Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Nickname
giampaolosy
Medaglia d'oro
Età
49
Sesso
Città
brescia
Nome
giampaolo rocchi




Scopri tutti i voti di giampaolosy
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: Irrational Man 10 Febbraio ore 04:52
1
voto al film:   5,5

Un mero esercizio di stile nel quale la messa in scena risulta la cosa più avvincente in un film che manca quasi completamente di pathos malgrado il titolo suggerisca tutt'altro. Un'altra incursione nel noir di un bulimico Allen e che rientra nelle opere minori malgrado la recitazione, distante, di un talento come Joaquin Phoenix. Le voci narranti dei protagonisti e la ricorrente musica di sottofondo cercano di scuotere, senza riuscirci troppo una storia essenzialmente noiosa.
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Film: Operazione U.N.C.L.E. 29 Dicembre ore 05:40
voto al film:   5

Tanto patinato quanto noioso questo UNCLE sembra la classica barzelletta geografica: un russo, un americano, una tedesca si trovano in Italia...Un'Italia vintage al massimo, figlia degli stereotipi da made in italy anni '50. Confezione, scenografia e costumi eccellenti ma nemmeno la surreale scena della merenda nel camion riescono a risollevare un encefalogramma piattissimo che per un film d'azione è praticamente un peccato mortale.
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Film: Cobain: Montage of Heck 28 Dicembre ore 23:16
voto al film:   7,5

Assurto a mito e idolo di una generazione (volente o nolente) Kurt Cobain è stato il simbolo dell'ultima rivoluzione rock e culturale del secolo scorso e, per quel che riguarda la musica, l'ultima in assoluto. Questo sentito e ben curato ritratto cerca di entrare nella testa e nell'anima tormentata di un ragazzo in crisi che decide di chiudere tragicamente e anzitempo la propria esistenza. Lodevole tentativo che da un lato mostra attraverso documenti reali a volte molto crudi la vita del leader dei Nirvana e dall'altro rivela i talenti artistici del Cobain extramusicale attraverso animazioni molto belle dei disegni e dei diari. Non solo per fan.
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Film: Gli ultimi saranno ultimi 28 Dicembre ore 20:17
voto al film:   5

L'idea di parlare di tematiche sociali così gravi e importanti come quelle del lavoro nell'Italia disastrata degli ultimi anni è assolutamente apprezzabile. Farlo poi senza per forza volersi inserire nel filone del cinema impegnato è nelle intenzioni un modo per arrivare ad un pubblico che normalmente non apprezza certo tipo di cinema. Il problema è che il film risulta noioso per tre quarti nei quali per altro si muovono in modo estremamente sterotipato i tipici personaggi della commedia nel tentativo forse di rappresentare l'italiano comune (ne fa le spese soprattutto un Gasmann macchiettistico). Il climax finale risulta perciò la parte più interessante del film ma francamente è troppo poco per giudicarlo poco più che un esperimento più adatto alla televisione che altro.
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Film: La memoria dell'acqua 28 Dicembre ore 05:59
voto al film:   7

Da Atacama alla Patagonia attraverso una serie impressionante di immagini bellissime del cielo, la terra e soprattutto dell'acqua questo documentario porta lo spettatore a compiere un viaggio breve ma intenso nella storia del Cile, storia di violenza e conquiste. Dallo sterminio degli indigeni abitanti della Patagonia alle torture e sparizioni di una delle più crudeli e sanguinose dittature del continente. Oltre la memoria dell'acqua, due bottoni simbolizzano il punto di contatto tra storie solo apparentemente diverse e lontane tra loro. La voce del regista fuori campo non sembra aiutare lo spettatore spaesato da questa narrazione ricca di contenuti ma forse frettolosa e poco coerente.
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Film: Belli di papà 28 Dicembre ore 03:57
voto al film:   6

Commedia troppo scontata trattandosi di Guido Chiesa. Sinceramente ci si aspetterebbe qualcosa di meglio da un regista come lui, la noia e la banalità invece si impossessano del film dopo pochissimi iniziali minuti. Il deja vu è dietro l'angolo e nemmeno la simpatia di mestiere di Abatantuono può nel miracolo di risollevare un film scontato e prevedibile. Con questo non voglio dire che il film sia inguardabile ma sicuramente non va oltre la sufficienza
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Film: Nomi e cognomi 10 Dicembre ore 06:18
voto al film:   6

