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Recensione: Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti

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Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
titolo originale Loong Boonmee Raleuk Chaat
nazione Spagna / Thailandia / Germania / Gran Bretagna / Francia
anno 2010
regia Apichatpong Weerasethakul
genere Drammatico / Commedia
durata 90 min.
distribuzione Bim Distribuzione
sceneggiatura A. Weerasethakul
uscita nelle sale 15 Ottobre 2010
media voti redazione
Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti Trama del film
Lo zio Boonmee soffre di insufficienza renale e conoscendo il suo corpo sa che morirà entro 48 ore. Sente che la sua malattia è connessa con il suo karma negativo, legato all'uccisione di troppi comunisti. Boonmee chiama i suoi parenti per portarlo dall'ospedale a casa, per morire lì; una volta arrivati, vengono accolti dal fantasma della moglie defunta di Boonmee, che è apparsa per prendersi cura di lui. Durante la prima notte, Boonmee racconta delle sue vite passate che si ricorda; la seconda notte, mentre la moglie fantasma gli sta facendo la dialisi, Boonmee ha un bisogno improvviso di visitare un luogo che gli ha nominato lei. Così il gruppo si mette in viaggio nella giungla di notte...
Scheda a cura di Giordano Rampazzi










Il regista thailandese, premiato da Tim Burton al Festival di Cannes, sorprende con un film fuori dagli schemi, purtroppo molto difficile da approcciare con il giusto spirito.
L'impressione è che Lo zio Boonmee sia un film troppo faticoso, a meno che non si subisca il fascino del rapporto tra la vita e la morte nella cultura orientale.
Sconsigliato a chi non possiede una grande pazienza cinematografica.
ORIGINALITÀ
REGIA - SCENEGGIATURA - FOTOGRAFIA - POETICITÀ
RITMO
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) charlie91 5 Novembre 2014 ore 15:23
voto al film:   6,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 25 Maggio 2011 ore 09:01
1 1
voto al film:   5

Difficile votare qualcosa di assolutamente incomprensibile. Oltre al fascino della foresta e ai pochi minuti di poesia dell'amplesso mitologico nel lago, il film si imprime nella mia memoria per avere rappresentato una delle lotte più stenue e faticose contro le lusinghe di Morfeo sulla comoda poltrona del cinema. Per me una palma d'oro inspiegabile - soprattutto pensando che in concorso c'era Uomini di Dio. Già Tropical malady non scherzava, ma questo Boonmme invoglia davvero a rispolverare il Fantozzi recensore della Corazzata...il finale con lo sdoppiamento rimane la cosa più incomprensibile di un fiml che per me è assolutamente senza nè capo nè coda. Un grande punto interrogativo.
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