Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Nickname
mimma
Medaglia d'oro
Età
61
Sesso
Città
Bari
Nome
Mimma Caputo




Scopri tutti i voti di mimma
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: J'ai tué ma mère 16 Settembre ore 11:55
voto al film:   8

Film: Factory Girl 12 Settembre ore 09:38
voto al film:   7

Film: Un padre, una figlia 8 Settembre ore 12:33
voto al film:   8

Film: Truman Capote - A sangue fr... 4 Agosto ore 09:25
voto al film:   8

Film: Eden 29 Luglio ore 10:36
voto al film:   7,5

Film: Belli e dannati 25 Luglio ore 10:10
voto al film:   7,5

Film: Vertigine 11 Luglio ore 09:12
voto al film:   7,5

Film: Take Shelter 8 Luglio ore 08:03
voto al film:   7,5

Film: Tra la terra e il cielo 13 Giugno ore 08:23
voto al film:   7,5

Film: Un giorno questo dolore ti ... 3 Giugno ore 09:12
voto al film:   5

Film: Spring breakers 27 Maggio ore 11:41
1 1
voto al film:   8

La prima parte non tragga in inganno. Anche se disturbante, l’esibizione ripetuta di corpi in azioni e movenze inequivocabilmente volgari e eccessive non è fine a se stessa. Le ragioni del film emergono quando fa il suo arrivo in scena James Franco, personaggio ambiguo e inquietante che fa di colpo virare il tutto al grottesco, con esiti stupefacenti frutto di un delirio dei sensi e della mente. La regia vola alto e regala sensazioni forti e tante scene meravigliosamente paradossali come quella al piano sul mare al tramonto con le ragazze che ballano stringendo i mitra in mano indossando i passamontagna di my little pony. Le telefonate ai genitori sono un’invenzione originale strabiliante che gioca su doppi registri (innocenza/perversione). La critica spietata alle nuove generazioni inconsapevolmente avulse dalla realtà attraversa tutto il film, fino alla sorprendente sequenza finale. Un’opera d’arte, un film che divide profondamente il pubblico in sala, per me imperdibile.
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Film: Tangerines - Mandarini 26 Maggio ore 11:06
voto al film:   8

Film: Al di là delle montagne 24 Maggio ore 16:35
voto al film:   7,5

La Cina alle prese con le profonde trasformazioni che l’hanno condotta, nel volgere di pochi decenni, a diventare una delle più importanti potenze economiche mondiali, deve però fare i conti da un lato con la progressiva occidentalizzazione dei suoi usi e costumi e dall’altro con la perdita irreversibile della sua essenza più autentica. Film di ampio respiro sulla solitudine e l’isolamento, sulla perdita d’identità dell’individuo. Sola rimane Tao, senza Liangzi che la amava, senza Zhang dopo il divorzio e senza il figlio “Dollar”. Ma solo è anche Dollar che col padre non ha nemmeno la lingua in comune, solo è Zhang in Australia. Il film è diviso in tre momenti storico temporali; il 1999 (la speranza), il 2014 (la disillusione) e il 2025(la rimozione del passato) e si apre con un brano musicale che lascia presagire grandi cose , lo stessa usato nella chiusa finale, memorabile, in cui Tao, anziana ormai, balla da sola.
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Film: Nina 20 Maggio ore 13:39
voto al film:   5,5

Ci sono molti modi per parlare della solitudine.L’esordiente regista ci conduce nell’atmosfera surreale dell’EUR in piena estate dove,tra strade deserte e luce abbagliante si muove la protagonista aggrovigliata alla propria solitudine.Nina appartiene all’alta borghesia ma trascorre l’estate curando gli animali domestici nella casa di un conoscente.Nel film non succede niente, tutto ruota intorno a lei che rappresenta il vuoto, la noia e l’indolenza della sua generazione;la ragazza si crogiola nell’ indifferenza,non persegue obiettivi se non una vaga idea di andare in Cina.Priva di contatti con l’esterno, se non con un ragazzino e un anziano insegnante; teme invece il rapporto con un coetaneo il cui incontro resterà fine a se stesso.L’atmosfera è algida, come l'urbanistica e le architetture esterne e interne. Film senza progressione, dal respiro corto,noioso, attinge qua e là da altre idee (la vespa di Moretti come in “Caro diario” o il tema dell’incomunicabilità caro a Antonioni).
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Film: Il gusto dell'anguria 17 Maggio ore 14:09
1
voto al film:   7

