Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Nickname
Macomber40
Età
30
Sesso
Città
Langhirano
Nome
Luca Scazza




Scopri tutti i voti di Macomber40
Tutti i Commenti e i Voti di
pag.  1  2  3   PIÙ VECCHI
Film: Still Alice 26 Gennaio ore 10:35
1
voto al film:   6

Poche cose davvero interessanti in un film senza guizzi che sembra essersi fatto da solo. Non si vede dietro una mano, una sensibilità e quasi tutto ciò che c'è di buono risponde al nome di Julianne Moore (interpretazione stanchetta di Baldwin). Merito indiscutibile è quello di non calcare troppo la mano, di non eccedere (quasi) mai nel patetismo che il soggetto importante ma delicato potrebbe motivare. Parziale riscatto soltanto nel bel finale, che suggella l'ottimo lavoro in fase di sceneggiatura e adattamento dal libro.
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Film: Locke 24 Maggio ore 11:45
3
voto al film:   7

La riduzione del film a quelli che sono i meccanismi narrativi fondamentali e tradizionali (sperimentale dunque solo fino a un certo punto, a ben vedere), produce un'operazione sicuramente riuscita, come riuscita (e non è un caso) è la figura di Locke. Da non trascurare gli accorgimenti più propriamente visivi, per cui Knight insiste sulle trasparenze, gli specchi, i riflessi danzanti: correlativi delle molteplici forme superflue della realtà, della quotidianità che pesa col proprio carico di finzioni.
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Film: American Hustle - L'apparen... 20 Gennaio ore 18:36
voto al film:   7,5

Film: Molière in bicicletta 20 Gennaio ore 18:33
2
voto al film:   7

Provo ad argomentare il mio dissenso rispetto ai commenti precedenti: il film ha il coraggio di elaborare un connubio tra espressione cinematografica e teatro classico (in distonia con i recenti esperimenti in questo senso), che è una riflessione sul senso e l'arte della recitazione. Eccellenti le prove attoriali (ad eccezione di una certa improponibile attricetta di casa nostra), incolpevole il doppiaggio (naturalmente buffo il tentativo, ma del resto o si cerca così di restituire il ritmo dell'alessandrino, o il film lo si guarda in francese, è un po' il dissidio delle traduzioni poetiche), e intelligenti gli inserti extra-trama, ché altrimenti tutti a lamentarsi della monotonia di due ore di Molière e il film va pur distribuito. E poi significative e squisite le scene finali. Insomma complimenti a Le Guay.
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Film: Philomena 20 Gennaio ore 18:13
1
voto al film:   6,5

Che il film non abbia veramente motivo di esistere, tutti più o meno d'accordo (sì, la denuncia, ma vabbè quella la si fa in modo un po' diverso). E però il film funziona, tra qualche lacrimuccia forzata e qualche guizzo di una sceneggiatura dall'ironia piuttosto raffinata, ed anche la tensione alla fine regge e si risolve bene in un finale un filo scontato ma abbastanza ben gestito. Se ci aggiungiamo la Dench e qualche bella inquadratura della verde Irlanda mi pare siano altri i film in sala da criticare.
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Film: Un boss in salotto 2 Gennaio ore 23:47
1
voto al film:   5

Quanti film ancora dovremo sorbirci tenuti in vita dal gioco dello stereotipo e poco altro? Se la prima parte è godibile il merito mi pare essenzialmente del buon Papaleo, che riesce quasi a far dimenticare Argentero. Non ci sono guizzi, non ci sono idee, e nel finale è tutto stanchezza e risoluzione banale. Male le musiche e male pure la sceneggiatura: voto 5 (7 a Papaleo).
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Film: Still Life 31 Dicembre ore 09:32
6
voto al film:   8,5

Un piccolo gioiello impreziosito dalla prestazione attoriale di Eddie Marsan. Un film in equilibrio costante tra vita e morte, fin nelle più piccole pieghe delle sue inquadrature crepuscolari. Ma forse qui è veramente il caso di segnare il passo e lasciar parlare le immagini.
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Film: Lo Hobbit - La Desolazione ... 28 Dicembre ore 13:20
2
voto al film:   6

Solo sufficiente la nuova resa filmica dell'universo tolkeniano. Il mastodontico secondo episodio de Lo Hobbit è un Moloch, una bestia strana composta da tante parti variegate, ed è chiaro qui dove sia avvenuto il processo di dilatazione della trama originaria. Lo sviluppo narrativo è lento, a volte stentato, e solo a tratti (nelle stupende scene di combattimento, nelle quali Jackson è diventato quasi irraggiungibile), diventa frizzante e godibile. Eccezionale il lavoro con gli effetti speciali e le animazioni. Nel complesso concordo senz'altro con diego.
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Film: Blue Jasmine 28 Dicembre ore 13:11
1 4
voto al film:   6,5

