Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Nickname
Bardamu1991
Medaglia d'argento
Età
33
Sesso
Città
La Garenne-Rancy
Nome
Ugo Stille




Scopri tutti i voti di Bardamu1991
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: Mister Hula Hoop 9 Maggio ore 04:26
voto al film:   6,5

Film: Moon 9 Maggio ore 04:26
voto al film:   6,5

Film: Ovosodo 9 Maggio ore 04:26
voto al film:   6,5

Film: Drive 9 Maggio ore 04:25
voto al film:   6,5

Film: Nostalgia della luce 9 Maggio ore 04:24
voto al film:   7,5

*errata corrige*: un telescopio che guardi dentro la terra.
(...) Qui è la grandezza del lavoro di Guzman, che intreccia l'olocausto di Pinochet alle complesse questioni della scienza, oscillando tra intelligenti analogie tra ciò che è umano (e di per sé finito) e ciò che è infinito, smussando anzi gli angoli di teorie e percezioni assodate, interrogandosi sul valore della memoria ("che ha una forza di gravità: sempre ci attrae", si dirà alla fine), quindi sul rapporto tra passato e presente, e sul rapporto tra ciò che vediamo e ciò che siamo.
Qui è la grandezza di un film che ospita scienza, filosofia, religione, storia, politica. E mi piace dire che la colla di tutta questa mistura sia la magia. La magia di un lavoro che si presenta come documentario ma che è, a mio parere, eminentemente un'opera "d'arte".
[che meraviglia quella musica che torna tre volte durante la pellicola: uno sciame di archi, e i rintocchi altissimi del pianoforte]
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Film: Nostalgia della luce 9 Maggio ore 04:11
voto al film:   7,5

Grande e poetico documentario di Guzman.
Il Cile è una porta per meglio conoscere l'uomo e l'universo, là dove astronomi e archeologi operano vicini - malgrado i primi si rivolgano al cielo, e i secondi alla terra - in queste plaghe piene di "trasparenza". Ma in fondo le stelle sono fatte di calcio come di calcio sono composte le ossa degli uomini. In fondo le risposte che cerca chi scava non sono così lontane da quelle che cerca chi contempla il firmamento, mescolandosi le questioni nel medesimo oceano di dubbio e stupore. Le differenze riguardano, invece, le donne che perlustrano inconsolabili il deserto di Atacama, per anni, alla ricerca dei resti dei propri cari, ammazzati e sparsi là dove il vento non muore mai: gli scienziati si rivolgono al passato con passione, e con una latente leggerezza che non può permeare le menti di quelle donne titaniche. Così una di loro, sognatrice, dirà che vorrebbe un telescopio che guardasse dentro la terra, non solo dentro il cielo.
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Film: Banat 14 Aprile ore 03:02
voto al film:   6

Film: Tutti i santi giorni 12 Aprile ore 22:44
1
voto al film:   7

Virzì, tra alti e bassi, rimane in Italia uno dei pochi che ancora riesce ad emozionare, nell'autenticità delle tematiche che propone.
'Tutti i santi giorni' è un film ben scritto e ben confezionato, che mette addosso grandi amarezze e malinconie, come amare e malinconiche sono le canzoni della notevolissima colonna sonora di Thony ("When we will find our home again"), interprete nella stessa pellicola, dal respiro così internazionale.
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Film: Vanilla Sky 12 Aprile ore 01:50
voto al film:   8

- Ti ritroverò ancora.
- Ti rivedrò in un'altra vita, quando saremo tutti e due gatti.
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Film: Vanilla Sky 12 Aprile ore 01:45
voto al film:   8

Sottovalutatissimo.
Eppure meglio dell'originale di Amenabar. Aspro, profondo, con Tom e Penelope in grande spolvero, parti letteralmente appassionanti, e lacrime in un finale pazzesco, sebbene per me sia la quarta o quinta visione: Njosnavelin e tutti a casa.
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Film: Maradona 12 Aprile ore 01:34
voto al film:   6,5

