un sincero atto d'amore nei confronti del mare..un elemento che fortissimo riuscirà a dare un senso alla vita di un uomo perso.bello e crudele.

è lo stesso Kitano a definire questa pellicola la conclusione del trittico sull'arte: Takeshi's e Glory to the Filmmaker.Demenzialità e ironia sono sempre precedute e accompagnate da un’amarezza e una malinconia di fondo che non risparmiano alcuna delle sue pellicole..Spariscono le divagazioni irreali dei suoi ultimi lavori a favore di un racconto lineare che ripercorre dal principio la vita del protagonista. Ci sono i suoi colori, i suoi quadri finalmente svelati al pubblico, confessione forse, di stati d’animo e angosce dell’autore.

diabolico e geniale questo lavoro di Barco.Commedia nerissima e irriverente incorniciata da paesaggi bianchissimi.Il bianco e nero che contrastano fra loro, ci provocano immediatamente una sensazione di infinito e irreale,con una fotografia volutamente sporca..perfetta.tratti malinconici che spingono a strozzare la risata in gola.politicamente scorretto.

brillante esordio alla regia si nota da subito il talento di Lee..uno stile metropolitano,uno stile asciutto sincero che ritroveremo in parecchi titoli.

ritmo teso dall'inizio alla fine e come sempre Spike Lee garantisce un magma perfetto tra dramma e commedia nella concitata partita d’intelligenza fra i due protagonisti.