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Yeo-jin è una ragazina che vive felicemente con il padre. La sua migliore amica Jae-young si prostituisce mentre Yeo-jin la aiuta nel trattare con la clientela e nel mettere da parte gli incassi per il viaggio che desiderano fare insieme in Europa. Un giorno, mentre Jae-young è in un motel con un cliente, Yeo-jin è di guardia per avvistare i poliziotti che cercano le prostitute minorenni. Ad un certo punto si distrae e non nota degli agenti che entrano nel motel. Subito prima di essere presa dalla polizia, Jae-young salta da una finestra precipitando al suolo. |
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"L’abuso del corpo."
Il decimo film di Kim Ki-Duk (cronologicamente precedente a Ferro 3) è una storia d’amore e violenza.
L’autore coreano non urla il dolore ma lo insinua sottovoce; tace la "rivolta" interiore dei personaggi e quindi la rende sconvolgente.
Il film si articola in tre capitoli diversissimi tra loro, che spaziano dal rapporto femminile sino all’ "on the road" meditativo, toccando macchie di sangue e abissale disperazione. Sguardi incrociati attraverso finestre di fronte o specchi intimamente riflettenti, suggeriscono uno sguardo indiscreto dolcemente arroccato sulla crepa nel muro.
Ma come lo spettro che riempiva la casa vuota, la buona samaritana conoscerà la perversione: in bilico tra espressione poetica e morbosità, rimuoverà gli ostacoli e ritornerà umana attraverso l’illusione del quotidiano. Attraverso l’improvvisa espulsione dello sguardo e il percorso emotivo di quel padre che la osserva in silenzio.
Gli oggetti da pesca de "L’isola" sembrano lontani; il cineasta si esibisce nel più crudele logoramento psicologico, mescolando lacrime ad acqua, amore e morte. Compone l’inquadratura ricreando la tensione pittorica del miglior Kitano e finendo per strappare e portare sullo schermo un brandello di poesia (irrisolta).
Con il gusto lirico dell’ "implicito" e un linguaggio consumato dalla carnalità dei corpi, Kim Ki-duk continua il viaggio nel cuore umano, nei suoi pericoli e nella sua ricerca di una purezza e di un perdono impossibile.
Orso d’argento per la Miglior Regia a Berlino 2004. |
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News sul film “La Samaritana” |
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Nominations IOMA: i vincitori il 30 Aprile ( 3 Aprile 2006)
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