Lodevole tentativo di Sebastiano Rizzo di raccontare storie di ordinaria malavita nella Sicilia di oggi, storie di cui, a dire il vero, nessuno vuole più nemmeno sentire parlare. Forse neanche quei lettori a cui peraltro nel film poco si fa riferimento e di conseguenza nemmeno a quei giornalisti che secondo il regista rappresentano un fattore chiave nella parte pulita della società che ogni giorno lotta contro la mafia. Lodevole e onesto tentativo da una parte quanto goffo e forse anche troppo stereotipato dall'altra. Un film che probabilmente troverebbe collocazione ideale in TV piuttosto che al cinema e che pecca di eccessiva ingenuità e semplificazione della realtà nel presentare una verità complessa, antica e profonda come quella di Cosa Nostra in Sicilia. Il messaggio che onestamente, ripeto, viene mandato dal film è troppo importante per giudicarlo solo da un punto di vista estetico e per questa ragione è da apprezzare oltre ogni ragionevole critica.
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Film: Black Mass 10 Dicembre ore 01:01
voto al film:   6

"La portata, la insensibilità, la depravazione dei suoi crimini sono quasi insondabili" questo il giudizio espresso nel 2013 da un giudice distrettuale su James Whitey Bulger, il personaggio reale di cui Johnny Deep prende le sembianze in questo poco utile Black Mass. Eh si perché con tutta la buona volontà e il grandissimo mestiere l'ottima prova della star americana non riesce per nulla a rendere l'idea di uno dei criminali più ricercati d'america, secondo, in un certo momento, solo a Bin Laden. La colpa è sicuramente della sceneggiatura fiacca, dimessa, dei personaggi secondari non all'altezza eppure a lunghi tratti assurti al ruolo dei protagonisti. Insomma Scott Cooper, già autore di film di tutt'altro livello, stecca la prova non apportando nulla ad un genere peraltro nobilissimo e sprecando il talento cristallino di un attore come Deep, figlio della scuola De Niro - Brando, che meriterebbe tutt'altri palcoscenici.
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Film: The end of the tour 9 Dicembre ore 03:45
1
voto al film:   7

Perché si è ucciso David Foster Wallace? Non è una domanda ma solo la constatazione di una realtà che segna l'inizio e la fine di End Of The Tour, un film sicuramente necessario per far conoscere un personaggio simbolo della cultura americana di fine secolo; discusso, incompreso e sfuggente ma all'unanimità considerato come un grandissimo rappresentante della letteratura USA. La bellezza del film sta nella capacità di ricreare, oltre a un'epoca, quella dei '90 così vicini e così lontani, la figura di antidivo di Wallace, il suo carattere, il suo pensiero, attraverso uno scambio continuo con l'altro David che diventa per forza di cosa a sua volta protagonista del film. Due esseri umani che si incontrano, comunicano in un America già avviata ad essere quella che oggi conosciamo eppure ancora così lontana dagli stereotipi attuali, una conversazione a tratti leggera e a tratti pesante almeno quanto le 1000 pagine di Infinite Jest. Bellissima la colonna sonora curata da Danny Elfman
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Film: Mia madre 8 Dicembre ore 04:49
voto al film:   7,5

Non giudicare Mia Madre emotivamente significa fare un torto al film e al regista che firma il lavoro probabilmente più bergmaniano della sua cinematografia. Tra sogno, realtà, flash back e finzione cinematografica proposte senza interruzioni ma in un unica serie di sequenze Moretti mette in scena un'opera forte, vera e intimista sull'ineluttabilità della morte e del distacco terreno. L'idea di un doppio Moretti (lui e la Buy) è forse eccessiva ma l'interpretazione difficilissima di Margherita Buy ripaga pienamente l'intento del regista. Di sfondo la malcelata ironia e la visione politica della società sono affidate a Turturro che malgrado tutto sembra essere un po' di troppo.
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Film: Snowden 5 Dicembre ore 21:44
1
voto al film:   7

Probabilmente qualcuno alla Casa Bianca deve aver visto questa ricostruzione sentita e ben fatta dell'arcinota questione Snowden infatti proprio in questi giorni si susseguono le richieste, anche da parte dell'intelligence, al presidente uscente di riportare a casa il "traditore", l'"hacker", la "spia" che ha svelato al mondo i maneggi dell'NSA non più tardi di 3 anni fa. Il film è praticamente un docudrama nel quale Stone prende nettamente le difese del giovane impiegato governativo che mosso da principi e non da ideologie, tradisce la patria. Ma non solo, rinuncia alla propria vita. Ed è proprio la relazione con Lyndsay che occupa gran parte del film a renderlo più realista e ancor più piacevole grazie anche ai due protagonisti, entrambi bravissimi . Prova superata in attesa che nuovi sviluppi raccontino il seguito della vicenda di questo giovane eroe moderno capace di gabbare il più grande sistema di sicurezza al mondo per difendere i diritti di tutti.
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Film: Noi e la Giulia 18 Novembre ore 06:17
2
voto al film:   7

