“Femmine contro maschi” mantiene la vetta del Box Office, conquistata fin dall'uscita di 10 giorni fa: i due milioni e mezzo del weekend rappresentano un terzo dell'incasso totale del film, una cifra di tutto riguardo ma più bassa rispetto ai grandi incassi italiani del mese di gennaio. Proprio il confronto tra l'ultimo weekend di gennaio e quello appena trascorso dà la conferma che l'effetto natalizio, protrattosi più del previsto in virtù del grande successo delle pellicole uscite un mese fa, è ormai finito: per la prima volta nell'anno sono stati spesi meno di 10 milioni, contro i 15 di due settimane fa.
Il calo del 30% si riflette in un calo ancor più consistente delle pellicole italiane già in sala, con “Immaturi” che in una settimana perde il 40%, “Qualunquemente” oltre il 50% e “Che bella giornata” il 60%; resistono meglio i film stranieri, da “I viaggi di Gulliver” (-20%) a “Il discorso del Re” (-15%). L'altro piatto della bilancia, quello delle nuove uscite, pesa ben poco: il 3D prodotto da Cameron, “Sanctum”, porta a casa la miseria di 1,2 milioni (“Avatar” ne incassò 10 alla sua prima uscita), passano inosservati “Burlesque”, il musical di Cher e Christina Aguilera, e la commedia francese romantica “Il truffacuori”, entrami attorno ai 300 mila euro, meno ancora “Rabbit Hole”, nonostante l'uscita in 90 sale, che paga l'uscita a metà strada tra nomination e consegna degli Oscar, oltre alla lontananza dal Festival di Roma. Le due uscite italiane vanno altrettanto male, con “Gianni e le donne”, ben lanciato dalla critica e dal successo del precedente “Pranzo di Ferragosto”, ottavo in classifica con 330 mila euro, mentre la bella opera prima di Paola Randi, “Into Paradiso”, è stato distribuito bene solo in Campania, con il risultato di un ventesimo posto e meno di 50 mila euro portati a casa.
La prossima settimana si vedrà se il calo di questa settimana sia stato un caso o meno: con l'uscita dei fratelli Coen, di Aronofsky, di un'altra commedia da San Valentino e dell'attesa fantascienza di “Sono il numero Quattro”, il risultato minimo è tornare sopra i 10 milioni di incasso totale nei cinema monitorati da Cinetel. |