Basato sulla monumentale biografia di Jobs scritta da Walter Isaacson, il film si divide in tre parti, ambientate nel 1984, 1988 e 1998. Le scene si svolgono nei minuti immediatamente precedenti tre presentazioni: quella del Macintosh, quella del Next e quella dell'iMac. L'interpretazione di Fassbender e della Winslet sono ottime ma la forza del film è tutta nella sceneggiatura di Aaron Sorkin (premiata dal Globe e incredibilmente snobbata dagli Oscar), un vero capolavoro basato sui dialoghi: ogni parola, ogni silenzio, ogni scambio di battute è cesellato alla perfezione (durante la proiezione avrei voluto più volte fermare il film, riavvolgere e riascoltare alcune battute!). La vita di Jobs, i suoi pregi, i suoi difetti, le sue manie e gli eventi fondamentali riemergono dai dialoghi, non accaduti realmente ma ideati dallo sceneggiatore, fra lui, i suoi collaboratori, sua figlia e la sua ex moglie. Senza dubbio da vedere.

Mi associo al giudizio delle recensioni precedenti (quasi unanimi): grande attesa per la coppia Inarritu-DiCaprio ma alla fine rimane un po' di delusione. La regia è sicuramente buona, la fotografia splendida ma la sceneggiatura è piatta e prevedibilissima, a parte la scena dell'attacco dell'orso che è di un realismo eccezionale. Non so se stavolta vincerà l'Oscar, ma per me questa interpretazione di DiCaprio non è fra le sue migliori, quella in "Wolf of Wall Street" (tanto per dirne una) era senza dubbio superiore. Resta comunque un film da vedere.

Film ottimo. La sceneggiatura è avvincente ma il tema non è dei più "commestibili" per il grande pubblico. Cerca di rendere il più possibile chiari termini finanziari come credit default swap, rating, mutui subprime, CDO e così via. Ci riesce quasi sempre ma va seguito con attenzione. Non è un film adatto ad un pubblico distratto ma per il valore giornalistico, storico ed "etico" andrebbe proiettato nelle scuole. Gran cast (buone le interpretazioni di Carell e Bale) ma ciò che spicca di più è la sceneggiatura. Da vedere.

Pessimo horror. Rimescola i soliti temi sulla possessione ma senza un solo lampo di originalità. Inoltre non fa paura nemmeno per un attimo. Da evitare.

Film infarcito di dialoghi lunghi e stucchevoli (solo raramente intervallati da qualche guizzo geniale in cui si riconosce il talento di McCarthy), scenografia e fotografia eccessivamente patinate, trama a tratti davvero lenta e noiosa. Le interpretazioni dei protagonisti si salvano ma non bastano a fargli guadagnare la sufficienza. Un'altra delusione da Ridley Scott, ma ormai mi ci sto abituando.

Il film è un discreto mix fra un legal thriller e un dramma familiare. La tensione è un po' altalenante, alcuni dialoghi sono ottimi, altri eccessivamente melodrammatici. Le interpretazioni di Downey jr. e Duvall sono davvero ottime ma finiscono un po' con il fagocitare tutto il film. Comunque da vedere.

Non è un capolavoro questo Episodio VII ma comunque un film di buon livello. Abrams gira di fatto un reboot di Episodio IV (e la mano della Disney si nota), però c’è azione, divertimento e alcune citazioni e rimandi alla Trilogia classica sono davvero notevoli. I nuovi protagonisti: la scelta di Daisy Ridley è ottima, quella di John Boyega e Adam Driver molto meno. Il droide BB-8 è azzeccato in pieno (soprattutto come oggetto di merchandising…).
Da notare che nell’adattamento italiano, in accordo con la Lucasfilm, si è deciso di ripristinare i nomi originali dei personaggi modificati nella Trilogia classica uscita in Italia. Quindi, dopo averli chiamati per quasi 40 anni Ian Solo, Leila Organa e Dart Fener, ora sono Han Solo, Leia Organa e Darth Vader, come in inglese. Scelta dettata quasi sicuramente da motivi commerciali ma per me senza senso.

Gran bel film. Ottima la sceneggiatura dei Coen, impeccabile la regia di Spielberg. Tom Hanks torna ai suoi migliori livelli e tiene senza problemi il film sulle spalle. La prima parte forse è un po' lenta ma la seconda è eccezionale. Da vedere.

Godibile film d'avventura marinaresca. Ormai collaudata la regia di Howard e buona anche la scelta del protagonista (Hemsworth). Prima parte un po' troppo lenta ma quando entra in scena la balena la tensione sale e le scene d'azione sono notevoli.

Gradevole commedia che si regge sulle spalle (larghe) di Giallini. Qualche gag divertente e una trama scorrevole, anche se a tratti un po' irreale.

Thriller abbastanza fiacco e scontato, che tenta di mescolare un po' di Seven con Il Silenzio degli innocenti. Hopkins appare ormai bollito. Tutto sommato però una sufficienza la strappa.

Uno dei peggiori film di fantascienza che abbia mai visto. Recitazione dilettantesca, dialoghi risibili, casting pessimo, sceneggiatura ai limiti del ridicolo. Inguardabile sotto ogni punto di vista.

