Le amalgamate vicende di Nashville, raccontano le storie di personaggi goffi, simpatici, odiosi; l'empatia è immediata e la storia si costruisce da sola attraverso la quotidianità del piccolo gruppo di protagonisti. La comicità e la satira, fanno da padrone in maniera grottesca, tanto nel pianto del signor Green, smorzato dal taglio su una risata, quanto nella scena finale. La narrazione di Altman, per niente confusionaria e anzi sostenuta da un ritmo quasi sempre alto, fa di Nashville un vero capolavoro capace di far ridere, pensare e godere di una storia intrisa di una tangibile ma sottile malinconia, ma anche di parole e canti speranzosi verso il futuro.

Un poliziesco unico e coinvolgente, fa satira in maniera brillante, impossibile non lasciarsi trascinare dalla simpatia, la stranezza e l'unicità di certi personaggi. Difficile, poi, descrivere al meglio un film di Altman. Consigliatissimo

Purtroppo ritengo imperdonabile la scelta di riportare Star Wars sullo schermo, anche davanti a un buon film come Rogue One. Si percepiscono i soliti richiami alla vecchia saga (che francamente non ci mettono molto ad annoiare), si fa affidamento ai soliti cliché tipici del genere che sembrano palesare il tocco di Disney più che mai. In tutto questo si gode di una regia e di un comparto tecnico d'alto livello, ma qui siamo davanti per la seconda volta ad una scrittura poco convincente e le effimere situazioni piacevoli, come le scene di Vader, sembrano quasi tentativi disperati di strappare un sorriso nel vecchio fan. Seppur giustificata, la sua presenza fa questo. L'unico personaggio abbastanza riuscito sembra Galen, il quale esce di scena nella più banale e già vista delle situazioni e purtroppo non l'unica nel film. Continuerò a pensare che questa nuova saga sia solo marketing mascherato da discreti film d'azione. Con un universo così ampio tra le mani, si può fare moooolto di più.

cinque personaggi spassosi, ingenui, infantili, e un Fellini al suo secondo film la cui sceneggiatura tratteggia le personalità di questa piccola compagnia in maniera memorabile. La base stilistica del Fellini che verrà

Incredibile come il cinema muto certe volte stupisca a distanza di così tanti anni. Filmone dalle musiche strepitose e dai personaggi tanto ingenui quanto profondi e interessanti. un plauso anche al montaggio, che certe volte sovrapponendo le immagini, crea delle composizioni davvero geniali.

un film interessante ed adrenalinico con una sceneggiatura e dei dialoghi ampiamente apprezzabili. Plauso a Michael Douglas e a un ottimo Schumacher

Questo film è un insulto e uno sputo in faccia a tutti quelli che ci mettono impegno e studiano la settima arte per cercare, un giorno, di farla loro stessi. E' un crimine produrre certe porcherie

Si lascia guardare senza annoiare troppo, l'ho apprezzato più per la regia che per la sceneggiatura. Non sono un fan del Clint Eastwood regista e forse questo ha pesato un po sul mio giudizio, comunque interessante e ben fatto.

Mi permetto di dissentire dalle entusiaste critiche che ho letto prima e dopo il film. Viene innalzato a capolavoro e per molti può esserlo tranquillamente: è un ottimo film condito da una fotografia e una regia eleganti che catturano la natura in alcuni momenti veramente sublimi. Malick è bravo a dirigere le scene più cruente e certamente io non sono uno che subisce la cosi detta ''lentezza'' di un film, ma mi è sembrato tangibile che la sottile linea rossa, a volte si prendesse dei tempi veramente grandi per esprimere un concetto o descrivere una situazione. Mi è sembrato un normale film di guerra che non ha nulla di nuovo da dire, e che per giunta non spicca nemmeno troppo in sceneggiatura. Ho trovato i personaggi facilmente dimenticabili, animati da dialoghi al limite del cliché, con qualche picco di profondità ogni tanto. Non un film noioso, non un film brutto, ma un film che non aggiunge nulla di nuovo al genere e che a mio avviso ci dice cose che già sappiamo molto bene.

Privo di dialoghi, ''La tartaruga rossa'' si esprime con le immagini, con i suoni e con la notevole colonna sonora. Una storia di vita, d'amore e di morte che sa divertire, emozionare e commuovere. Consigliato a grandi e piccini

Film delicato e trasparente, parla d'amore per la donna e per i figli e lo fa con semplicità e spontaneità.

Film dall'indiscutibile fascino estetico e narrativo, ha un impatto potente grazie alla regia e alla sua natura sperimentale. Non un capolavoro ma un piacevole viaggio ricamato di poesie e personaggi interessanti.