Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Recensione: La Samaritana

Scrivi un Commento COMMENTA Vota il film 5 VOTI Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
La Samaritana
titolo originale Samaria
nazione Corea del Sud
anno 2004
regia Kim Ki-duk
genere Drammatico
durata 95 min.
distribuzione Mikado Film
cast U. Lee (Young-gi) • K. Ji-min (Yeo-Jin) • M. Seo (Jae-Young)
sceneggiatura K. Ki-duk
musiche P. Ji
fotografia S. Sang-Jae
montaggio K. Ki-duk
uscita nelle sale 17 Giugno 2005
media voti redazione
La Samaritana Trama del film
Yeo-jin è una ragazina che vive felicemente con il padre. La sua migliore amica Jae-young si prostituisce mentre Yeo-jin la aiuta nel trattare con la clientela e nel mettere da parte gli incassi per il viaggio che desiderano fare insieme in Europa. Un giorno, mentre Jae-young è in un motel con un cliente, Yeo-jin è di guardia per avvistare i poliziotti che cercano le prostitute minorenni. Ad un certo punto si distrae e non nota degli agenti che entrano nel motel. Subito prima di essere presa dalla polizia, Jae-young salta da una finestra precipitando al suolo.
Recensione “La Samaritana”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 7)
"L’abuso del corpo."

Il decimo film di Kim Ki-Duk (cronologicamente precedente a Ferro 3) è una storia d’amore e violenza.
L’autore coreano non urla il dolore ma lo insinua sottovoce; tace la "rivolta" interiore dei personaggi e quindi la rende sconvolgente.
Il film si articola in tre capitoli diversissimi tra loro, che spaziano dal rapporto femminile sino all’ "on the road" meditativo, toccando macchie di sangue e abissale disperazione. Sguardi incrociati attraverso finestre di fronte o specchi intimamente riflettenti, suggeriscono uno sguardo indiscreto dolcemente arroccato sulla crepa nel muro.
Ma come lo spettro che riempiva la casa vuota, la buona samaritana conoscerà la perversione: in bilico tra espressione poetica e morbosità, rimuoverà gli ostacoli e ritornerà umana attraverso l’illusione del quotidiano. Attraverso l’improvvisa espulsione dello sguardo e il percorso emotivo di quel padre che la osserva in silenzio.
Gli oggetti da pesca de "L’isola" sembrano lontani; il cineasta si esibisce nel più crudele logoramento psicologico, mescolando lacrime ad acqua, amore e morte. Compone l’inquadratura ricreando la tensione pittorica del miglior Kitano e finendo per strappare e portare sullo schermo un brandello di poesia (irrisolta).
Con il gusto lirico dell’ "implicito" e un linguaggio consumato dalla carnalità dei corpi, Kim Ki-duk continua il viaggio nel cuore umano, nei suoi pericoli e nella sua ricerca di una purezza e di un perdono impossibile.
Orso d’argento per la Miglior Regia a Berlino 2004.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (12 Commenti, 10% gradimento) marcopecs 2 Agosto 2015 ore 00:23
voto al film:   7,5

Medaglia d'Oro (313 Commenti, 59% gradimento) Pangur Medaglia d'Oro 1 Giugno 2012 ore 20:33
voto al film:   6

Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Forse 1 Giugno 2012 ore 19:25
voto al film:   8

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 18 Maggio 2012 ore 14:03
voto al film:   8

Medaglia di Bronzo (76 Commenti, 30% gradimento) Pierrot Medaglia di Bronzo 13 Settembre 2011 ore 17:40
voto al film:   7

News sul film “La Samaritana”
La Samaritana Nominations IOMA: i vincitori il 30 Aprile Nominations IOMA: i vincitori il 30 Aprile  ( 3 Aprile 2006)
Ultime Schede
One on one
Moebius
Pietà
Il soffio
Time
L'arco
La Samaritana
Ferro 3 - La casa vuota
Primavera, Estate, Autunno, Inverno...e ancora Primavera
Bad Guy
Indirizzo sconosciuto
L'isola - Seom
Kim Ki-duk
Lo sguardo non è mai dottrina
Kim Ki-duk
Leggi l'intervista a Kim Ki-duk per “L'arco
COMPRA
IL DVD
Compra il Dvd La Samaritana