Film: Apocalypse Now 12 Aprile ore 01:33
voto al film:   8

Film: Non è un paese per vecchi 12 Aprile ore 01:32
voto al film:   7

Film: Antonia 12 Aprile ore 01:31
voto al film:   5,5

Una delusione, purtroppo.
Pellicola attesa da mesi - finalmente distribuita nelle sale - che tuttavia ha il solo merito di divulgare maggiormente il nome, e il dramma, della Pozzi. Ma lo fa male, per larghi tratti, con una recitazione didascalica e spesso mediocre (tipica di alcuni film nostrani) e con una pochezza lampante nella sceneggiatura (indicativi i silenzi e le lungaggini). Emerge poco, dunque, la sensibilità della stessa Antonia. Si salvano alcune scelte registiche di Filomarino, e buona è anche la fotografia, ma risulta incredibile, poi, il fatto che il film sembri girato fuori dal tempo, mentre quegli anni del fascismo e alcuni provvedimenti come le leggi razziali del '38 avevano profondamente scosso Antonia, con l'imminente crisi di un'epoca che si intrecciava con la crisi tutta privata della stessa Pozzi.
Non si cercava un film di critica letteraria, forse quasi impossibile a realizzarsi, ma almeno si auspicava qualche vibrazione. E invece, calma piatta.
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Film: The Wolfpack 25 Marzo ore 15:19
voto al film:   6

Film: Weekend 25 Marzo ore 15:19
voto al film:   7

Film: Shame 25 Marzo ore 15:18
voto al film:   6,5

Film: Via Castellana Bandiera 25 Marzo ore 15:15
voto al film:   6

Film: Professione: reporter 25 Marzo ore 15:15
voto al film:   6

Film: Il Club 5 Marzo ore 05:44
voto al film:   7

Film: Victoria 5 Marzo ore 05:35
voto al film:   7

E divino Nils Frahm alle musiche.
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Film: Victoria 5 Marzo ore 05:33
voto al film:   7

A suo modo, un film storico.
Non può essere diversamente, con un piano sequenza di 132 minuti: la camera si accende alle 4 del mattino e si spegne all'alba. Non una pausa, non un taglio. Hitchcock e Inarritu (in Birdman) avevano utilizzato il piano sequenza unico, mascherandolo con stratagemmi; autentico si trova in 'Arca russa' di Sokurov, ma il film è più corto di 'Victoria' e, soprattutto, è interamente ambientato all'interno di un palazzo pietroburghese. Non così in Victoria, flusso ininterrotto che molto si affida alle strade di Berlino.
Così il dramma d'azione di Schipper, ex braccio destro di Tykwer, si dirama su questo virtuoso piano formale che nasconde anche le carenze e le banalità contenutistiche della pellicola. E concentrandosi su Victoria (la rivelazione Laia Costa), che nella smania di scoperta mette a repentaglio la sua stessa vita,
il film si carica di suspense e a tratti coinvolge emozionalmente.
Cinema vero, dunque. Viscerale. E div
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News: Gli Oscar 2016 2 Marzo ore 05:22
1
...al contrario di Mustang.
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News: Gli Oscar 2016 2 Marzo ore 05:20
1
Tutto secondo le previsioni, a parte la statuetta a Rylance (sorpresa poi non così tanto clamorosa). A Spotlight il premio più ambito - il mio cuore avrebbe voluto Room - di un'annata senza grossi picchi, piena di film tratti da storie vere e libri. Personalmente, non c'è stato l'entusiasmo delle stagioni 2013-2014, con la potenza di pellicole come Birdman o Her. A Spotlight va il premio più ambito perché è un film di un certo peso per tematica e portata generale. Ma per quanto sia ben realizzato, e per quanto sia un grosso pugno allo stomaco, rimane un lavoro "cinematograficamente" poco considerevole, così intessuto su fatti e dialoghi. Meraviglioso Di Caprio, inaspettatamente lucido ed equilibrato nel suo discorso ("Non date per scontato questo pianeta"). Meraviglioso Ennio. Brilla Inside Out, brillano Larson, Vikander, e ancora Inarritu (che uomo). Due piccole delusioni: Amy è un documentario prescindibile e Il figlio di Saul è un'opera che ritengo fredda, al contra
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Film: Lolita 1 Marzo ore 02:53
voto al film:   6

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