Fragili le premesse per quella che si presenta come la consueta commedia italiana piena di stereotipi e banali riflessioni sulle varie crisi del nostro tempo. La sorpresa è però dietro l'angolo quando il film con una piega inaspettata viene pervaso da una sana e anarchica follia. Amendola e Buccirosso su tutti prendono la scena in una rocambolesca avventura per niente scontata, con una leggera flessione nella parte finale, e nella quale si ride di gusto ma si riflette anche. La voce fuori campo ricorda quella di Trainspotting.
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Film: La prima luce 17 Novembre ore 05:33
voto al film:   6

Un dramma che scorre via soprattutto nella prima parte in modo abbastanza incomprensibile. Lo spettatore non riesce a cogliere le ragioni di un gesto così estremo come quello compiuto da Martina che si spiega forse solo attraverso una forte crisi dovuta allo schock culturale. Nella seconda parte quando i ruoli si invertono si viene coinvolti in una situazione quasi kafkiana in cui il protagonista solo e inerme affronta e subisce un processo con una sentenza già scritta. L'idea di fondo sembra quella di raccontare una storia, forse nemmeno poco comune, senza fare troppo rumore, senza strilli e alla fine anche senza dramma.
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Film: Nessuno si salva da solo 14 Novembre ore 20:54
voto al film:   6,5

Difficile confrontarsi con una sceneggiatura come questa senza scadere in banalità o eccessivi mielosi sentimentalismi. Difficile addirittura non diventare volgari affrontando un tema come quello dell'amore e delle relazioni di coppia. Per questa ragione a Nessuno si salva da Solo va concesso almeno il beneficio del dubbio. Quello di aver cercato di raccontare Una storia comune e corrente che a tratti riesce a coinvolgere e commuovere seppure non spingendo in modo eccessivo sui tasti del melodramma quasi esclusivamente grazie o per colpa dei due protagonisti che si rimbalzano la palla così come le responsabilità. Tanto diversi, quanto ben calati nelle parti, entrambi contribuiscono non poco a mettere in scena una normale storia di amore e disamore dicendoci qualcosa di interessante sulle persone. Magari non è abbastanza ma non è nemmeno poco.
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Film: Non essere cattivo 14 Novembre ore 00:33
2
voto al film:   7

Un colpo al cuore, un racconto "realmente" struggente, non fittizio, non inverosimile ma vero di una realtà di cui nessuno parla più e mai. Uno di quei film che una volta si sarebbero detti necessari perché raccontavano la storia della gente che vive nelle nostre città vicino a noi dove la normalità non esiste e il destino degradante di due come Cesare e Vittorio non interessa a nessuno.
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Film: Latin Lover 3 Novembre ore 20:55
voto al film:   6,5

Un cast degno di nota, tutto al femminile e un tocco comico particolarmente gradito per una storia tutto meno che intrigante nella quale tra il serio e il faceto si parla di miti ormai tramontati, di miti da sfatare e di un cinema che non c'è più ma che si può e si deve ricordare anche con il sorriso sulle labbra e non solo con malinconia. Nel segno di Vittorio Gassman e di Virna Lisi
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Film: Segreti di famiglia 1 Novembre ore 21:04
voto al film:   6

Un dramma piscologico e famigliare causato da una tragedia. Una storia qualsiasi di una famiglia qualsiasi in preda all'incomunicabilità e all'elaborazione del lutto. Volendo essere gentili potremmo dire che il tocco con cui il regista racconta, tutto sommato una storia vera ma banale, sia onirico ma in realtà vine più da definirlo sonnolento. Il film non ingrana mai sempre sospeso tra l'introspezione e il dramma e il cast decente sembra limitarsi al minimo sindacale.
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Film: Mad Max: Fury Road 26 Ottobre ore 04:59
4
voto al film:   8

Poco o niente da dire sul quarto capitolo di una serie a dir poco mitica. Poco o niente da dire e molto da guardare con gli occhi ben spalancati. Fotografia magistrale montaggio da brividi colonna sonora azzeccatissima e un cast all'altezza fanno rimanere con il fiato sospeso per due ore senza cedimenti di sorta. Anche il finale per una volta non rovina la festa. Che altro volere da un film d'azione?
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Film: Thirst 7 Settembre ore 05:00
1
voto al film:   8

