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Recensione: Shoot'Em Up - Spara o muori

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Shoot'Em Up - Spara o muori
titolo originale Shoot'Em Up
nazione U.S.A.
anno 2007
regia Michael Davis
genere Azione
durata 86 min.
distribuzione Eagle Pictures
cast C. Owen (Smith) • M. Bellucci (DQ) • P. Giamatti (Hertz) • G. Bryk (Uomo solitario)
sceneggiatura M. Davis
musiche P. Haslinger
fotografia P. Pau
montaggio P. Amundson
uscita nelle sale 11 Aprile 2008
media voti redazione
Shoot'Em Up - Spara o muori Trama del film
Durante una sparatoria, viene uccisa una donna incinta, ed un uomo che si trovava lì durante l'accaduto, un certo Smith, decide di far nascere il bambino della donna che sembra il vero obiettivo dei killer. Mentre cerca di scoprire chi sono i malviventi che hanno ucciso la donna, decide di prendersi cura del bambino chiedendo l'aiuto di una bella prostituta che si chiama DQ...
Recensione “Shoot'Em Up - Spara o muori”
a cura di Riccardo Rizzo  (voto: 6,5)
"Fottetevi fottuti fottinculo!"

Ha ragione Paul Giamatti, alias Hertz, quando dice che guardare la violenza è divertente, e Shoot’em up ne è l’esempio lampante.
Neanche cinque minuti e Clive Owen fa più morti di Rambo quando si sveglia con la luna storta, roba che quello visto in Sin City al confronto era un tenero agnellino… La forza perversa con la quale inizia il film si nutre di contesti assurdi e situazioni paradossali, che catapultano lo spettatore in un delirio di dialoghi impossibili e gag(s) demenziali. Teoricamente si può prendere o lasciare, ma questo mix di heavy metal e pallottole fumanti non lascia molto scampo: fin dall’inizio il ritmo martellante e il montaggio frenetico annichiliscono qualsiasi tipo di ragionamento basato sulla logica o sul significato nascosto di ciò che si vede. Se colui che rappresenta il Bene lo vediamo perennemente incazzato e intento a uccidere qualcuno, evidentemente significa che l’unica cosa da fare è dimenticarsi di tutto e di tutti e sedersi comodi su una poltrona a godersi tanta carneficina; del resto, proprio quando il film cerca di far riflettere sul problema delle armi in America (e sul loro ab-uso) si ha la strana sensazione di chi ti compra un pallone e ti porta su un prato immenso e ti dice di non giocare…
Il merito di Michael Davis è invece quello di aver dato una prospettiva ludica alla violenza rappresentata, rendendo il film una sorta di videogioco al quale tutti noi vorremmo giocare: alzi la mano chi non ha mai voluto provare, almeno una volta, la sensazione di goduria nell’uccidere centinaia di persone con la scusa di fare del bene! Si ignorano le cause del perché il misterioso sig. Smith diventi un angelo sterminatore per salvare la vita di un bambino (da evitare ogni parallelismo con i Figli degli uomini!...) che diventa il motore dell’azione, ma ciò che importa è l’azione stessa, nient’altro. Non importa che la Bellucci non sappia né recitare né doppiare (sebbene la trovata della parlata napoletana nei momenti di ira sia divertente), non importa che la regia sia tanto geniale quanto disordinata e imperfetta, e non importa che i giornali parlino solo ed esclusivamente della sparatoria orgasmica con la nostra bella Monica avvinghiata a Clive Owen mentre questi uccide una ventina di persone. Quello che importa è che questo film un po’ splatter un po’ fumetto sa far ridere e per un’ora e mezza distoglie da pensieri e preoccupazioni della vita di tutti i giorni.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (12 Commenti, 50% gradimento) Tesla 8 Dicembre 2013 ore 22:46
voto al film:   8

Medaglia d'Oro (313 Commenti, 59% gradimento) Pangur Medaglia d'Oro 9 Gennaio 2013 ore 18:29
1 1
voto al film:   4,5

Super trash, veramente super!
Utente di Base (39 Commenti, 54% gradimento) bartman 29 Aprile 2011 ore 15:21
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 26 Aprile 2011 ore 18:16
1 1
voto al film:   4,5

Quando Clive Owen riesce a salvarsi grazie alle sue carote, ammetto di essermi fatta una delle risate più belle derivanti dai più brutti film visti.
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