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Italian DVD Awards 2006 La premiazione

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a cura di Glauco Almonte
Così come si è chiusa la serata degli Italian DVD 2005, si apre quella del 2006: sul palco sale Serena Dandini, queste volta per presentare l’intera cerimonia di premiazione. E’ la mossa (prevedibile, visto l’andamento dell’edizione passata) vincente per l’organizzazione degli ‘Oscar’ del DVD, che trova in questa serata una consacrazione forse definitiva nella suggestiva cornice del Teatro Argentina – scomodo, come è sempre stato, ma splendido – e nell’intervento di una conduttrice vera, che manda in archivio gli impacci del passato e rende giustizia al ruolo del presentatore, da molti considerato con sufficienza, se non con disprezzo, in virtù del suo legame, oggi più forte che mai, col tubo catodico.
La quarta edizione degli Italia DVD Awards può considerarsi, finalmente, un successo: di pubblico, con la platea gremita di giornalisti e invitati e i palchi aperti ai curiosi; di ospiti, con la presenza di Carlo Verdone, per 5 minuti autentico one-man-show, e Michele Placido su tutti; di sobrietà, nonostante la bottiglia di vino regalata ad ogni vincitore. Con ritmo serrato, interventi brevi (per la maggior parte formali ringraziamenti) e due momenti di ampio respiro affidati all’orchestra di Piazza Vittorio, sul palco si sono avvicendati ospiti e i vincitori, a iniziare da Massimo Caviglia che ha consegnato il premio per la miglior serie televisiva, vinto dalla Buena Vista Home Video per “Lost”: un premio al telefilm rivelazione delle ultime stagioni televisive, probabilmente a prescindere dall’effettiva ricchezza di contenuti del supporto digitale.
Antonio Manetti (detto così fa poco effetto: è quello – di solito – con i capelli corti o senza barba dei Manetti Bros.) ha quindi annunciato il vincitore della sezione italiana per quel che riguarda le serie televisive: a suo modo si è trattato dell’unico ‘bis’, con Distretto di Polizia 6 vincitore dopo il successo della quinta serie l’anno passato.
La marcia dei pinguini” è risultato il miglior documentario, battendo, un po’ a sorpresa, “L'orchestra di Piazza Vittorio”: sorpresa che è durata lo spazio di una premiazione, quando Giulia Rodano, assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha nominato il film di Agostino Ferrente miglior DVD musicale del 2006. L’orchestra ha dunque fatto il suo ingresso sul palco, già allestito, e prima di esibirsi i musicisti hanno voluto dedicare il premio ad Alberto Grifi, recentemente scomparso: rapido rovesciamento della scaletta, col lancio del video-tributo al regista romano programmato dall’organizzazione probabilmente per un altro momento della serata.
La serata, fino a questo momento per la verità un po’ moscia, si è finalmente ravvivata: con la categoria ‘miglior cofanetto o special edition’ ha preso il via il tragicomico teatrino su “Fankenstein Junior – italian fans edition”, edizione ricchissima di extra, curata, tra gli altri, dagli organizzatori della serata: la prima ovazione ha lasciato il campo alla crescente perplessità man mano che il DVD della 20th Century Fox si aggiudicava il premio del pubblico di Primissima e quello della giuria quale miglior DVD classico, fino a un mormorio di protesta per la candidatura come miglior DVD italiano.
Alessandro D’Alatri e Giuseppe Piccioni si sono alternati sul palco a premiare, oltre all’onnipresente “Frankenstein Junior”, il miglior DVD d’animazione: “La sposa cadavere – edizione speciale”, due dischi con il backstage, un’intervista a Tim Burton e una sezione dedicata al lavoro e alle tecniche degli animatori.
Il premio del pubblico a “Oliver Twist” e soprattutto a “Bianco Rosso e Verdone” è stata la scusa per chiamare sul palco Carlo, quasi imbarazzato nell’aprire la busta che annunciava il miglior DVD classico italiano: naturalmente il suo, un ottimo prodotto che ha giustamente superato film migliori ma con un’edizione digitale meno curata. Verdone è stato quindi chiamato in causa anche da Michele Placido, salito a ritirare il premio per “Romanzo criminale”, miglior DVD italiano del 2006: “Vuoi un ruolo drammatico? Per te le mie porte sono sempre aperte”, ha detto parlando del suo nuovo progetto (un film sul ’68). Ancora più interessante è stato il discorso di Placido sulla proiezione dei film in DVD all’interno di rassegne o di festival, pratica ancora poco diffusa in Italia – ancora per poco, immaginiamo.
La premiazione principale della serata è stata la più azzeccata: il miglior DVD dell’anno è “King Kong - limited edition”. In questa scelta sta il significato principale degli Italian DVD Awards: un film brutto (anche la Dandini ha fatto capire che non gli era piaciuto), accompagnato però da una mole impressionante di contenuti extra, per una durata superiore a quella del film. Non sorprenda la cosa, Peter Jackson ha girato “King Kong” pensando all’edizione in DVD prima che a quella per le sale, come testimoniano (oltre alle sue dichiarazioni) le oltre 12 ore di girato. Niente da ridire su questo premio, soprattutto da parte di un pubblico che ha lasciato la sala, sulle note dell’orchestra di Piazza Vittorio, sollevato per non aver sentito annunciare “Frankenstein Junior” per la quarta volta...
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