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Una visione dell’America di oggi e dei conflitti in Iraq e Afghanistan attraverso tre differenti e opposte chiavi di lettura: quella di un senatore deciso e senza paure, quella di un bravo professore universitario e quella dei giovani del presente, combattuta tra il desiderio di essere protagonisti di questa guerra e quella di tenersene fuori, perché tanto le cose non potranno che peggiorare. Quali riscontri avranno le scelte di chi sta al potere sull’esistenza degli altri? |
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Quanti film sono stati realizzati dopo l’11 settembre per raccontare il conflitto in Iraq?
"Lions for Lambs" è solo un altro titolo che si va ad aggiungere alla già ampia lista di tutti quei precedenti tentativi in celluloide di raccontare i retroscena di questa guerra, così attuale eppure così nascosta.
Leoni per agnelli, così recita il titolo nella versione nostrana: i “leoni”: i soldati che combattono nelle operazioni di guerra indegne anche di giustificazione; gli “agnelli”: quelli al potere. La nuova pellicola di Robert Redford – presentata fuori concorso alla sezione Cinema 2007 della Festa di Roma – è stata preannunciata dalla critica come “il film più discusso dell’anno”. Ma di discussioni nel film, oltre quella che c’è tra il professor Redford e il suo giovane studente e tra la giornalista Meryl Streep e il senatore senza scrupoli Tom Cruise, non se ne vede l’ombra. Anzi il film oltre a non far discutere non si mette neanche in discussione: offre il punto di vista di un regista che guarda con timore e disprezzo un atteggiamento sociale sbagliato ma ormai fin troppo consolidato. Nulla di nuovo quindi dal fronte occidentale, se non una buona prova di regia, matura ed asciutta che intreccia con maestria tre filoni narrativi differenti, autonomi ma collegati tra loro dalla incontrastabile forza del potere. Buona anche la prova del cast: tre attori Tom-Robert-Meryl che sanno come muoversi e sanno creare ascolto, aiutati senz’altro da una costruzione dei dialoghi che punta su un tocco di retorica, lanciando dei messaggi da dover cogliere dietro le righe.
Attore e regista di se stesso, Redford piace nel primo ruolo mentre annoia un po’ nel secondo e, nonostante conosca il giusto equilibrio per costruire le inquadrature e muovere la macchina da presa, non va a fondo nelle tematiche e non colpisce. Quei soldati del nostro presente “vanno a combattere per quelli che ignorano persino la situazione di degrado dei quartieri in cui sono cresciuti”, recita una battuta del film, ma l’analisi rimane in superficie e la domanda alla fine rimane aperta, come quella tra i due ragazzi, posta a conclusione: “Cosa ne sarà di te?”. |
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Film che affronta un tema molto forte im modo a mio avviso appropriato, senza prendere una posizione troppo marcata. Per gli amanti del genere politico!
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Non male, il film è (di)chiaratamente una mossa d' accusa contro l' invisibile, ma pesantissimo potere che grava sul capo di ciascun essere umano, nel film ben rappresentato da esponenti di alcune delle diverse "classi" sociali Americane, in lotta con questo potere e, inesorabilmente, anche con loro stessi.
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News sul film “Leoni per agnelli” |
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"Leoni per agnelli": un atto d'accusa (21 Dicembre 2007)
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Robert Redford e Tom Cruise a Berlino (26 Ottobre 2007)
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"Leoni per agnelli" alla Festa del Cinema (23 Ottobre 2007)
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Festa di Roma: giovedì su il sipario (15 Ottobre 2007)
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Festa di Roma: con Coppola anche Redford e Lumet (27 Settembre 2007)
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Il cinema fa la guerra (30 Agosto 2007)
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"Lions for Lambs": Tom Cruise per Robert Redford (15 Novembre 2006)
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Tom Cruise forse diretto da Robert Redford (26 Ottobre 2006)
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