Il nuovo film di Allen segna il passaggio dalla riflessione vagamente escatologica e onirica, ma mal calibrata, delle ultime digressioni europee alla storia del nostro tempo, che si condensa sulle spalle di un personaggio straordinario. Jasmine è un simbolo del presente finanziario alto-borghese, ma anche se vogliamo della retorica di noi tutti, delle profondità nevrotiche che dobbiamo riconsocerci, sbalestrati nel gorgo della contemporaneità. Alternativa a tale sfibrante tira-e-molla la semplicità nel relazionarsi alla propria vita, che è poi anche ambizione sana. La sceneggiatura, molto bella, è totalmente subordinata allo sviluppo piano della trama, con poche auto-concessioni di Woody (e queste francamente mi sono mancate, nonostante tutto). Nota negativa il montaggio: eccessiva bruschezza nel variare il piano temporale, che comporta il venir meno dell'armonia complessiva del film.
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Film: C'era una volta in America 28 Dicembre ore 12:50
4 5
voto al film:   9,5

Capolavoro.
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Film: Hunger Games - La ragazza d... 8 Dicembre ore 11:07
3
voto al film:   5,5

Film sotto la soglia della sufficienza. La prima sezione, quella per così dire introduttiva (ma poi anche buona parte del resto) è tutta una sventagliata di ignoranti primi piani su attori perlopiù non in grado di sostenerli (vedi su tutti il marmoreo Liam Hemsworth), non supportati da una sceneggiatura degna di nota. Risultato una polverosa sonnolenza. Salva Jennifer Lawrence, salvo (con riserve) Sutherland, non pervenuto Seymour Hoffman. Il film si risolleva nella seconda parte, quando la cinepresa può spaziare ed emergono gli effetti speciali, costruendo una discreta tensione narrativa (il soggetto aveva maggiori potenzialità). Su tutto sta un montaggio piuttosto inconsistente, con alcune scelte follemente contratte.
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Film: La grande bellezza 4 Luglio ore 13:03
5 2
voto al film:   8

Sorrentino cala nell'Italia contemporanea il tema già flaianeo, poi felliniano, dell'intellettuale assorbito dall'amoralità compiaciuta e indifferente della capitale. Ma su quel modello (peraltro omaggiato alla perfezione con la sequenza dei titoli di coda) si innestano suggestioni nuove, molteplici pensieri cinematografici, un'apertura finale estranea alla desolazione pessimistica di cinquant'anni prima. E si ha tuttavia a tratti l'impressione che non tutto torni nell'economia del film, che uno squilibrio architettonico preterintenzionale sussista, dilagando soprattutto verso la fine dell'affresco. Contribuisce a controllare le spinte centrifughe la magnifica interpretazione di Servillo.
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Film: Iron Man 3 27 Maggio ore 09:36
2
voto al film:   5

Iron Man 3, o la banalità del bene.
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Film: Il grande Gatsby 27 Maggio ore 09:34
3 2
voto al film:   4,5

Testo straordinario. Film terribile. Se la storia è bella e profonda, bé, è l'intreccio di Fitzgerald. Il film? Bof.
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Film: Effetto Notte 22 Maggio ore 00:35
voto al film:   8

Film: Un giorno devi andare 6 Aprile ore 00:00
1 2
voto al film:   7,5

Il Brasile diventa un orizzonte d'attesa, il palcoscenico di una ricostruzione morale, per Diritti. E' qui che si può giocare la partita del cambiamento da parte di una società che annega di asfissia e polvere. In un bilanciamento di paesaggi tiranni e uomini, contrappesato dalla cappa oppressiva del clericale e bigotto ambiente trentino, che lambisce ambiguo e indeciso, insicuro di sé, le favelas. E poi i sommersi, gli innocenti divorati dall'Occidente, come una baracca portata via dalla corrente. Infine di nuovo la possibilità di una resurrezione dello spirito, tratteggiata da una perla di cinema vero, che trascina e fa perdere la cognizione dello spazio, nell'ebbrezza del gioco infantile. Film per spettatori pazienti.
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Film: Viva la Libertà 30 Marzo ore 09:28
voto al film:   6,5

Il film, tutto giocato su di un Servillo bifronte, seziona la crisi quantomeno ventennale della sinistra italiana, con l'ironia data dal bipartitismo del plot. Ma alla fine sono proprio le due anime del film che mal si equilibrano, lasciando un'impressione di disorganicità. Eppure era da "La cosa" che non si percepiva un tale senso di spaesamento al di fuori della sala.
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Film: La scelta di Barbara 30 Marzo ore 09:19
1
voto al film:   7,5