Buona trasposizione del romanzo best seller di Andy Weir (di cui consiglio la lettura agli appassionati di fantascienza e tecnologia). Il film è tecnicamente molto ben realizzato, la regia e la fotografia sono ottime. La seconda parte del film taglia la trama originale in alcuni punti. Il finale del libro è un po' diverso, più plausibile e meno spettacolare, ma tutto sommato nel cambio il film ci guadagna. Di sicuro un passo avanti per Scott dopo Prometheus (deludente) e Exodus (inguardabile).

Gran bel film. Sollima dipinge un affresco potente dell'Italia di oggi, servendo al pubblico una regia ottima, una fotografia fantastica, dei dialoghi tesi ed efficaci e alcune scene d'azione spettacolari. La sceneggiatura riduce molto la trama del libro di De Cataldo&Bonini, elimina alcuni personaggi, scava poco nella loro psiche e, forse, sul finale pecca un po' d'ingenuità ma sono errori tutto sommato perdonabili. Il cast è quasi perfetto: Borghi è eccezionale, Favino impeccabile. Forse Amendola non era l'attore più adatto a interpretare il Samurai e Germano qui è al di sotto della sua media (di solito altissima). Colonna sonora splendida ma a tratti un po' troppo invadente, qualche silenzio in più non avrebbe guastato.

Buona la ricostruzione degli eventi. Perfetto il protagonista. Film necessario per far conoscere, e ricordare in futuro, una delle pagine più oscure che lo sport abbia mai conosciuto.

Film solido, ben diretto e interpretato. Notevole la fotografia. Alcune scene d'azione sono mozzafiato. La sceneggiatura è buona ma non eccezionale, fra i film sul narcotraffico "Traffic" era decisamente di un altro livello.

Discreto film. Non ha particolari picchi di qualità nella sceneggiatura o nelle interpretazioni. Discreta la fotografia. E' tutto abbastanza ben fatto ma non è un film che resta nella memoria. Visto con il 3D ma non ne vale la pena, il film non ci guadagna nulla (guadagnano solo le sale che spillano 2/3 euro in più a biglietto), ma è un discorso che non vale solo per questo film, ne sto ancora aspettando uno che abbia davvero un senso vedere in 3D.

Passano gli anni e i film ma purtroppo non cambia il mio giudizio su Eli Roth: un raccomandato (da Tarantino) di successo. Tanta pubblicità e poca sostanza. Anche The Green Inferno (come Hostel) delude e non poco. Le tanto strombazzate scene truculente sono sì e no un paio (e nemmeno originali), le altre fanno più ridere che disgusto: quando i cannibali condiscono i pezzi del ciccione e li infornano sembra di vedere "Scary Movie" piuttosto che un vero horror. Il divieto ai minori di 18 anni è ridicolo.

Tritate e frullate le trame di Rocky 1 e 2, togliete il pathos, le emozioni, le musiche di Bill Conti e il risultato è questo Southpaw: il più brutto film sulla boxe che abbia mai visto. Sceneggiatura imbarazzante (scontatissima e con buchi e passaggi inspiegabili), musiche (rap e hip hop) orrende e un Gyllenhaal lontano anni luce dalle sue recenti, ottime, interpretazioni. Con una perla trash assoluta: le parole del telecronista che descrive gli incontri. Sono talmente fasulle, artefatte e didascaliche da sembrare quelle di un cinegiornale dell'Istituto Luce. Aridatece Balboa!

Regia, montaggio e fotografia sono spettacolari, all'altezza del miglior Mann, ma la sceneggiatura e le interpretazioni lasciano veramente a desiderare. Il finale è inverosimile e affrettato, la scelta di Hemsworth come protagonista è completamente sballata.

Bellissimo. Interpreti eccezionali, dialoghi perfetti e una storia che colpisce lo spettatore come un diretto in faccia sin dalla prima scena. E' davvero un peccato che Caligari abbia potuto girare solo 3 film in carriera. Colpevolmente trascurato da tutto il cinema italiano, in primis dai produttori, ora che è morto lo applaudono a Venezia gli stessi che gli hanno sbattuto le porte in faccia per 30 anni. Dovrebbero vergognarsi! Un plauso a Valerio Mastandrea che si è battuto per riuscire a far girare il film e a portarlo nelle sale. Da vedere.

Film estremamente mediocre. Trama imbarazzante per pochezza: in pratica è un remake del primo film, con la differenza che, almeno nel primo, uno non conosce la storia, qui invece si sa già tutto. Da evitare.

Discreto film, è del 2009 ma esce nelle sale dopo ben 6 anni a causa di vari problemi. Nel frattempo De Matteo si è fatto notare come buon autore e regista con "Gli equilibristi" e "I nostri ragazzi". L'idea di base è buona ma la sceneggiatura forza e velocizza un po' troppo alcuni passaggi e i personaggi sono decisamente troppo calcati. Comunque si può vedere.

Film corale molto divertente e scorrevole, ben interpretato da un casting azzeccato e in parte, che tocca anche temi sociali di attualità. Al di sopra della media delle solite commedie italiane.

Condivido il giudizio della redazione, si tratta di un vero "ufo cinematografico": un horror grottesco, disturbante e sopra le righe, condito da humour nero, che a tratti deraglia e sconfina nel trash.