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Dopo studi universitari in economia aziendale, Frank torna nell'Alta Normandia, dai genitori, per compiere uno stage estivo proprio nella ditta in cui da trent'anni lavora il padre... |
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"Un ‘mostruoso’ mondo dirigenziale."
"Risorse umane" è scolpito nei luoghi e nei personaggi, nella periferia e nelle solitudini, nel confronto aspro e sensibile fra un padre operaio (e licenziato) e un figlio apprendista manager proprio nella piccola fabbrica dove lavora il genitore. Film che guarda con essenzialità e precisione documentaria una realtà poco frequentata partendo dal privato (Risorse umane è "politico" soprattutto in questo modo) e dal senso di un titolo "secco" come il testo.
Si parla di operai e sindacati, delle 35 ore, degli scioperi in difesa del posto di lavoro, ma anche della mancanza di comunicazione (altro che il patinato patetico morboso quadretto di American Beauty) dentro una famiglia dominata da silenzi densi e profondamente veri (che sbilanciano il cuore e la mente, aprono finestre sulla memoria, così giustamente e naturalmente costruiti).
Cantet rende l'immobilità azione, toglie alle immagini ogni strato superfluo e lascia che affiorino l'anima e la carne, e le contraddizioni.
Premiato al Torino Film Festival.
Vincitore al festival di San Sebastian. |
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