La storia di una sorta di Eveline del nostro tempo, o di un tempo da poco trascorso. Un tempo di angosciante grigiore e sopportazione, di umiliazione, ma un tempo che alla fine vale la pena vivere e soffrire, per tentare di cambiare. Maestose le inquadrature degli esterni, allo stesso tempo ariose e mai del tutto stonate rispetto all'atmosfera del film e davvero splendida Nina Hoss.
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Film: Vita di Pi 1 Marzo ore 19:26
3 1
voto al film:   7,5

Tendenzialmente scettico, schivo nei confronti dei film di Ang Lee, schivo nei confronti dei film che giocano sui grandi movimenti di masse e di colore, esco dalla sala in silenzio e profondamente colpito. Non sono tanti i film che fanno pensare davvero, e hai sempre l'impressione che Lee sia un passo avanti, fino alla fine, solo un passo, ma decisivo. Non mi avrà fatto piacere il suo stile,ma sicuramente gioca alla perfezione una bella storia, profonda, anche scorretta; ma è questo il cinema.
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Film: Quartet 16 Febbraio ore 17:18
voto al film:   6

Film: La migliore offerta 16 Febbraio ore 17:17
2
voto al film:   7

Ambientazione originale per una trama che originale non è fino in fondo. Parte bene, costruisce alla perfezione un ambiente con tutti i suoi crismi, poi, quando è il turno della storia, della narrazione in sé spende le proprie carte troppo in fretta, e tutti, prima del dovuto, hanno già capito tutto. Un plauso alla prima parte del film comunque, alla modellazione dei personaggi, a Rush, a Morricone (ma non c'è neanche bisogno di dirlo). E un plauso anche all'idea di proporre una riflessione mai priva di interesse, come quella sul limite intrinseco dell'arte come rappresentazione, del cinema come finzione.
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Film: Jackie Brown 15 Gennaio ore 14:05
1 2
voto al film:   8

Il tocco inconfondibile di Tarantino in un thriller che spicca non per l'originalità, piuttosto per il modo in cui ogni storia viene approcciata da un regista del genere, con estrema cura dell'immagine e dei dialoghi, sempre in equilibrio tra realismo referenziale e consapevolezza cinematografica. Ed è forse uno dei film di Tarantino nei quali più spazio viene attribuito al dare una prospettiva psicologica in evoluzione ai personaggi, che vivono anche al di fuori della situazione contingente. Un tassello importante nella produzione cinematografica di un grandissimo regista.
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Film: Tatanka 14 Gennaio ore 09:35
1 1
voto al film:   7,5

Tatanka è un film ruvido, volutamente ruvido nell'approcciarsi ad una realtà ruvida, ma non semplice, consapevole delle mille sfumature che la compongono. E il regista imbastisce molto più che non le topiche usate del cinema che parla di sport, costruisce un'ambiente nel quale i personaggi si muovono con naturalezza. E forse giunge troppo presto la crisi, la fuga forzata, lo scadere qualitativo del racconto e dell'immagine. Una nota di merito alla recitazione di Clemente Russo. Gagliardi fa ben sperare.
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Film: The Artist 10 Gennaio ore 09:37
1 5
voto al film:   7,5

Grande coraggio per Hazanavicius. Non è solo questione di film muto/film in bianco e nero (ma anche questo gioca una parte ben pesante); si pensi alla complessità dei piani cinematografici e metacinematografici, alle modalità di risoluzione tecnica di un tema potenzialmente tradizionale (la fine del cinema muto). Ed è straordinario che la strada imboccata appaia incredibilmente leggera, quasi naturale (complice anche una ottima scelta musicale), evolvendosi sì secondo le aspettative, ma non per uno scadere nella banalità, per un aprirsi bensì del microcosmo personale ai tempi rapidi della storia che tutti conosciamo.
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Film: The Untouchables - Gli into... 10 Gennaio ore 09:28
1 1
voto al film:   7,5

Film cardine del canone gangster/poliziesco, impreziosito da un cast di livello molto alto. De Palma rinuncia ad ogni tipo di approfondimento e introspezione, per raccontare una storia primordiale, dove i personaggi occupano il posto che ci aspetteremmo nella continua lotta tra il bene ed il male. Qua e là scene dalle quali traspare una grande sensibilità registica (si vedano quella della mazza da baseball o la sparatoria nella stazione), che spicca anche se ci si sofferma sull'architettura complessiva del film. Come ho detto, un classico del genere.
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