Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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ale84
Medaglia d'oro
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39
Sesso
Città
forli
Nome
alessandro merci




Scopri tutti i voti di ale84
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: The Parade - La Sfilata 17 Gennaio ore 20:58
voto al film:   7

Commedia spassosissima e godibilissima, quanto seria nel messaggio che vuole trasmettere, è un esempio mirabile di come impegno e leggerezza possano darsi felicemente la mano, oltre che una gradita conferma della vitalità del cinema balcanico. Dopo la visione, anche Ben Hur non sarà più lo stesso...
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Film: La corrispondenza 16 Gennaio ore 23:10
1
voto al film:   6,5

Tornatore gira un ambizioso melodramma sulla perdita, sul tempo e sulla morte oltre che ovviamente sull'amore, e confeziona un prodotto elegante, ottimamente recitato, con una bella fotografia e una sontuosa colonna sonora, che lascia però un po' freddiamo lo spettatore. Forse perché l'assunto di base è poco credibile, e lo diventa sempre meno nel corso della pellicola, forse perché il regista si prende troppo sul serio e finisce per compiacersi della sua bravura, il film non funziona appieno, anche se si lascia comunque ammirare per più aspetti. Siamo insomma lontani dal migliore Tornature, ma per fortuna anche dal peggiore.
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Film: Revenant - Redivivo 16 Gennaio ore 23:05
6
voto al film:   6

Che Di Caprio e Hardy siano grandi attori è cosa nota; che Inarritu sappia maneggiare una macchina da presa è altrettanto risaputo. Non vale quindi la pena di spendere parole di lode in questo senso: The revenant non fa che confermare quanto già noto. Ciò che però nel film colpisce di più, e non in senso positivo, è la scarsa incisività della sceneggiatura, caratterizzata da un intreccio prevedibile e scarsamente credibile, da personaggi piatti, poco approfonditi e mai 'veri' (il personaggio dell''incolpevole Leo è un miscuglio di Rambo e Robinson Crusoe) e da un finale che a tratti sfiora il comico involontario, come nella scena del del duello, che vorrebbe essere epica. Le disavventure che colpiscono il protagonista si avvicendano poi ad un ritmo davvero eccessivo, che finisce per ingenerare ben presto una certa sazietà nello spettatore; se questa non si tramuta in vera e propria noia è solo per merito della fotografia che rimane probabilmente il merito maggiore del film.
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Film: Quo vado? 12 Gennaio ore 22:24
voto al film:   6,5

Film: Il ponte delle spie 12 Gennaio ore 09:04
2 2
voto al film:   6

Il cinema di Spielberg non può fare a meno di celebrare eroi, e questa tendenza sembra farsi sempre più forte negli ultimi anni, in cui il regista ama confrontarsi con la storia. il risultato sono prodotti ben confezionati, ma estremamente convenzionali e prevedibili, con personaggi piuttosto piatti e poco credibili, semplici incarnazione di un ideale, o peggio di un'ideologia. quest'ultimo film è un perfetto condensato della retorica a stelle e strisce che Hollywood ci propina da decenni e per quanto si lasci guardare senza annoiare troppo, scivola via senza sussulti, senza guizzi, senza coinvolgere mai veramente lo spettatore, che può ammirare la buona recitazione degli attori, la spia russa su tutti, riconoscere l'abilità del regista dietro la macchina da presa, ma che finisce per dimenticarsi in fretta di un film troppo 'classico' per essere incisivo, troppo retorico per essere vero. Come recita un vecchio adagio: povero quel popolo che ha bisogno di eroi.
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Film: Carol 10 Gennaio ore 20:26
2 2
voto al film:   8,5

Haynes è un Maestro dell'arte registica, ma la perfezione formale delle sue opere non scade mai nel vuoto formalismo o in un estetismo fine a se stesso: come il precedente Lontano dal paradiso, anche questo nuovo melodramma brucia di vita, di passione e ci regala momenti di altissimo cinema, grazie anche alla bravura delle protagoniste, forse più Rooney Mara che Kate Blanchett. Rimanere insensibili a un finale di questa intensità non è facile. Saluto quindi con piacere il primo grande film del 2016 e il ritorno di uno dei più grandi autori del cinema contemporaneo.
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Film: Le ricette della Signora To... 10 Gennaio ore 20:19
voto al film:   7

La signora Toku prova a insegnarci la difficile ricetta della felicità, usando l'ormai abusata metafora culinaria. Lo fa però con una grazia non comune, grazie alla regia sapiente della Kawase, finalmente distribuita anche nel nostro paese, alla bravura degli interpreti e alla sensibilità nipponica per la natura. Il ritmo non è travolgente, ma la poesia e l'incanto del film ripagano ampiamente della pazienza richiesta.
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Film: Francofonia 10 Gennaio ore 20:16
voto al film:   8