Sullo sfondo,tra palazzoni moderni e interni squallidi e impersonali,la città di Taipei colpita dalla siccità in cui alla televisione si consiglia di bere succo d’anguria al posto dell’acqua.Protagoniste due solitudini che si guardano,si inseguono e pur senza comunicazione verbale,si incontrano.Ma non è tanto la trama (tra l’altro molto scarna) a incidere sullo spettatore bensì il come viene rappresentato il tutto:Il film infatti brilla di audaci invenzioni sue proprie,dal grottesco rapporto sessuale iniziale (con anguria!)ai molteplici pezzi musicali colorati, pieni di allusioni a simboli non sempre del tutto comprensibili.I dialoghi sono rarefatti (è inutile cercare una versione sottotitolata) o addirittura inesistenti. In un clima di finzione e di generale asservimento alla morale consumistica l’esistenza è ridotta a sopravvivenza e disperazione. E allora, al sesso fasullo, può fare da contrappunto un affetto sincero? La sconvolgente scena finale sembrerebbe rispondere di si.
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Film: Sole alto 12 Maggio ore 15:54
1
voto al film:   7,5

3 differenti storie, ambientate in 3 differenti periodi (prima/dopo il conflitto balcanico, ai giorni nostri), interpretate però sempre dagli stessi attori. I temi sono le passioni, l’amore capace di esplodere potente sull’odio etnico che lacera, distrugge e divide le popolazioni della ex Iugoslavia. Il sentimento che lega la ragazza serba a un croato non solo è osteggiato dalle rispettive fazioni (1° episodio) ma deve farsi strada anche all’interno dell’animo di entrambi per vincere il rancore accumulato (2° e 3°). Perché ciascuno, dall’uno o dall’altra parte, ha un morto da piangere ucciso per mano dell’altra fazione. Sullo sfondo il magnifico paesaggio croato, ricco di acque cristalline e di una vegetazione lussureggiante, doloroso nella sua bellezza su cui il sole splende alto. Il film è realizzato con pochi mezzi, in maniera quasi “artigianale”, ma nello stesso tempo risulta particolarmente efficace perché ispirato e sincero.
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Film: The Dreamers - I sognatori 9 Maggio ore 14:10
2 1
voto al film:   6

Il film si apre su un contesto sociale caratterizzato dalla protesta giovanile pre sessantottina a Parigi che rimarrà sullo sfondo rispetto alla vicenda narrata. Fratello e sorella individuano tra gli altri ragazzi uno studente americano e lo coinvolgono nella loro esistenza in un rapporto morboso e soffocante tutto racchiuso all’interno di un appartamento. Pieno zeppo di citazioni e rimandi a grandi pellicole del passato (operazione certamente non del tutto originale ma qui ben riuscita) Bertolucci tra esaltazioni estetiche, deliri dell’immaginazione e esibizioni di nudità urticanti confeziona una pellicola un po’ troppo costruita, artefatta, che alla lunga annoia.
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Film: Mia madre 26 Aprile ore 16:21
voto al film:   6

Mia madre è un film sommesso, intimo, con la solita Margherita Buy che interpreta sempre il ruolo di se stessa, l’inadeguata, l’esaurita, l’incapace, personaggio di una pesantezza e una noia indescrivibili ma che piace tanto a Moretti, e che è alle prese questa volta con l’attività di regia. Per fortuna, a un certo punto delle riprese arriva Turturro, e con lui il film prende quota e si lascia guardare con piacere e lievità. E’ grazie a lui che ci sono le scene più divertenti e intriganti, come quella del ballo. Film che merita comunque la visione, senza entusiasmare o brillare per qualche idea nuova.
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Film: Bella e perduta 26 Aprile ore 16:09
1
voto al film:   7

