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Recensione: Il nome del figlio

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Il nome del figlio
titolo originale Il nome del figlio
nazione Italia
anno 2014
regia Francesca Archibugi
genere Commedia
durata 96 min.
distribuzione Lucky Red Distribuzione
cast A. Gassman (Paolo) • V. Golino (Betta) • L. Lo Cascio (Sandro) • R. Papaleo (Claudio) • M. Ramazzotti (Simona) • R. Vannoli
sceneggiatura F. ArchibugiF. Piccolo
musiche B. Lena
fotografia F. Cianchetti
montaggio E. Calabria
uscita nelle sale 22 Gennaio 2015
media voti redazione
Il nome del figlio Trama del film
Un gruppo di amici, uniti da legami di parentela e da una storica amicizia, si riunisce a cena per festeggiare la prossima nascita del figlio di uno di loro. La serata prende una piega inattesa quando il futuro padre fa una dichiarazione inattesa sul nome che intende dare al bambino.
Scheda a cura di Flavia D'Angelo










Ci sono due modi di adattare: discostarsi il meno possibile dall'originale oppure rinunciare alla fedeltà assoluta per rispettare spirito e intenti della versione primigenia. Mantentere intatto tutto ciò che funziona aggiungendo del superfluo non è giustificabile: è grave. L'inevitabile conclusione è che il film funziona solo grazie al molto di buono ereditato dalla versione originale.
RITMO - HUMOUR
MONTAGGIO
REGIA - IMPEGNO - ADATTAMENTO
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Medaglia d'Oro (264 Commenti, 70% gradimento) mimma Medaglia d'Oro 1 Giugno 2017 ore 17:41
voto al film:   5

Viene rappresentato il consueto ambiente radical chic di tutta la nostra cinematografia nostrana,quello dei ricchi e belli,tra cui ci sono gli intellettuali che votano a sinistra e credono di essere (lo cascio).A questi si contrappongono i rampanti e ignoranti arrivisti (la coppia Gassmann/Ramazzotti). La Golino sembra aggirarsi a vuoto su e giù nella bella casa calata in un ruolo dimesso di solito attribuito alla BUI. Scopiazzato da un film francese di ben altro livello (a che scopo?), contestualizzato all’interno di una casa in cui emergono le diversità e esplodono e si ricompongono conflitti in maniera assolutamente prevedibile,nonostante i colpi di scena risulta totalmente privo di qualunque carattere graffiante o di denuncia alla Carnage e irrita per la sua ottusa banalità.Come nella Scena in cui i personaggi cantano la canzone di Dalla, scena imbarazzante, oltre che vista e rivista in migliaia di altri film. La trovata del drone è brutta, stupida e soprattutto inutile.Bocciato
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) giulia 12 Febbraio 2017 ore 16:56
voto al film:   6

Medaglia d'Argento (154 Commenti, 73% gradimento) Zurlistuta Medaglia d'Argento 1 Aprile 2016 ore 05:42
1
voto al film:   7

E' vero non arriva alle vette stilistiche dell'originale ma devo confessare che a me e' piaciuto. Mi sono piaciuti gli attori, nelle loro parti classiche e' vero ma comunque ben recitate, mi e' piaciuto tanto la colonna sonora (la scena con la canzone telefonami tra 20 anni e' semplicemente bellissima), mi e' piaciuta la storia.
E' vero, il film e' pieno di cliche' e strizzatine d'occhio al pubblico con luoghi comuni e semplificazioni ma alla fine risultato e' buono.
Il suo piu grande difetto e' che l'originale e' troppo bello.
Medaglia d'Argento (113 Commenti, 59% gradimento) kikujiro Medaglia d'Argento 6 Settembre 2015 ore 23:58
2
voto al film:   6

L'originale era irresistibile, questo e' guardabile con diversi punti inspiegabili.
Il drone che filma in b/n, i flashback .....nonostante un buon cast non decolla mai.
Medaglia d'Oro (208 Commenti, 75% gradimento) ipervoice Medaglia d'Oro 7 Febbraio 2015 ore 21:23
1 2
voto al film:   6,5

Non ho visto l'originale francese quindi non posso fare paragoni ma il film della Archibugi è divertente, ben interpretato da un cast azzeccato e, a tratti, "cattivo" quanto basta. Una specie di "Carnage" italiano (almeno un gradino sotto a Polanski naturalmente).
Utente di Base (46 Commenti, 45% gradimento) doubleangel 25 Gennaio 2015 ore 19:01
voto al film:   5,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 23 Gennaio 2015 ore 17:38
5
voto al film:   6

Questo inutile remake conferma la povertà di idee del cinema italiano negli ultimi anni. Se almeno "Benvenuti al Sud" presentava un adattamento geografico che poteva avere qualche significato, qui la riproposizione è del tutto gratuita e superflua. La Archibugi aggiunge a un ottimo film un paio di inutili flash-back, qualche inquadratura in bianco e nero e trasforma i personaggi godibilissimi del film francese in stereotipi piatti e superficiali: il cafone Gassmann, l'intellettuale Lo Cascio, la depressa Golino, la burina di buon cuore Ramazzotti (chi lo avrebbe mai immaginato?). Il film nel complesso si lascia guardare perché attinge da un'ottima fonte, ma il consiglio è quello di tornare ad abbeverarsi all'originale.

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