Ennesimo capo d'opera del maestro russo: sublime e complessa riflessione sul rapporto tra arte e potere, commossa elegia alla bellezza immortale della pittura, amara denuncia delle meschine ambizioni dei governanti. Non tutti i momenti del film sono ugualmente riusciti, ma le parti migliori sono da pelle d'oca, ed entrano di diritto nella storia della settima arte. Da non perdere per chi ha amato Arca russa e in generale la filmografia, sempre sospesa tra poesia e saggio, di Sokurov.
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Film: Il piccolo principe 5 Gennaio ore 16:32
voto al film:   7

Film: Little sister 4 Gennaio ore 07:59
voto al film:   7

Molti critici hanno etichetto "Little sister" come opera minore, se non addirittura come mezzo passo falso nella carriera di Kore-Eda; il giudizio sembra ingeneroso. Anche se rispetto ai lavori precedenti può apparire meno drammatico, la sua delicatezza rimane una virtù rara e preziosa, che rende perdonabili anche alcuni momenti un po' leziosi o lo scarso realismo di alcune dinamiche familiari. Il regista voleva fare un inno alla famiglia e alla fratellanza e ci ha regalato un tenerissimo romanzo di formazione che fa innamorare lo spettatore al di là di tutte le possibili imperfezioni. Se si cerca un erede di Ozu, il nome di Kore-Eda è quello da tenere maggiormente presente.
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Film: L'appartamento 2 Gennaio ore 16:24
voto al film:   7,5

Film: Quel fantastico peggior ann... 1 Gennaio ore 18:30
voto al film:   7

Il film da Sundance è sempre più riconoscibile e standardizzato: si può quasi dire che costituisca una nuova convenzione cinematografica, parallela e concorrenziale rispetto a quella hollywoodiana. Questo non significa che gli esiti artistici siano necessariamente da buttare: il film di Gomez-Rejon lo conferma, con la sua capacità di divertire e commuovere senza cadere nel melodrammatico. Quella freschezza di cui parlano molti spettatori è però molto cercata e costruita, in alcuni punti l'artificio si sente, non tutte le scene e le trovate sono perfettamente riuscite; peccati veniali per un film complessivamente riuscito, e di cui consiglio senz'altro la visione, ma che in fondo è meno coraggioso, sincero e indipendente di quanto dichiara orgogliosamente di essere.
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Film: Perfect Day 17 Dicembre ore 23:21
voto al film:   8,5

Film: Viva la sposa 16 Dicembre ore 22:37
voto al film:   6,5

Da un uomo di teatro esperto come Celestini era lecito aspettarsi qualcosa di più a livello di sceneggiatura: quello che difetta al film, oltre a una buona regia, è infatti in più punti la credibilità dei personaggi, nonostante siano interpretati da attori di vaglia. Inoltre devo dire che, nonostante non provi particolare simpatia per i celerini in generale , in questo film sono trattati in modo davvero ingeneroso, unilaterale e abbastanza gratuito.
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Film: Irrational Man 16 Dicembre ore 22:30
voto al film:   6,5

Se "Match point" era una rivisitazione ancora piuttosto riuscita del mirabile "Crimini e misfatti", questo "Irrational man" si configura fin da subito come la copia sbiadita della copia, ossia come l'ennesima riproposizione a distanza di qualche decennio dei temi cari all'Allen più tragico, al lettore di Dostoevski e degli esistenzialisti, ossessionato dal caso, dall'insensatezza della vita, dall'omicidio. Tutto ben fatto e assai piacevole da guardare (se si esclude il finale un po' frettoloso e poco incisivo), ma tutto prevedibile perché tutto già visto. Unica nota di merito a Phoenix. Per il resto, si consiglia di riguardarsi i capolavori del passato.
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Film: La isla mínima 10 Dicembre ore 15:36
2 1
voto al film:   7,5

Sotto le spoglie di un thriller alla "True detective", Rodriguez compie un'indagine socio-politica sulla difficile transizione della Spagna dalla dittatura franchista alla democrazia. Senza cadere negli intellettualismi di un apologo allegorico, mostrando anzi di padroneggiare egregiamente gli strumenti del cinema di genere, il regista ci regala un film avvincente e profondo, amaro ma non privo di speranza, girato con sapienza e fotografato egregiamente. Meritata la valanga di premi Goya.
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Film: Mon roi 8 Dicembre ore 00:07
1 1
voto al film:   7,5