Ancora una volta il talento visionario e dissacrante di Park Chan-wook riscrive e rigenera i canoni e gli stili letterari e cinematografici. Ancora una volta il regista coreano reinterpreta e si fa ispirare dai miti già scritti e raccontati da altri. La storia del vampiro di per sé non ha niente di nuovo ma lo sguardo di questo regista è unico, la visione ancora una volta è spiazzante, avvincente e conquista inesorabile, inquadratura dopo inquadratura portando per mano, per 2 ore 15 uno spettatore sempre più coinvolto, affascinato e convinto fino al finale, memorabile. Oltre l'horror, oltre il thriller. Grande cinema.
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Film: Il fiore del male 6 Settembre ore 05:27
voto al film:   6,5

Il consueto fascino indiscreto della borghesia splendidamente affrescato da Chabrol appare per una volta meno pungente del solito. E' vero che la storia di una famiglia dissociata, tra incesti e omicidi incrociati presenti e passati non è esattamente il ritratto della normalità pero' l'intreccio della storia è meno Hitchcockiano del solito. Ne esce una sceneggiatura poco coinvolgente che però si redime nella descrizione dei personaggi narrati con il classico tocco magistrale e una malcelata ironia à la Bergman. Un film di Chabrol è sempre un bel vedere anche quando non colpisce nel segno e delude, soprattutto nel finale.
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Film: Jesus Christ Vampire Hunter 6 Settembre ore 01:14
voto al film:   6

Uno scontro tra titani quello tra Gesù e i Vampiri. Una rivisitazione trash punk della figura di Superstar di Cristo alle prese con una insana follia. La prima vittima, volutamente sacrificata, è il cinema in tutti suoi aspetti. Dalla recitazione alla colonna sonora per non parlare delle scene di "lotta" è tutto completamente fuori posto, un trash volontario e un b-movie scapestrato che chiede allo spettatore solamente di divertirsi per un'ora e mezza scarsa.
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Film: Cella 211 5 Settembre ore 05:39
1
voto al film:   7

Monzon costruisce con astuzia e sfacciataggine un ingranaggio perverso, kafkiano a volte forse anche fantozziano, in cui la vittima si trasforma in carnefice, inchiodando lo spettatore all'ineluttabilità di una tragedia greca. Le immagini e la recitazione dei protagonisti fanno il resto.
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Film: Quattro minuti 5 Settembre ore 01:17
voto al film:   7,5

Un'improbabile e mal assortita coppia di Discepolo e Maestro sono le protagoniste di questo dramma a tinte forti. Il rapporto tra le due, bravissime, e la storia delle loro vite così lontane e così vicine ci vengono rilevate poco a poco in un intreccio crescente caratterizzato da un amara ironia e dalla passione per entrambe per la vita. Due perdenti, si potrebbe dire a prima vista, che inseguono probabilmente la normalità, impossibile. Un dramma non urlato, che scorre quasi pacatamente e colpisce con chirurgica ed efferata lentezza al cuore.
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Film: Il canto delle spose 4 Settembre ore 04:11
voto al film:   6,5

Il punto di forza del film è senz'altro la messa in scena, la splendida fotografia dei primi piani dei volti e dei corpi delle due amiche, inseparabili al di fuori e oltre le inevitabili fratture che la Storia sconvolgente porta nelle loro vite. Il Canto della Sposa non rinuncia del tutto a parlare del conflitto tra musulmani ed ebrei nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, nella fattispecie con i Tedeschi e i Francesi ad aizzare le divisioni in una terra non loro (una vecchia abitudine, dunque). Ma non è certo il caso di giudicare il film da questo punto di vista, gli si farebbe un torto. Piuttosto sottolineare come sia la relazione tra queste due ragazze che diventano donne e superano numerosi ostacoli, il fulcro centrale del film. Non trascinante ma piacevole.
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Film: Un Été Brûlant 29 Agosto ore 01:25
voto al film:   6

I tormenti esistenziali del giovane Garrel raccontati dall'amico a sua volta tormentato da una relazione di coppia poco attraente. La femme fatale Monica Bellucci mostrata in tutto il suo fascino "mediterraneo" più corpo che anima. Questi gli ingredienti di un racconto romantico, tipicamente francese che per lunghi tratti annoia e quasi mai cattura probabilmente e soprattutto a causa dell'inconsistenza di una trama e di una sceneggiatura tutt'altro che originale.
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