A Maggio le major italiane calano i pezzi da novanta: la fa da padrone Warner Bros che fin dal primo del mese approfitta delle scuole chiuse per riempire le oltre 400 sale che proiettano “Hunger Games”, film più che dignitoso per il target adolescenziale cui si rivolge, tratto dal primo di tre libri di fantascienza e dunque con molte cose lasciate in sospeso in attesa dei sequel; dieci giorni dopo porterà in sala il nuovo film dell’accoppiata Tim Burton – Johnny Depp “Dark Shadows”, commedia ironica in salsa gotico-fantasy; a fine mese un altro titolo di rilievo, “Molto forte, incredibilmente vicino”, tratto dal romanzo di Jonathan Safran Foer, e contemporaneamente la distribuzione di “Men in Black 3” dal catalogo Sony. Le altre grandi distribuzioni non stanno a guardare, a parte Medusa ancora impegnata con il film di Woody Allen: 20th Century Fox propone il thriller fantascientifico “Chronicle”, girato come se fosse un documentario, e sempre rimanendo in ambito “Another Earth”, che a leggere la trama richiama molto “Melancholia” di Lars Von Trier; 01 Distribution punta su Cronenberg e il suo “Cosmopolis”, altra chanche per Robert Pattinson di dimostrare qualità attoriali, e gli affianca il thriller “Margin Call”, occasione ormai rara di rivedere Kevin Spacey sul set; punta sul pecoreccio Universal Pictures con la reunion degli studenti di “American Pie – Ancora insieme”, dopo 10 anni in cui i nuovi titoli della serie hanno interessato soltanto il mercato dell’Home Video; chiude il mese Filmauro con l’ennesima invasione aliena di “Attack the Block”.
Dall’Europa si muove ben poco: l’Italia è al palo, limitandosi a qualche piccolo film di esordienti o semisconosciuti e ad un film vacanziero incredibilmente girato dal regista di genere Claudio Fragasso, che nonostante la locandina cinepanettone-style difficilmente troverà ampio spazio nelle sale, presentato da una distribuzione prettamente regionale; i vicini francesi si confermano i più attivi, senza considerare che il mese graviterà attorno al Festival di Cannes (dal 16 al 27): si va dal film a episodi “Gli infedeli”, con Jean Dujardin fresco di Oscar, alle attese conferme di Philippe Lioret (“Tutti i nostri desideri” a due anni da “Welcome”) e della svizzera Ursula Meier (“Sister” cinque anni dopo l’ottimo esordio con “Home”, entrambe coproduzioni tra Francia e Belgio o Svizzera). Da oltremanica arriva “Il pescatore di sogni” di Lasse Hallström, un po’ meno sulla cresta dell’onda dopo il pessimo “Dear John”.
Infine due consigli dagli States, fuori dal giro delle grandi distribuzioni: chi apprezza l’horror non può perdersi “Quella casa nel bosco”, ambiziosa opera prima che ambisce al ruolo di pietra miliare del genere; sui classici binari della commedia drammatica si muove invece “Killer Joe”, nuovo film nientemeno che di William Friedkin, l’autore de “L’esorcista”, presentato e a lungo applaudito all’ultimo Festival di Venezia. |
