Il Moretti intimistico è al di sotto di quello dissacrante,ironico e politico.
Film autocentrato sulle nevrosi e le ossessioni del personaggio. Poco empatico rispetto al dolore di una malattia e morte
Esci dal cinema con l'unica frase profona attribuibile alla madre" A cosa pensi,mamma?" "A domani"

Dialoghi serrati,protagonista eccezionale e tema drammatico,che forse non ci si aspettava,per questo nuovo Woody.
La protagonista,senza possibilità di "guarigione", esce da un mondo vuoto e privo di
affetti, senza il quale non riesce a vivere.Il mondo vero è quello di sua sorella,dei suoi figli,del fidanzato sfigato,quello del lavoro e delle difficoltà del quotidiano.Si inizia e si finisce sulla patologica espressione di Jasmine che pensa che tutto le sia dovuto perchè lei "ha i geni giusti",a differenza di sua sorella .
Bravissime le due attrici,che esprimono sentimenti contrastanti e danno,anche con una diversa fisicità ,esaltazione alle differenze.L'eleganza è lusso,arrivismo,vuoto,in Jasmine. La semplicità più rozza della sorella è affetto,solidarietà,fiducia nelle persone. Il regista si schiera e non dà alcuna possibilità di riscatto al mondo della NY. dei ricchi.

Il film ha una sceneggiatura originale. Si utilizza un linguaggio diretto e semplice.La mafia esiste e la si sente nell'aria di Palermo, tra i banchi di scuola, nei negozi.L'ilarita', l'ironia, il gioco non sono riduttivi del problema ma, paradossalmente, lo rendono più grande.Le immagini dei funerali e delle lapidi parlano da sole.La prima parte, recitata dai bambini forse un po'lunga .

Mi spiace che abbiate dato una valutazione bassa.La quotidianità e la semplicità popolare del contesto non diminuiscono la puntualità con cui è fotografata un'Italia poco esaltante ma vera. Arrangiarsi con i politici o starne lontani?accontentarsi del privato modesto ma ricvo di affetti o rinvorrere nuovi modelli sociali? Bravi gli interpreti, spontanei e simpatici....persino Haber pittore

Attore meraviglioso che meriterebbe un 9. Prima parte intrigante,ironica sottile. La descrizione di una vita "chiusa" tra le fobie e l'amore per l'arte mette in luce un mondo particolare,in cui genialità e follia coincidono. Non trovo valida la seconda parte del film in cui si è cercato di far uscire il personaggio dall'isolamento proponendo un'altra forma di finto isolamento e,soprattutto, poco originale la perdita della razionalità dovuta all'attrazione per una giovane donna. Si scivola in un retorico rimbambimento senile per una "ragazzina"...così poco originale nella nostra epoca storica.

E' tornato W Allen con il suo personaggio goffo e non convenzionale! Purtroppo non è lui ,ma è ben interpretato. Tra le vie di una Parigi da fiaba si risolvono alcuni dilemmi della vita. Seguire le proprie inclinazioni, realizzare i desideri,vivere le passioni che fanno sentire immortali e soprattutto non rifugiarsi nel passato quando si ha un presente insoddisfacente !!!Sceneggiatura originale, attori validi e bella fotografia(del resto una delle protagoniste è Parigi ....)

I personaggi, i dialoghi ,le situazioni mettono in risalto un mondo apparentemente semplice. E',invece, un mondo in cui le relazioni, gli affetti, la religiosità danno un forte significato ad una vita povera e difficile da portare avanti. I valori etici e religiosi si fondono e danno forza ad una giovane badante, personaggio apparentemente più fragile e sfortunato. Poi ci sono le figlie di due coppie diverse ,per cultura e ceto sociale,che esprimono giudizi ,che osservano la realtà degli adulti e sembrano già contenere la possibilità del cambiamento. Buon film ,bella sceneggiatura ed interpreti intensi. Il finale è perfetto e inchioda lo spettatore alla rifessione

L'attore è superlativo ed il film sembra scaturire dal personaggio. Le movenze ,il trucco,i silenzi e le frasi apparentemente banali tengono lo spettatore incantato per quasi due ore. Non importa se troverà il nazista che si è messo a cercare quello che importa è il suo muoversi verso la maturità , verso il futuro,verso la vita che si era bloccata. In alcuni momenti è lento . Forse non è un difetto ma è un "tempo" necessario ad un percorso, al recupero di una storia familiare e la lentezza ,poi,è propria del personaggio. Belle le inquadrature ed i paesaggi

Il film è indubbiamente originale, forse per questo è stato premiato !! La ricerca del senso della morte di un figlio apre varie possibilità : misticismo, fede, rispetto della natura? In realtà la sceneggiatura mi sembra confusa quanto l'essere umano di fronte a eventi inaccettabili. Il passaggio di circa 30 minuti sulla nascita della vita trovo che si coniughi a fatica con il noioso quotidiano della famiglia patriarcale americana descritta ante mortem. Troppi lunghi alcuni episodi e scene sulla vita familiare . Azzardata la chiusura sulle anime che si incontrano in una dimensione quasi favolistica . Bravi gli interpreti e belli gli effetti speciali .

Originale per la sceneggiatura ,curato nei costumi e nella scenografia. Malinconico e disarmante . La fantasia rappresentata è forse il risultato dell'utopico desiderio dare umanità a chi non può esprimerla? L'umanizzazione di un "personaggio" intoccabile passa attraverso la fragilità , la paura ed il senso di inadeguatezza . Concordo con il voto 8

Sceneggiatura originale e recitazione splendida di due attori già grandi in altre interpretazioni. La sensibilità e la fragilità del futuro re di Inghilterra trova accoglienza da un logopedista originale ma efficace . Il discorso più importante , quello della dichiarazione di guerra alla Germania, avrà l'enfasi ed il tono adatto alla situazione e le residue incertezze lo renderanno più umano.

Ironia e sensibilità per trattare un tema non semplice. E' importante che ci si ricordi che ci sono vari tipi di famiglie. Bravissime le protagoniste .