Bella e perduta è un viaggio per immagini, dalla residenza borbonica di Carditello attraverso i territori inquinati del casertano, che Pulcinella percorre per esaudire il desiderio del custode della reggia, dell’"angelo” di Carditello, di condurre in salvo un bufalotto maschio altrimenti destinato a morte certa. Originale come soggetto e impostazione e gradevole da seguire per la bellezza e la suggestione delle rappresentazioni finisce per rimanere a mio parere però un po’ oscuro nel significato; forse ci sono troppi simboli in gioco, e forse questi non sono resi molto comprensibili. Peccato
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Film: Fuocoammare 26 Aprile ore 15:57
1
voto al film:   6,5

La vita di un bambino qualunque di Lampedusa scandita in vari momenti della giornata, mentre gioca, mangia, tira con la fionda, va dal medico; intrecciata a quella dei suoi familiari, la madre che cucina il pesce, il padre che lavora sul peschereccio. Parallelamente rispetto a questo, scene quotidiane di soccorso in mare e prima assistenza agli immigrati, gli orrori dei racconti di morte durante il viaggio, che si verifica come in un’altra dimensione, nella totale indifferenza rispetto alla vita normale dell’isola. Il film/documentario non aggiunge nulla di più a quanto già visto e detto sull’argomento né le immagini risultano in qualche modo originali o poetiche. Al contrario, il soffermarsi insistito sulle minuzie e i particolari della vita del bambino che, ad esempio, per un’intera scena non fa che mangiare un piatto di spaghetti fino alla fine e in modo rumoroso o in cui per lunghissimi minuti di silenzio tira la fionda risulta a mio parere estremamente snervante per lo spettatore
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Film: Il racconto dei racconti 26 Aprile ore 15:38
1
voto al film:   7

Tre favole costruite in maniera formalmente ineccepibile, con situazioni che non si intrecciano però nemmeno sempre alla perfezione ma ricche di effetti speciali molto spettacolari, di visioni a tinte forti sanguigne e crude. Scenografie e allestimenti molto ben realizzati. Tre favole però cui mancano la magia e l’atmosfera che le dovrebbero rendere credibili. Un film per gli occhi e non per la mente e il cuore.
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Film: Per amor vostro 26 Aprile ore 15:10
1
voto al film:   7

Un film ricco di idee e trovate originali, qualità non comuni nei registi italiani. Nonostante la sceneggiatura non sia sempre perfetta, nonostante qualche forzatura qua e là affiorante nella colonna sonora, nell’uso “forte” e violento della pellicola nel passaggio dal bianco e nero al colore per sottolineare talune situazioni, nonostante l’eccesso di barocchismo napoletano, la forza espressiva della Golino qui è tanto convincente e vera, la sua interpretazione raggiunge un tale livello di consapevolezza e maturità da rendere credibile e sostenere anche da sola tutta la struttura del racconto, attutendo le lacune e conferendo spessore al tutto.
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Film: La macchinazione 26 Aprile ore 14:56
voto al film:   5

Vale per qualche idea originale, niente più. Massimo Ranieri completamente fuori ruolo rispetto a Pasolini con il quale ha in comune unicamente la somiglianza fisica- ma nemmeno tanto, in quanto resta più grasso- e si muove e atteggia in maniera completamente diversa. Colonna sonora forte e urticante, brutta. Gli ultimi giorni di Pasolini non rendono qui l’idea nemmeno lontanamente di quella che è stata la complessità del personaggio e dell’intellettuale. Resta un tentativo misero e estremamente circoscritto, con una sceneggiatura inadeguata.
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Film: In un posto bellissimo 26 Aprile ore 14:47
1
voto al film:   4,5

Parafrasando verrebbe da dire, dopo la visione…in un film bruttissimo. Nonostante il titolo, infatti, qui ci troviamo davanti a un spettacolo noiosissimo, di cui non si attende altro che finisca, lento, confuso e inconcludente. Colpa di una regia debole e di una sceneggiatura inesistente, con dialoghi (quei pochi) assolutamente inutili recitati da due attori garbati ma cristallizzati in ruoli e espressioni sempre uguali, dall’inizio ala fine. E dire che “Il primo incarico”, opera prima della Cecere, mi aveva convinto…
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Film: La prima cosa bella 11 Aprile ore 09:10
voto al film:   5,5

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