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Per due settimane, dal 15 al 19 gennaio 2014 e dal 22 al 26 gennaio, l'Alphaville Cineclub di Roma propone una selezione monografica delle opere di Ingmar Bergman girate dal 1958 al 1969.
Regista svedese, Ingmar Bergman debutta infatti proprio nella regia teatrale ed a questa attività si dedica alternativamente nel corso di tutta la sua vita ed anche dopo le sue affermazioni internazionali come cineasta; dal 1963 al 1966 dirige il Reale teatro drammatico di Stoccolma. Gira il suo primo film, “Kris” (Crisi), nel 1945. Autore tra i più prolifici della Storia del Cinema, scrive lui stesso i soggetti e le sceneggiature delle sue pellicole, tutte incentrate sull’analisi dei sentimenti umani e del loro adeguarsi o meno ad una ipotesi anche trascendente, scavando nella complessità dei personaggi centrali, spesso femminili, con rigore e coerenza anche estetica di purezza e semplicità assoluta; ha spesso intrattenuto con gli attori rapporti stretti e prolungati, preferendo la loro collaborazione nell’arco di molti film e concependo a volte le sceneggiature in relazione alle loro personalità (basti pensare ai rapporti profondi e spesso sentimentali con molte attrici protagoniste dei suoi lavori, da Bibi Andersson a Liv Ulmann).
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