikkilä
uscita nelle sale 6 Aprile 2017
media voti redazione
L'altro volto della speranza Trama del film
Il bizzarro incontro tra Khaled, un giovane rifugiato siriano, che quasi per caso si ritrova a Helsinki come passeggero clandestino su una carboniera, e Wilkström, rappresentante di camicie, che lascia moglie e lavoro per darsi alla gestione di un'insolito ristorante: La Pinta Dorata.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Argento (164 Commenti, 65% gradimento) Clavius Medaglia d'Argento 9 Giugno 2017 ore 01:00
1
voto al film:   6,5

L'altro volto della speranza è quello che si nasconde dietro la facciata della civilissima Finlandia, incapace di riconoscere lo status di rifugiato ad uno che fugge da Aleppo per via di qualche cavillo burocratico, trasformandosi ben presto in una prigione (con non pochi risvolti comicamente grotteschi). Al contempo la speranza trova un volto inatteso proprio nell'universo dei migranti, l'unico capace di conservare umanità ed in grado di sovvertire l'ordine (più formale che morale) della fredda Finlandia. Come sempre il cinema di Kaurismaki si spinge in territori espressivi molto personali per offrirci un taglio non banale su un tema abusato, senza lesinare frecciate velenose proprio al suo paese. La sua Finlandia è dimessa, quasi triste (come del resto il pezzo di mondo che intende rappresentare) e della quale il protagonista arriva a dire: "La Finlandia è un paese bellissimo, me ne sono innamorato subito. Ma se trovi il modo di andartene fammelo sapere". Spietato.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 27 Aprile 2017 ore 01:19
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 11 Aprile 2017 ore 18:15
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 10 Aprile 2017 ore 08:19
1
voto al film:   7

Non è facile affrontare il tema dei migranti, ormai trito e ritrito dall’industria cinematografica, senza cadere nella retorica. Qui il regista, con il consueto stile algido, sobrio e laconico, narra dell’incontro tra Kaled, un profugo siriano, e un ristoratore piuttosto sui generis, che si svolge nella civilissima Finlandia.La macchina dell’accoglienza qui è perfetta e efficiente ma, come a volte accade, ottusa. E’ dietro l’apparente indifferenza della gente comune, degli ultimi, dei diseredati che si nasconde l’ultimo baluardo di solidarietà. Popolato come sempre di personaggi bizzarri e improponibili, pregno di un umorismo così nero che proprio non intende far ridere, il film riesce ad arrivare al cuore dello spettatore, a coinvolgere, intenerire con una storia semplice ma immediata, diretta.Da vedere
Ultime Schede