Col Festival di Berlino a metà mese e la cerimonia degli Oscar in chiusura, Febbraio è caratterizzato da uscite di grandi film passati per i festival o in procinto di passarvi. L'offerta del primo weekend viene da Cannes, con due film presentati in concorso: “Another Year”, solito prodotto di livello (e di resistenza, caratteristica di un regista incapace di scendere sotto le due ore) girato da Mike Leigh, e “Biutiful” di Inarritu, che è valso a Javier Bardem la Palma per la recitazione ex-aequo con Elio Germano, oltre alla candidatura all'Oscar.
Il secondo weekend parla italiano, non solo per i due film in uscita (l'opera prima di Paola Randi e la seconda di Gianni De Gregorio), quanto per la familiarità con “Rabbit Hole” di John Cameron Mithell, presentato al Festival di Roma e con la Kidman in nomination per l'Oscar, e con “Burlesque”, musical Aguilera-centrico passato al Festival di Torino.
Il meglio deve ancora venire, con i pezzi da novanta che usciranno a metà mese: sempre da Torino arriva “Un gelido inverno – Winter's Bone”, con le sue 4 candidature; Roma propone “Il padre e lo straniero” di Ricky Tognazzi e la commedia horror di John Landis “Ladri di cadaveri – Burke & Hare”, mentre Venezia spazia dal 3D di “The Shock Labyrinth: Extreme” all'affascinante e contorto “Cigno nero – Balck Swan” di Darren Aronofsky, 5 nomination; la metà esatta di quelle del nuovo film dei fratelli Coen, “Il Grinta”, western – road movie che aprirà la Berlinale giovedì prossimo. L'ultimo weekend del mese porta in sala “127 Ore” di Danny Boyle con le sue 6 nomination, due giorni prima della notte degli Oscar.
C'è un'altra corrente che caratterizzerà i prossimi weekend in sala, oltre a quella dei festival: è l'onda lunga dei grandi incassi italiani, frutto di commedie simpatiche e prive di pretese artistiche; dopo “Benvenuti al Sud”, “La banda dei Babbi Natale”, “Che bella giornata”, “Qualunquemente” e “Immaturi”, il prossimo successo al botteghino sarà “Femmine contro maschi” di Fausto Brizzi, brutto (importa qualcosa?) sequel del brutto “Maschi contro femmine”. Promette poco meglio “Manuale d'amore 3” di Giovanni Veronesi, terzo capitolo che si affida nuovamente a Verdone e Scamarcio con una new-entry di peso quale Bob De Niro. Gli altri appuntamenti col cinema italiano sono “Gianni e le donne”, secondo film di Gianni Di Gregorio dopo il successo di “Pranzo di Ferragosto”, e “Into Paradiso”, buon esordio di Paola Randi.
La solita flotta di commedie da oltreoceano è composta da “I fantastici viaggi di Gulliver”, dove Jack Black dà il peggio di sé, per di più in 3D, “Come lo sai” con un cast di forte richiamo e il sentimentale “Amore e altri rimedi” con Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway; altro genere, altra coppia con Liam Neeson e Diane Kruger nel thriller “Unknown – Senza identità”, per chiudere con la fantascienza di “Sono il Numero Quattro” e con la produzione 3D di Cameron “Sanctum”. L'europa propone due soli prodotti d'interesse: la commedia sentimentale “Il truffacuori”, titolo deciso attraverso un sondaggio online, e il documentario su “Ayrton Senna”, morto a 34 anni durante il Gran Premio di San Marino del '94. |