Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Maggio 2010 Maggio al cinema

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a cura di Glauco Almonte
Maggio si presenta indiscutibilmente come il mese più caotico quanto alle uscite in sala: approfittando del Festival di Cannes, che da mercoledì 12 a domenica 23 sposterà gran parte dell’attenzione della stampa dai cinema nostrani alle opere sulla Croisette, molti distributori hanno scelto come data d’uscita giorni diversi dal canonico venerdì; scelta giustificata per il “Robin Hood” di Ridley Scott, che esce in sala il giorno stesso in cui inaugura la kermesse francese, ma dietro a Russell Crowe vanno in tanti, troppi, con cinque film spalmati su cinque giorni atipici. A proposito di Robin Hood: come operazione commerciale è più che comprensibile, ma presentarlo nel trailer come “la storia mai raccontata” sfiora il ridicolo, se aggiungiamo che le scene non immediatamente riconducibili all’immaginario collettivo legato all’arciere di Sherwood richiamano scene de “Il gladiatore”… Tra i film “ribelli” non si può non segnalare “Prince of Persia – Le sabbie del tempo”, l’ennesima versione cinematografica di questi ultimi anni tratta da videogiochi: Jake Gyllenhaal indosserà i panni, con un cospicuo aiuto della computer-grafica, del principe Dastan, alleato alla bella Gemma Arterton per entrare in possesso delle “sabbie del tempo”, tempo che la Disney, che produce questo blockbuster, prova a riportare indietro di vent’anni nella veste grafica più moderna possibile.
Il primo weekend è a suo modo ancor più originale, con un numero di film italiani in uscita mai visto prima: si va dalla prima regia di Stefania SandrelliChristine Cristina”, fuori concorso al Festival di Roma lo scorso ottobre, al secondo lungometraggio di Claudio GiovannesiFratelli d’Italia”, una docu-fiction presentata sempre a Roma nella sezione ‘Extra’ (la migliore, a detta di chiunque abbia seguito la manifestazione capitolina), tre storie di giovani immigrati alle prese con una società – siamo ad Ostia, quartiere periferico di Roma sul Mar Tirreno – che offre poco a loro come ai loro coetanei italiani. Da un festival all’altro, “Due vite per caso” (il cui primo titolo era “Aspettando Godard”) è un’altra opera prima, che all’ultima Berlinale ha fatto registrare il tutto esaurito al punto che in molti, tra i giornalisti inviati, non l’hanno ancora visto. Tutt’altro che un’opera prima è invece “Le ultime 56 ore”, girato dal quel Claudio Fragasso che negli ultimi anni si è dato agli action-movie “all’italiana”, spesso polizieschi, tanto per il cinema quanto per la televisione, ma che i più attenti non possono non ricordare quale regista di horror di livello tale da essere passati alla storia del cinema (“Troll 2” è nella “bottom 100” mondiale di imdb). Il film da non perdere davvero è “Draquila – L’Italia che trema”, documentario di Sabina Guzzanti sulla gestione del terremoto aquilano dell’anno scorso, che definire discutibile è dir poco.
Proseguendo il discorso sui film italiani, altre tre uscite sono degne di segnalazione: il secondo weekend saranno distribuiti, presumibilmente in poche copie, il secondo film di Federico Zampaglione (che dopo la commedia “Nero bifamiliare” passa al thriller-horror con “Shadow”) e la coproduzione austro-italiana “Non è ancora domani (La Pivellina)”, vincitore l’estate scorsa del Festival di Pesaro. Il weekend successivo sarà la volta del film più atteso, l’unico italiano in concorso a Cannes: “La nostra vita” di Daniele Luchetti, con Elio Germano nuovamente protagonista dopo l’ottima prova di “Mio fratello è figlio unico”.
Non solo italiani in sala, come è ovvio e come le quote di mercato riservate al cinema americano impongono: un paio di commedie (“Notte folle a Manhattan” e “Piacere, sono un po’ incinta”) fanno da prologo al film più pubblicizzato dell’anno, “Sex and the City 2”, il ritorno delle “ragazze” newyorkesi dedite al cambio d’abito e di partner con vertiginosa frequenza. Cambio di genere per “The Final Destination”, primo titolo 3D della saga iniziata dieci anni fa e che si sperava conclusa nel 2005, mentre tutt’altro prodotto è “The Road”, opera pseudo-indipendente tratta dal romanzo di Cormac McCarthy che ha stentato a trovare una distribuzione in Italia – il merito è di Videa CDE.
Ultimi cinque titoli da segnalare: lo spagnolo “Manolete”, girato 3 anni fa e da allora più volte annunciato, il 14 maggio dovrebbe essere la volta buona; l’iraniano “Copia conforme” firmato da un maestro del calibro di Abbas Kiarostami; il provocatorio “La papessa” su Giovanna, figura che gli storici confermano essere esistita, mentre la Chiesa nega; il brillante “The Last Station”, presentato al Festival di Roma e di cui per qualche mese si erano perse le tracce; infine, il terzo episodio di una trilogia che era partita con il piede giusto ma che si è un po’ raffreddata col passare del tempo: “La regina dei castelli di carta”, ultimo atto della saga “Millennium” scritta da Stieg Larsson e portata sullo schermo da Niels Arden Oplev (“Uomini che odiano le donne”) e Daniel Andresson (“La ragazza che giocava con il fuoco” e quest’ultimo, in uscita il 28 maggio).
Maggio 2010 al cinema
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Draquila - L'Italia che trema | Maggio 2010 al cinema
Due vite per caso | Maggio 2010 al cinema
La nostra vita | Maggio 2010 al cinema
La regina dei castelli di carta | Maggio 2010 al cinema
Le ultime 56 ore | Maggio 2010 al cinema
Notte folle a Manhattan | Maggio 2010 al cinema
Piacere, sono un po' incinta | Maggio 2010 al cinema
Prince of Persia - Le sabbie del tempo | Maggio 2010 al cinema
Robin Hood | Maggio 2010 al cinema
Sex and the City 2 | Maggio 2010 al cinema
Christine Cristina | Maggio 2010 al cinema
Copia conforme | Maggio 2010 al cinema
Fratelli d'Italia | Maggio 2010 al cinema
La papessa | Maggio 2010 al cinema
Non è ancora domani (La Pivellina) | Maggio 2010 al cinema
Shadow | Maggio 2010 al cinema
The Final Destination | Maggio 2010 al cinema
The Last Station | Maggio 2010 al cinema
The Road | Maggio 2010 al cinema
Manolete - Fra mito e passione | Maggio 2010 al cinema
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