film di grande spessore visivo, inizia con ritmi lenti, poi se possibile si incupisce nella seconda parte, spaesante. l'ex eroina di super-man non sembra del tutto consapevole di quello che le gira attorno, inadeguata, gainsboroug grandissima, invece sì, come si vedrà nei film successivi dello stesso regista. grande film con elementi wagneriani disperatamente reazionari, ossessivo e irrisolto.

semplicemente il film che più di ogni altro esprime per me che cosa dovrebbe essere il cinema. fotogramma per fotogramma. da vedere in versione originale, in silenzio e al buio. cinema come arte.

film potente, con punte di masochismo spettrale, esplicito e reticente allo stesso tempo, a prescindere dalla vita privata del regista, è un film sulla malattia pieno di simboli. da vedere

oddio sempre lo stesso kaurismaki, ritmi, silenzi, però lo sguardo è notevole, ogni volta intenso.

vero specchio dei nostri giorni, film autentico, urgente e molto bello anche dal punto di vista visivo. di caprio superstar

Alla fine, dopo una prima parte promettente, viene fuori un spottone per la NASA, per carità niente di male, però scontato. Ingegnosa serie di trovate ma alla fine ne esce robustamente rafforzato il legittimo sospetto nei confronti dell'happy end.

niente male, davvero un film travolgente, c'è una grande forse espressiva e una narrazione complessa. niente colpa e espiazione (cliché in cui purtroppo cade 21 grammi), poesia in corpore vili

film complesso, articolato, nel complesso deludente rispetto al grande e scoppiettante inizio di amores perros. troppo artificioso, un grande sean penn.

strappa la sufficienza, ma niente di più. è un film manifesto di se stesso, poca fantasia. certo fa conoscere un grande artista al grande pubblico. per il resto c'è poco

film noioso, a prescindere dal fatto che melville non c'entra niente, non è un racconto di mare, ma una storia confusa tra avventura, resoconto di fatti realmente accaduti con effetti speciali e patto ideologico-contemporaneo tra uomini e animali. insufficiente

fumettone dignitoso, nell'ansia di preservare lo stile è venuto un film colmo di citazioni dai precedenti episodi, risultando un po' troppo imitativo. considerandolo all'interno della saga c'è parecchio da lavorare.

Era lecito aspettarsi di più dai Coen, Spielberg bravo a confezionare il prodotto, attori di buon livello. Il cinema di Spielberg ha un problema con la storia, più di uno e si vedono tutti. Ritmo, narrazione e livello drammatico discreti.

tentativo riuscito di mettere in primo piano la vita nel suo svolgersi casuale e accidentale, i suoi intrecci con la storia, con i linguaggi, sceneggiatura non impeccabile, ma buona resa drammatica. Amores perros resta il migliore, 21 grammi troppo artificioso