Recensione: Il Clan

Angosciante che queste storie possano essere vere. Perfetto nella recitazione e nella regia, ti tiene incollato allo schermo. Piacevole scoperta

Impreziosito dalla recitazione notevolissima di Francella e supportato da un'ottima regia, il film racconta un caso di cronaca nera che vuole essere metafora della storia recente del paese, nella difficile transizione da dittatura e democrazia. Nella prima metà si avverte qualche lungaggine di troppo e il film sembra ripetersi un po' gratuitamente, ma il buon finale risolleva ampiamente la pellicola. Da vedere.

La dittatura argentina e il difficile periodo della transazione successivo sono solo la cornice di questa impressionante storia di una specie di anonima sequestri a conduzione famigliare. Con il passare dei minuti prende completamente la scena la figura del capoclan e dei figli nella loro normale vita quotidiani di rapitori e assassini travestiti da borghesi. Assistiamo così all'evoluzione dei rapporti famigliari fino all'inevitabile drammatico finale. La recitazione di Francella e un' ottima regia valgono ampiamente la visione.

Il cinema argentino offre spesso pellicole di qualita', e questa conferma il buon periodo che sta attraversando.
Pellicola basata su fatti reali, molto vicina alla realta', regia ottima e cast impeccabile. Giustamente premiata a Venezia con il Leone d'argento, incredibile che possa essere succeso davvero.
Bello.