Ben poco di nuovo sotto il sole della Costa Azzurra... Eric Besnard sceglie Parigi, Nizza e Monaco (chiamalo scemo) per ambientare un thriller con un buon ritmo, ma costruito su un’unica semplice regola: ogni cosa che accade o che viene progettata è un bluff e il vero “colpo” viene svelato solo alla fine, quando in molti ormai, se non altro per esclusione, hanno capito chi è “il pollo”. La regola è che il pollo ci deve per forza essere: facile che sia uno solo, facile dunque costruire e poi disfare alleanze, fino a lasciare dall’altro lato della barricata chi ci stava fin dall’inizio. Considerando che i colpi di scena sono praticamente l’unico leit-motiv di questo copione, Besnard fa fin troppo nascondendo trabocchetti ovunque e mantenendo costante il ritmo, aiutato dalla presenza di un serafico Jean Reno affiancato da molti uomini d’azione.
Spicca la presenza di Valeria Golino in un ruolo atipico, per l’occasione con un look inedito; al suo fianco è protagonista il poco espressivo ma sufficientemente simpatico Jean Dujardin, mentre comprimario è l’inossidabile François Berléand. Il resto è una schiera di figuranti che cercano di incasinare il tutto ma finiscono semplicemente per ingrossare la marea che si muove da un lato, finendo per dar risalto all’isolamento dell’ispettrice Julia: è regola d’oro che chi stringe molte alleanze si veda poi superato da chi l’alleanza l’ha stretta prima dei titoli di testa...
In definitiva un film estivo, che si può vedere a tempo perso mentre si sta in vacanza; esce però a inizio giugno, in anticipo sulla stagione balneare col rischio di abbandonare le sale anzitempo. Per chi volesse un paio d’ore di svago tra un mojito e un falò sulla spiaggia è l’ideale. |