Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: La corte

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La corte
titolo originale L'Hermine
nazione Francia
anno 2015
regia Christian Vincent
genere Sentimentale / Drammatico
durata 98 min.
distribuzione n.d.
cast F. Luchini (Xavier Racine) • S. Knudsen (Birgit) • M. Riviere (Marie-Laure)
sceneggiatura C. Vincent
fotografia L. Dailland
montaggio Y. Deschamps
uscita nelle sale 17 Marzo 2016
media voti redazione
La corte Trama del film
Xavier Racine è un giudice molto temuto, presidente di corte d’assise. Tutto cambia drammaticamente il giorno in cui Racine incontra Birgit, chiamata come giudice popolare nel caso di un uomo accusato di omicidio. È la stessa donna di cui si era innamorato Racine sei anni prima.
Scheda a cura di Fabiana Proietti










Il tribunale come proscenio di una rappresentazione teatrale, di cui il giudice è l’istrione solenne ma isolato. Fin quando dalla platea non arriva uno sguardo capace di svelare l’invisibile. Giocato sugli impercettibili scarti tra parola e immagine, "La corte" palesa la maestria francese nel tessere intrecci e personaggi con un sottile lavoro di cesello. Un cinema prezioso, arrivato forse, in questa società della distrazione, ai suoi ultimi battiti.
REGIA - SCENEGGIATURA - MUSICHE - MONTAGGIO - ORIGINALITÀ - POETICITÀ - HUMOUR - TENSIONE
FOTOGRAFIA
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 4 Maggio 2016 ore 01:16
voto al film:   5,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 20 Marzo 2016 ore 08:17
voto al film:   6,5

La bravura di Luchini non riesce da sola a far decollare pienamente un film interessante ma non pienamente a fuoco. La fusione tra commedia e dramma riesce solo a metà: il film fa sorridere raramente, non ha il ritmo necessario, ma non approfondisce nemmeno adeguatamente le situazioni e le psicologie dei personaggi. Tutto è lieve, appena accennato, garbato, fin quasi all'inconsistenza. Difficilmente lascia un segno profondo.
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