Maiwenn è una regista che merita di essere seguita con attenzione: lo aveva fatto intuire con "Pardonnez-moi" e "Polisse" e lo conferma con questa bellissima storia di amore folle e crudele, resa credibile da due interpreti bravissimi (Cassel è qui in una delle sue migliori interpretazioni di sempre, la Bercot è una meritata palma d'oro). I sentimenti sono forti, ma lo scavo psicologico è acuto e la verosimiglianza è sempre salvaguardata, permettendo il pieno coinvolgimento dello spettatore. Decisamente da vedere.
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Film: Dio esiste e vive a Bruxell... 7 Dicembre ore 13:07
voto al film:   7

Il film di Dormael è un tripudio di trovate, brillanti originali e spesso efficaci, che però non riescono purtroppo a tradursi in un grande film a causa di una sceneggiatura sfilacciata e incoerente, che riduce l'opera a un divertissement godibile, ma senza troppe pretese. La prima folgorante mezz'ora sembrava promettere qualcosa di più di ciò che viene infine mantenuto dalla pellicola. Comunque godibile.
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Film: Mr. Holmes - Il mistero del... 2 Dicembre ore 23:14
1
voto al film:   5,5

Il ritmo e la suspence latitano alquanto, ma non è questo il difetto principale di un film con ambizioni autoriali che vorrebbe affrontare tematiche esistenziali come la vecchiaia, la solitudine, il fallimento con sensibilità e sottile lirismo, ma che finisce spesso per cadere nel didascalico e nel banale. La regia segue gli standard hollywoodiani senza guizzi, la sceneggiatura ha diverse cadute di stile; solo l'interpretazione di McKellen è degna di essere salvata, anche se talvolta l'attore calca un po' troppo la mano fino a cadere nel bozzettistico. Guardabile, ma nulla più, anzi tranquillamente evitabile per chi al cinema chiede uno sguardo coraggioso e originale.
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Film: L'anno scorso a Marienbad 2 Dicembre ore 18:57
voto al film:   8

Film: La felicità è un sistema ... 30 Novembre ore 14:35
voto al film:   5,5

Il gruppo è lo stesso di Non pensarci, ma il risultato di gran lunga inferiore. Colpa di una sceneggiatura sfilacciata e incoerente, di un uso invasivo della colonna sonora, dell'incertezza di fondo tra commedia e film di denuncia. C'è qualche spunto interessante, c'è qualche scena riuscita, c'è un sempre apprezzabile Valerio Mastrandrea, ma rimane l'insoddisfazione di fondo per un'occasione mancata. Battiston invece non emerge, per colpa di un personaggio abbastanza inutile e mal caratterizzato: peccato.
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Film: A testa alta 25 Novembre ore 20:22
voto al film:   7

Film: La chambre bleue 23 Novembre ore 20:17
voto al film:   7,5

Chi ha amato La signora della porta accanto di Truffaut o il cinema di Chabrol non uscirà deluso da questo thriller psicologico ispirato a uno dei più bei romanzi di Simenon: buon ritmo, ottimo montaggio, bravi attori. Almaric si conferma regista di talento dopo l'interessante Tournée, oltre che attore notevole.
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Film: Jauja 23 Novembre ore 20:14
voto al film:   7,5

Film per pochi, dal ritmo estremamente lento e dai simbolismi estremamente oscuri, eppure affascinante per chi ha la pazienza di aspettare e arrivare a un finale onirico che trasforma lo pseudo western della prima parte in un apologo esistenziale e metafisico di grande potenza. Bravo Viggo Mortensen nel mettere anima e corpo in un viaggio estremo alla ricerca impossibile di purezza e bellezza, bella la fotografia, ottimo il retrogusto di un film difficile e a tratti fastidioso, ma indubbiamente da vedere.
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Film: La vita è facile ad occhi ... 19 Novembre ore 20:26
voto al film:   5,5

Da un film che ha fatto incetta di premi Goya, tra cui miglior film, era lecito aspettarsi qualcosa di più di questa noiosa e abbastanza superficiale riproposizione di cliché in salsa road-movie: i personaggi, per quanto interpretati da bravi attori, sono ridotti a macchiette, le battute strappano a mala pena qualche sorriso e il messaggio è banalotto e ingenuo nel suo idealismo un po' fuori dalla realtà. Qualche momento si salva, ma il miglior cinema iberico va cercato altrove: se si vuole vedere qualcosa di coraggioso, per quanto imperfetto, sugli anni del franchismo e sull'anelito alla libertà, mi permetto di consigliare la ballata dell'odio e dell'amore di Iglesias.
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